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15th Ago2019

Zebrahead – Brain Invaders

by Federico Fondrini
Gli Zebrahead sono una band proveniente dalla contea di Orange, lungo le assolate coste della California, con oltre 20 anni di attività alle spalle. Oggi abbiamo tra le mani il loro nuovissimo ultimo album, il tredicesimo di questa longeva formazione. Brain Invaders si presenta ai propri fan con un artwork molto simpatico e irriverente, con una navicella in primo piano, disegnata in stile “cartoon” un po’ retrò. Una visione che ci riporta indietro nel tempo, quando gli alieni andavano ancora di moda al cinema e nei fumetti. Anche la tracklist, a primo impatto risulta molto intrigante e canzonatoria. Titoli che ci offrono molti spunti. Uno su tutti, alla posizione 12: Take A Deep Breath And Go Fuck Yourself (non servono traduzioni). Ascoltando questo album possiamo affermare, come da previsioni, che il sound degli Zebrahead non è cambiato di molto rispetto ai lavori passati. In effetti questa band ha mantenuto nel corso degli anni una propria identità, con stile e sonorità ben delineate. Questa caratteristica rende i brani degli Zebrahead riconoscibilissimi e fidelizza la schiera dei fan; di contro però rende monotono e prevedibile l’ascolto dei nuovi lavori, con una sensazione di già sentito perennemente presente.

Questo dettaglio tecnico comunque non preclude il fatto che ci si possa divertire, ed anche parecchio, ascoltando questo Brain Invaders. 14 brani in stile pop-punk di stampo californiano anni 90 (con qualche strizzatina d’occhio a sottogeneri un po’ più duri) intervallate da strofe rap hip hop, anch’esse provenienti dallo stesso periodo. Un connubio davvero interessante e piacevole che regala momenti di godimento e spensieratezza. All My Friends Are Nobodies è il brano da cui è stato tratto il primo videoclip, già disponibile su tutte le piattaforme; pezzo semplice ed orecchiabile, con un tiro e una efficacia invidiabili. Scritto apposta per essere apprezzato già al primo ascolto. La ricetta di questo album è proprio questa, 14 brani che colpiscono fin da subito. Tra una “rappata” e un assolo di chitarra Brain Invaders scivola via come acqua fresca. Con gli Zebrahead facciamo un salto indietro nel tempo di circa vent’anni. Il loro sound è una esperienza suggestiva, qualcosa di raro da trovare al giorno d’oggi. E proprio per questo molto prezioso. Non tutti ameranno questo album, gli Zebrahead non sono una band mainstream, ma chi li sa apprezzare gli rimarrà fedele a vita.

Brain Invaders è un album consigliatissimo a chi, come noi, ha amato il punk “made in california” degli anni 90, ma anche per chi non disprezza il rap, quello di qualche anno fa.

Autore: Zebrahead Titolo Album: Brain Invaders
Anno: 2019 Casa Discografica: Avex Entertainment
Genere musicale: Pop Punk, Hardcore, Crossover Voto: 6,75
Tipo: CD Sito web: https://www.facebook.com/zebrahead
Membri band:
Matty Lewis – voce, chitarra
Ali Tabatabaee – voce
Dan Palmer – chitarra, cori
Ben Osmundson – basso, cori
Ed Udhus – batteria, percussioni
Tracklist:
1. When Both Sides Suck, We’re All Winners
2. I Won’t Let You Down
3. All My Friends Are Nobodies
4. We’re Not Alright
5. You Don’t Know Anything About Me
6. Chasing The Sun
7. Party On The Dancefloor
8. Do Your Worst
9. All Die Young
10. Up In Smoke
11. Ichi, Ni, San, Shi
12. Take A Deep Breath (And Go Fuck yourself)
13. Better Living Through Chemistry
14. Bullet On The Brain
Category : Recensioni
Tags : Pop Punk
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