• Facebook
  • Twitter
  • RSS

RockGarage

      

Seguici anche su

        Il Rock e l'Heavy Metal come non li hai mai letti

  • Chi siamo
  • News
  • Recensioni
  • Articoli
  • Live Report
  • Foto Report
  • Interviste
  • Regolamento
  • Contatti
  • COLLABORA
23rd Apr2019

Millencolin – SOS

by Federico Fondrini
È difficile da credere che questi quattro punkettari arrivino dalle fredde terre scandinave di Örebro, cittadina svedese a duecento chilometri da Stoccolma. Ascoltare questo album ad occhi chiusi, così come tutta la discografia dei Millencolin, ti proietta direttamente sulle larghe strade assolate della California. Dove ragazzini muniti di skateboard, con pantaloncini larghi e canotta degli idoli dell’NBA si sfidano a colpi di trick. Questa è la sensazione che si prova ascoltando il nono album da studio dei Millencolin, una band che in questi anni non è stata particolarmente prolifica. Mantenendo un ritmo produttivo decisamente basso, sono solo due gli album da studio pubblicati dalla band dal 2009 ad oggi. E questo è un vero peccato, perché SOS è un album molto interessante, che ci racconta di una band ancora viva, che ha ancora molto da dire, una band che vuole tornare sulla cresta dell’onda nella scena mondiale. SOS è un album fresco, solare e decisamente skate punk addicted. I dodici brani presenti nella tracklist sono tutti molto orecchiabili e di facilissima interpretazione. In alcuni frangenti, l’uso eccessivo di melodie troppo affini al pop potrebbe infastidire i punk più integralisti. Ma questo aspetto viene assolutamente perdonato ai quattro svedesi, che riescono in ogni brano a creare strutture solide, ritmiche serrate e ritornelli ariosi, il tutto arrangiato con grande intelligenza artistica.

L’album vola subito alto con la prima traccia, SOS. Un brano dalle tonalità un po’ cupe, con lunghi echo sulla linea vocale e un coretto sinistro, fattori che aiutano a ricreare quella sensazione di disagio avvertibile anche nel testo. Nothing è uno dei brani che più abbiamo apprezzato in questo album. Una costruzione davvero ben riuscita. I ritmi sono sempre alti in questo pezzo in tonalità minore dal gusto dolce amaro. Su youtube è disponibile un videoclip della traccia numero 4, Sour Days. Il brano non ha nulla da invidiare ai capostipiti del punk californiano, l’odore della crema abbronzante si sente anche da qua. Il video invece ci è sembrato parecchio bruttino e quindi il nostro consiglio è di lasciare perdere il video e concentrarvi solo sulla musica che è “tanta roba”. Da ogni punk band degna di questo nome ci si aspetta un brano da pogo, da poter cantare a squarciagola nei liveshow. Ed eccolo puntale alla posizione numero sette, Do You Want War, una hit riempipista che ti fa venire voglia di fare a spallate con chiunque tu abbia vicino nel preciso momento in cui il cantante attacca il ritornello “Do you want, do you want, do you want war now”. Il testo è chiaramente provocatorio: “Make sure you know how to handle your gun now”, ma la potenza di fuoco amico di questo brano è ineccepibile.

I quattro svedesi col cappellino hanno sfornato un album che va giù come una birra ghiacciata ad agosto. Una vera e propria goduria da assaporare sotto il sole (preferibilmente della California). Nonostante la lunga pausa di silenzio dal precedente lavoro, i Millencolin non si sono certo dimenticati come si suona il punk, anzi la loro consapevolezza artistica è sempre più solida e consolidata.

Autore: Millencolin Titolo Album: SOS
Anno: 2019 Casa Discografica: Epitaph Records
Genere musicale: Punk Voto: 7
Tipo: CD Sito web: http://www.millencolin.com
Membri band:
Nikola Sarcevic – voce, basso
Mathias Färm– chitarra
Erik Ohlsson – chitarra
Fredrik Larzon – batteria
Tracklist:
1. SOS
2. For Yesterday
3. Nothing
4. Sour Days
5. Yanny & Laurel
6. Reach You
7. Do You Want War
8. Trumpets & poutine
9. Let It Be
10. Dramatic Planet
11. Caveman’s Land
12. Carry On
Category : Recensioni
Tags : Punk
0 Comm
facebook
Twitter
del.icio.us
digg
stumbleupon

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Cerca in RockGarage

  • Rockgarage Card

  • Calendario Eventi
  • Le novità

    • Ikitan – Twenty-Twenty
    • Erika Skorza – I’m A Big Bluff
    • Luca Worm – Now
    • In-Side – Life
    • Simone Cicconi – Cosa Potrebbe Mai Andare Storto?
  • I Classici

    • Camel – On The Road 1972
    • Saxon – Wheels Of Steel
    • Vanadium – Nel Cuore Del Caos
    • Fu Manchu – The Action Is Go
    • Quiet Riot – Hollywood Cowboys
  • Login

    • Accedi
  • Argomenti

    Album del passato Alternative Metal Alternative Rock Avant-garde Black metal Cantautorale Crossover Death metal Doom Electro Rock Folk Garage Glam Gothic Grunge Hardcore Hard N' Heavy Hard Rock Heavy Metal Indie Rock Industrial KISS Libri Metalcore Motorpsycho Motörhead New Wave Nu metal Nuove uscite post-grunge Post-metal Post-punk Post-rock Power metal Progressive Psichedelia Punk Punk Rock Radio Rock Rock'N'Roll Rock Blues Stoner Thrash metal Uriah Heep
Theme by Towfiq I.
Login

Lost your password?

Reset Password

Log in