Goodbye, Kings – A Moon Daguerreotype

Per restare sulle tracce lunghe citiamo Giphantie che almeno inserisce un synth che fa da matrice portante, trascinando dietro di sé gli altri strumenti, per poi lasciare alle percussioni il compito di fare da ponte verso una seconda parte di traccia dal ritmo più incalzante e con un affascinante sax. È qui che probabilmente i ragazzi giocano la loro migliore partita, dando sostanza al loro stile e capitalizzando i diversi contributi frutto dei sette musicisti che ci sono dietro al progetto. Diverse tracce al contrario restano ad un livello estremamente sperimentale, quasi da jam session, livello che in cuffia dà una sensazione di difficile digeribilità e non aiuta la creazione di uno stile proprio e riconoscibile per la band. Sicuramente in quest’ultimo scenario descritto rientra la titletrack, oltre 15 minuti che chiudono un lavoro di certo non per tutti.
Un peccato perché di certo ai ragazzi non mancano tecnica, voglia e creatività; piuttosto la loro arte va incanalata in una direzione più efficace e musicalmente più ricettiva.
Autore: Goodbye, Kings | Titolo Album: A Moon Daguerreotype |
Anno: 2019 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Post-Rock | Voto: 6 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/goodbyekings |
Membri band: Davide Romagnoli – chitarra, percussioni Luca Sguerra – piano, synth, tastiere, percussioni Luca Allocca – chitarra, synth Matteo Ravelli – batteria, percussioni Riccardo Balzarin – chitarra Alessandro Mazzieri – basso Francesco Panconesi – sax | Tracklist: 1. Camera Obscura 2. Méliès, The Magician 3. Drawing With Light 4. Phantasma 5. Giphantie 6. Space Frame Natives 7. The Ancient Camera Of Mo Zi 8. A Moon Daguerreotype |