• Facebook
  • Twitter
  • RSS

RockGarage

      

Seguici anche su

        Il Rock e l'Heavy Metal come non li hai mai letti

  • Chi siamo
  • News
  • Recensioni
  • Articoli
  • Live Report
  • Foto Report
  • Interviste
  • Regolamento
  • Contatti
  • COLLABORA
17th Mag2020

Thing Mote – Robokiller

by Raffaele Astore
Robokiller è l’album di esordio dei veronesi Thing Mote che giungono al loro primo full-lenght dopo la pubblicazione di alcuni EP. Dietro a questo album c’è un unico comun denominatore che la band utilizza lungo tutta la narrazione musicale, vale a dire la riflessione sulla progressiva perdita di umanità e del rapporto che lega l’uomo alla tecnologia in questi strani giorni. La band suona un rock del quale se ne sentiva abbondantemente la mancanza, un rock capace di variare tra generi pur restando fedele alle sonorità grunge e di un certo post-rock. Eppure non mancano qui accenni ad un noise e ad un groove che ci è anche vicino come gusti musicali personali, pur arricchito com’è di armonie vocali fuori da quei generi. Già dal brano di aperture e da cui il titolo dell’album, Robokiller, il rock trascina verso quell’abisso nel quale l’uomo vuole intrufolarsi (un po’ come sta accadendo in questi giorni) perché sta continuando a costruire contro anche la volontà degli elementi naturali. Le sonoritàsono profonde, a tratti cupe e suscitano sensazioni di ombre e luci, catapultando l’ascoltatore in una dimensione quasi cinematografica, come se la canzone stessa fosse un perfetto connubio tra trama e colonna sonora. Ma l’album non vuole essere una sorta di manifesto anzi, vuole essere uno spunto di riflessione, estremizzando talvolta alcune situazioni: Robokiller rappresenta quindi una sorta di specchio musicale, ovviamente in chiave rock. Il rock è il genere che i Thing Mote da sempre usano per esprimersi e sperimentare la propria idea di musica. Un insieme primario in cui variare e spostarsi, mantenendo comunque un’idea chiara della propria visione.

Sicuramente il grunge e il post-rock sono due sfumature, due basi, presenti sia nella storia della band che all’interno dell’album. Le chitarre distorte, il noise, i riff accattivanti e i ritmi “pieni” della batteria generano un tappeto sonoro di grande impatto. Grande risalto e importanza è stata data inoltre ad un altro strumento, spesso non considerato tale: la voce. Le melodie e armonie vocali infatti, scritte e cantate dai due cantanti Giuliano e Tommaso, si fondono perfettamente trovando l’amalgama giusto per accomunare le canzoni anche dal punto di vista delle sonorità che diventano profonde, a tratti cupe e suscitano sensazioni di ombre e luci, fino a catapultare l’ascoltatore in una dimensione quasi cinematografica, come se la canzone stessa fosse un perfetto connubio tra trama e colonna sonora. Le canzoni però, non sempre seguono la classica struttura pop rock anzi, sperimentano nuovi orizzonti, quasi come fossero più canzoni all’interno della stessa, lasciando sempre chi le ascolta con la curiosità di scoprire cosa accadrà dopo. Poi con alcuni testi semplici ed altri più complessi ma quasi poetici, la band descrive al meglio i concetti da esprimere sia tramite le parole che tramite la musica.

Insomma, Robokiller è un album che si presta ad un ascolto su più livelli, sia per quel che riguarda i temi trattati, per il suono espresso e per la struttura delle canzoni.

Autore: Thing Mote Titolo Album: Robokiller
Anno: 2020 Casa Discografica: Cabezon Records
Genere musicale: Grunge, Post-Rock, Rock, Noise Voto: 7
Tipo: CD Sito web: https://www.facebook.com/thingmoteband
Membri band:
Fabio Dai Prè – percussioni
Pietro Donnarumma – basso
Giuliano Fasoli – voce, chitarra
Tommaso Zanardi – voce, chitarra
Tracklist:
1. Robokiller
2. Stillness
3. Redroom
4. Memories
5. Awake
6. Aukland And You
7. Her
8. Machines Are Coming
9. Hoax
10. Wasteland
Category : Recensioni
Tags : Grunge
0 Comm
facebook
Twitter
del.icio.us
digg
stumbleupon

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Cerca in RockGarage

  • Rockgarage Card

  • Calendario Eventi
  • Le novità

    • Hollow Bone – Hollow Bone
    • TerraDown – Judgement
    • Tugo – Giorni
    • Hugomorales – Oceano
    • Old Bridge – Bless The Hell
  • I Classici

    • Pallas – The Cross & The Crucible
    • Quiet Riot – Quiet Riot (1988)
    • Offlaga Disco Pax – Socialismo Tascabile (Prove Tecniche Di Trasmissione)
    • Mountain – Masters Of War
    • King’s X – XV
  • Login

    • Accedi
  • Argomenti

    Album del passato Alternative Metal Alternative Rock Avant-garde Black metal Cantautorale Crossover Death metal Doom Electro Rock Folk Garage Glam Gothic Grunge Hardcore Hard N' Heavy Hard Rock Heavy Metal Indie Rock Industrial KISS Libri Marillion Metalcore Motorpsycho Motörhead New Wave Nu metal post-grunge Post-metal Post-punk Post-rock Power metal Progressive Psichedelia Punk Punk Rock Radio Rock Rock'N'Roll Rock Blues Stoner Thrash metal Uriah Heep
Theme by Towfiq I.
Login

Lost your password?

Reset Password

Log in