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02nd Dic2019

Killswitch Engage – Disarm The Descent

by Marcello Zinno
Dopo una lunga attesa (dal 2009 al 2013) e dopo un tour interamente dedicato ai festeggiamenti per i dieci anni dalla pubblicazione di Alive Or Just Breathing, i Killswitch Engage sono pronti a dare alla luce il nuovo album. Un anno prima della pubblicazione ufficializzano l’uscita consensuale dalla band del singer Howard Jones (per i noti problemi di salute) e a sorpresa annunciano l’ingresso dell’ex-vocalist Jesse Leach che aveva cantato nei primi album, fino al loro già citato picco Alive Of Just Breathing. L’album si dimostra essere un’autentica bomba: non solo i tipici chorus che hanno reso famosi i KSE sono ben presenti anche qui, ma il riffing, i suoni e le ritmiche sempre sugli scudi esaltano un lavoro davvero molto curato e che rappresenta una vera spinta per la band a livello internazionale. Tutto si amalgama alla perfezione, merito anche del missaggio ad opera di Andy Sneap ma anche dell’irruenza che questa band ormai collaudatissima e con un vecchio amico al microfono (vero combustibile umano) imprime nelle singole tracce.

Tra i migliori brani l’opener The Hell In Me e il singolo In Due Time (con uno dei chorus più belli dell’intera discografia della band) ma non si tratta questo di un album con momenti alti e altri bassi. Notevole è Beyond The Flames che richiama fortemente strutture thrash e death per poi collocare un ritornello dal grande pathos in cui Leach dà il meglio di sé. Sul filone thrash appare anche The New Awakening (qualcuno in mala fede potrebbe trovarci più di una somiglianza con i Lamb Of God), contornato da una sei corde melodica che fa molto metalcore e A Tribute To The Fallen che si regge proprio sul thrash e anche qui le quotazioni salgono grazie ad un chorus dall’impatto live incredibile. Il bello di Disarm The Descent e che non ha un attimo di tregua: Turning Point alterna momenti in palm mute a sferrate assassine tenendo sempre le pulsazioni al massimo, The Call che richiama i primi album e No End In Sight in cui c’è un grande lavoro alle parti vocali. I KSE con questo album vogliono offrire metal potente ed energico ma allo stesso tempo anche grandissimi ritornelli da cantare e appena avrete imparato i testi vi troverete a cantarli in qualsiasi momento della giornata. Sul finire vanno annoverate la lenta (si, è il termine giusto) Always che strizza l’occhio al Volbeat sound e la potentissima Time Will Not Remain con il suo ritornello dal sapore malinconico.

Un lavoro assolutamente da avere sia per i fan della band che per gli appassionati del genere. Inoltre, a parere di chi scrive, l’album è impreziosito dal primo artwork davvero affascinate che i KSE abbiano potuto creare (ad opera del bassista Mike D’Antonio e del suo studio grafico DarkicoN). Definitivo.

Autore: Killswitch Engage Titolo Album: Disarm The Descent
Anno: 2013 Casa Discografica: Roadrunner Records
Genere musicale: Metalcore Voto: 8,25
Tipo: CD Sito web: http://www.killswitchengage.com
Membri band:
Jesse Leach – voce
Adam Dutkiewicz – chitarra, voce
Joel Stroetzel – chitarra
Mike D’Antonio – basso
Justin Foley – batteria
Tracklist:
1. The Hell In Me
2. Beyond The Flames
3. The New Awakening
4. In Due Time
5. A Tribute To The Fallen
6. Turning Point
7. All We Have
8. You Don’t Bleed For Me
9. The Call
10. No End In Sight
11. Always
12. Time Will Not Remain
Category : Recensioni
Tags : Metalcore
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