Thing Mote – Robokiller

Sicuramente il grunge e il post-rock sono due sfumature, due basi, presenti sia nella storia della band che all’interno dell’album. Le chitarre distorte, il noise, i riff accattivanti e i ritmi “pieni” della batteria generano un tappeto sonoro di grande impatto. Grande risalto e importanza è stata data inoltre ad un altro strumento, spesso non considerato tale: la voce. Le melodie e armonie vocali infatti, scritte e cantate dai due cantanti Giuliano e Tommaso, si fondono perfettamente trovando l’amalgama giusto per accomunare le canzoni anche dal punto di vista delle sonorità che diventano profonde, a tratti cupe e suscitano sensazioni di ombre e luci, fino a catapultare l’ascoltatore in una dimensione quasi cinematografica, come se la canzone stessa fosse un perfetto connubio tra trama e colonna sonora. Le canzoni però, non sempre seguono la classica struttura pop rock anzi, sperimentano nuovi orizzonti, quasi come fossero più canzoni all’interno della stessa, lasciando sempre chi le ascolta con la curiosità di scoprire cosa accadrà dopo. Poi con alcuni testi semplici ed altri più complessi ma quasi poetici, la band descrive al meglio i concetti da esprimere sia tramite le parole che tramite la musica.
Insomma, Robokiller è un album che si presta ad un ascolto su più livelli, sia per quel che riguarda i temi trattati, per il suono espresso e per la struttura delle canzoni.
Autore: Thing Mote | Titolo Album: Robokiller |
Anno: 2020 | Casa Discografica: Cabezon Records |
Genere musicale: Grunge, Post-Rock, Rock, Noise | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/thingmoteband |
Membri band: Fabio Dai Prè – percussioni Pietro Donnarumma – basso Giuliano Fasoli – voce, chitarra Tommaso Zanardi – voce, chitarra | Tracklist: 1. Robokiller 2. Stillness 3. Redroom 4. Memories 5. Awake 6. Aukland And You 7. Her 8. Machines Are Coming 9. Hoax 10. Wasteland |