Oktopus Provance – Underneath The Sun

psichedeliche nell’opener Rocks Of The Plastic Ground ci preparano ad una proposta articolata, potente per certi versi ma che sa perdersi in autostrade tutt’altro che banali; costruzioni cupe, dark, introspettive (Black Flowers), destrutturazioni psichedeliche che vengono inserite ben volentieri (Active Generator) senza tralasciare un animo rock/metal (The Map è il momento più potente) (quindi evitando lungaggini acustiche), Underneath The Sun è tutt’altro che un album monodirezionale, anzi è un lavoro pieno di sfumature e di elementi rock-non-rock che collocano la band su un gradino più alto rispetto alla media dei colleghi che cerca di differenziarsi (spesso senza successo). Un punto di debolezza è la produzione, se infatti nel complesso i brani si lasciano apprezzare per i loro contenuti, tutte queste idee avrebbero meritato una cura maggiore (il rullante nell’opener ma anche il sound muscoloso dei riff che sa di ovattato…) ma, come diciamo spesso, è meglio avere delle buone idee su cui perfezionare il suono che una produzione perfetta priva però di contenuti di valore. Un lavoro molto interessante, non per tutti ma per chi cerca qualcosa di particolare.
Autore: Oktopus Provance | Titolo Album: Underneath The Sun |
Anno: 2019 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Progressive, Post-Rock, Stoner | Voto: 7,5 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/oktopusprovance/ |
Membri band: Marco Cantele – voce Michele di Mare – chitarra Federico Chiarofonte – batteria Cristian Terra – basso Luca Pisano – synth | Tracklist: 1. Rocks Of The Plastic Ground 2. The Seahouse Keeper 3. Black Flowers 4. Eclipse 5. Active Generator 6. Ampersand 7. Sparks 8. Space Cowboy 9. The Map 10. Mambo Generator |