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02nd Ott2019

Godspeed You! Black Emperor – Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven!

by Raffaele Astore
Il sassofono che apre questo nuovo percorso dei Godspeed You! Black Emperor è l’inizio di un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso le molteplici sensazioni di tristezza e gioia che questo disco che stiamo recensendo ci offre. Poi, l’ingresso dei tamburi porta il sound ad un livello che è pari quasi ad un’orchestra sinfonica, anche se qui il pezzo sembra essere così potente come un album metal. E’ così che si presenta a noi Storm, primo pezzo di Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven! un brano ulteriormente suddiviso in sottopezzi da brividi. Una chitarra dimostra come i Godspeed You! Black Emperor lavorano nella costruzione del loro sound che è a volte epico, a volte essenziale, a volte incentrato intorno ad uno strumento, ma è anche un sound che non tende mai a strafare anzi, mantiene le linee come se fossero in guerra e si trovassero a difesa di un territorio che comunque tende ad espandersi con l’arma della conquista musicale. Ma Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven!ha anche lo stesso problema del precedente album Slow Riot For New Zero Kanada pubblicato nel 1999, vale a dire che si basa tutto sulla creazione di atmosfere e nulla più anche se poi Static è l’unico pezzo che propone alcuni ricercati passaggi vocali. Tuttavia qui siamo di fronte ad un lavoro che commuove nel vero senso della parola perché contiene una musicalità spaziale che lascia spesso esterrefatti. Static è il brano che si inserisce con forza nelle scritture di quello che è rappresentato dalla musica classica e sperimentale moderna con un mix che sa di forte personalità. Qui c’è una dipendenza assoluta da quelle registrazioni direttamente fatte sul campo e che sembrano spingere i Godspeed You! Black Emperor ad impadronirsi di certe idee di stampo pinkfloydiano ma che sono comunque elaborate nello spirito compositivo dei canadesi.

Con la successiva composizione, Sleep la rarefazione delle atmosfere che i GSBE ci propongono parlano di una parte di quella piccola penisola ad est di Manhattan, molte volte osannata con la musica di Lou Reed, Coney Island che qui, nel disco, sembra essere solo un cumulo di cose conservate e che rievocano vecchi fasti. Sleep sembra davvero calzare ad un’epoca rock decadente che ha visto nella piccola isola il centro di un mondo dove il peccato è di casa. E questo è un pezzo tutto da ascoltare d’un fiato sapendo che ci si sta inoltrando oltre l’oscurità infinita ed il caos. Chiude Antennas To Heaven un brano impossibile da descriversi pieno com’è di minimalismo ed ambient con sbocchi nell’avanguardia che rendono il post-rock dei Godspeed You! Black Emperor affascinante ed unico. Fatevene una ragione perché, se la musica di questa band non è alla portata di tanti un motivo certamente esiste e quello principale potrebbe probabilmente essere che la presenza di tutta una serie di musicisti che, spesso, fanno di questa band californiana una sorta di collettivo la dice lunga su come la musica, in fondo, sia anche quanto i musicisti respirano. Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven! è un album probabilmente difficile e complesso ma semplicemente fantastico.

Autore: Godspeed You! Black Emperor Titolo Album: Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven!
Anno: 2000 Casa Discografica: Kranky
Genere musicale: Post-Rock Voto: 7
Tipo: CD Sito web: http://www.brainwashed.com/godspeed/
Membri band:
Roger Tellier Craig – chitarra
Norsola Johnson – violoncello
Efrim Menuck – chitarra
Mauro Pezzente – basso
David Bryant – chitarra
Thierry Amar – basso
Sophie Trudeau – violino
Aidan Girt – percussioni
Bruce Cawdron – percussioni
Brian and Alfons – corni
Tracklist:
Disc 1:
1. Storm
a. Lift Yr. Skinny Fists, Like Antennas to Heaven…
b. Gathering Storm/Il Pleut à Mourir [+Clatters Like Worry]
c. ‘Welcome to Barco AM/PM…’ [L.A.X.; 5/14/00]”
d. Cancer Towers on Holy Road Hi-Way”
2. Static
a. Terrible Canyons of Static
b. Atomic Clock.
c. Chart #3
d. World Police and Friendly Fire
e. […+The Buildings They Are Sleeping Now]
Disc 2:
1. Sleep
a. Murray Ostril: ‘…They Don’t Sleep Anymore on the Beach…’
b. Monheim
c. Broken Windows, Locks of Love Pt. III
2. Antennas To Heaven
a. Moya Sings ‘Baby-O’…
b. Edgyswingsetacid
c. [Glockenspiel Duet Recorded on a Campsite In Rhinebeck, N.Y.]
d. ‘Attention…Mon Ami…Fa-Lala-Lala-La-La…’ [55-St. Laurent]
e. She Dreamt She Was a Bulldozer, She Dreamt She Was Alone in an Empty Field
f. Deathkamp Drone
g. [Antennas to Heaven…]
Category : Recensioni
Tags : Post-rock
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