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09th Gen2020

Jerkstore – The Great Time Robbery

by Marcello Zinno
I danesi Jerkstore giungono al sesto studio album sempre all’insegna del loro heavy metal pieno di groove, figlio per certi versi di un nu metal che ha risaputo reinventarsi tanto da guadagnare la nuova definizione di alternative metal. Ed è proprio in questo contesto che il terzetto si muove con grande agiatezza, perché il loro appiglio groove è in egual misura potente e coinvolgente: basta un solo ascolto a brani come Hall Of Mirrors (solo noi sentiamo qualche eco di Danko Jones nelle parti vocali del ritornello?!) o la cadenzatissima The Uphill Climb (solo noi sentiamo qualche eco targato Volbeat?!) che i riff ti restano impressi nella mente. Ma non è questione di singoli brani, bensì di sound che ti resta attaccato alla cute: tutte le tracce risultano interessanti, sicuramente quelle con maggior potenziale sono Dirty Game (nessun superstite dal vivo!), Mountains Can Be Moved (che nasconde un riffing quasi da thrash metal band) o ancora l’ultima While We Wait For Light (che potrebbe far impallidire centinaia di band a livello internazionale) ma davvero l’album è da godere nella sua interezza.

A noi piace anche I’ll Never Smile Again, un brano con una maggiore melodia, quasi da hit radiofonica ma rivestito da una colata di metal che lo rende cattivissimo: un segno tangibile della maturità di scrittura della band in quanto il rischio di scadere sul banale era alto. Con Blindness la band punta la carta della ballad che, pur non essendo una traccia scontata, riduce un po’ il valore delle azioni di The Great Time Robbery, un album che ha una marcia in più per la sua potenza. I riff ti abbracciano e fanno in modo di impossessarsi della tua migliore playlist, ma anche se non ne hai una rimarrai comunque catturato dal groove di questo lavoro.

Autore: Jerkstore Titolo Album: The Great Time Robbery
Anno: 2019 Casa Discografica: Art Gates Records
Genere musicale: Alternative Metal Voto: 7,25
Tipo: CD Sito web: http://www.jerkstore.dk
Membri band:
Keld Rud – voce, chitarra
Stefan Korsgaard – batteria
Lars Jørgensen – basso
Tracklist:
1. Pile Of Excuses
2. Hall Of Mirrors
3. The Uphill Climb
4. Dirty Game
5. Blindness
6. I’ll Never Smile Again
7. The Search Will Never End
8. Mountains Can Be Moved
9. In The Blood
10. Burn My Letters
11. While We Wait For Light
Category : Recensioni
Tags : Alternative Metal
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