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23rd Mar2019

Porcupine Tree – The Incident

by Fabio Loffredo
La svolta più hard rock e metal non piace molto ai Porcupine Tree, specialmente a Richard Barbieri, in quanto le sue tastiere spesso vengono soffocate dalla violenza delle chitarre distorte, c’è qualche dissapore che porta la band ad incidere The Incident, un album difficile, doppio CD, che racchiude la title track The Incident, lunga suite di circa 55 minuti divisa in ben 14 movimenti e nel suo interno ci sono appunto i vecchi Porcupine Tree, quelli più prog e psichedelici e si lascia anche spazio, seppure in minima parte a qualche esplosione hard rock e metal. Occam’s Razor è un breve intro strumentale tra prog e psichedelia e The Blind House è perfettamente a metà strada tra i vecchi Porcupine Tree e quelli più recenti: ci sono i duri riff di chitarra, ma anche le atmosfere più progressive e melodiche. Great Expectationsinizia con voce e chitarra acustica ma poi entra anche la chitarra elettrica a rendere il sound più completo, arrivano poi in crescendo le tastiere di Barbieri che fanno da tappeto tastieristico avvolgente ad un movimento letteralmente splendido che dura solo un minuto e mezzo e fa da apripista al pianoforte di Barbieri che accompagnato dalla chitarra acustica di Wilson ci porta al sound melodico e romantico di Kneel And Disconnected, altro breve movimento di solo due minuti, ma che fa chiudere gli occhi e sognare; arriva poi Drawing The Line, che continua sulle stesse linee melodiche ed emerge il fantasioso e raffinato drumming di Gavin Harrison e anche qui esce l’anima più intimista della progressive rock band inglese.

Si prosegue con la title track The Incident che è invece un movimento più sperimentale ed elettronico, ma non mancano chitarre distorte, con Your Unpleasant Family, che prosegue con le stesse ritmiche elettroniche che possono ricordare alcuni brani di Duke dei Genesis e che ha delle affascinanti armonie vocali e dopo meno di due minuti arriva The Yellow Windows Of The Evening Train, altri due minuti di musica strumentale e quasi new age nel sound. Time Flies, una piccola suite nella suite, quasi dodici minuti dove c’è tutto il meglio dell’inconfondibile sound dei Porcupine Tree e in primis i Pink FLoyd. Con Degree Zero Of Liberty si ritorna al primo movimento, il tutto quasi esclusivamente per la chitarra di Wilson e quasi due minuti di musica strumentale e con Octane Twisted il sound è un rock progressivo colto, raffinato e molto melodico con chitarra acustica ed elettrica; The Seance ha lo stesso arpeggio di chitarra acustica, malinconico e romantico e ancora Circle Of Manias, strumentale dove tornano i riff hard rock. I Drive The Hearse, brano dolcissimo e romantico per chitarra acustica a voce, ma che si sviluppa poi in un rock progressivo che fa da apripista alla carriera da solista di Steven Wilson. La lunghissima suite si chiude così, e rimarrà uno dei momenti più impegnativi della band.

Il secondo CD racchiude invece quattro brani distinti: Flicker, dove sembra di ascoltare Crosby, Stills & Nash; Bonnie The Cat, dall’anima sperimentale, atmosferica e magnetica, ma non mancano i riff di chitarra hard rock; Black Dahlia, una carezza melodica e cullante, brano splendido e sognante; Remember Me Lover che ripercorre le stesse strade del brano precedente ma con un tocco alla Porcupine Tree in più per più di sette minuti e mezzo. The Incident rimane per ora l’ultimo album della band inglese, Steven Wilson inizierà una sua carriera da solista, Gavin Harrison continuerà con i King Crimson, e Richard Barbieri e Colin Edwin con i loro progetti; i Porcupine Tree non si sono mai sciolti definitivamente c’è sempre la speranza di un loro ritorno, che sicuramente ci sarà. Per quanto riguarda la loro discografia, ci sono ancora tre live da raccontare, concerti splendidi a cui va dedicato un po’ di spazio.

Autore: Porcupine Tree Titolo Album: The Incident
Anno: 2009 Casa Discografica: Roadrunner Records
Genere musicale: Progressive Rock Voto: 8,5
Tipo: CD Sito web: http://www.porcupinetree.com
Membri band:
Steven Wilson – voce, chitarra, tastiere
Colin Edwin – basso, contrabbasso
Richard Barbieri – tastiere, synth
Gavin Harrison – batteria, percussioni
Tracklist:
Disc 1:
1. The Incident
I. Occam’s Razor
II. The Blind House
III. Great Expectations
IV. Kneel And Disconnect
V. Drawing The Line
VI. The Incident
VII. Your Unpleasant Family
VIII. The Yellow Windows Of The Evening Train
IX. Time Flies
X. Degree Zero Of Liberty
XI. Octane Twisted
XII. The Séance
XIII. Circle Of Manias
XIV. I Drive The Hearse

Disc 2:
1. Flicker
2. Bonnie The Cat
3. Black Dahlia
4. Remember Me Lover
Category : Recensioni
Tags : Porcupine Tree
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