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09th Lug2020

Oktopus Provance – Underneath The Sun

by Marcello Zinno
Lasciato alle spalle il primo lavoro, The Crystal Dream Of King Octopus, e inserito un nuovo elemento in formazione (Luca Pisano al synth), gli Oktopus Provance si lanciano in una tre anni di lavoro per partorire il nuovo Underneath The Sun, un album dal rock acceso, viscerale, a livello sonoro tendente al passato ma in termini concettuali che guarda avanti. In quest’album, più che l’amalgama vengono fuori le singole personalità dei musicisti: delle linee vocali fortemente settantiane, per certi versi cantautorali o art rock, i riff di chiaro stampo stoner/sludge che spesso entrano per dare potenza e far perdere l’equilibro (in senso positivo) alla band facendola sconfinare nel metal, una sezione ritmica dal gusto e dalla inclinazione prog. Ingredienti molto diversi ma mescolati bene, al nostro attento orecchio queste peculiarità sono evidenti eppure va riconosciuto un risultato finale in termini di concept musicale molto interessante, grazie soprattutto a questa assenza di confini stereotipati. Incursioni

psichedeliche nell’opener Rocks Of The Plastic Ground ci preparano ad una proposta articolata, potente per certi versi ma che sa perdersi in autostrade tutt’altro che banali; costruzioni cupe, dark, introspettive (Black Flowers), destrutturazioni psichedeliche che vengono inserite ben volentieri (Active Generator) senza tralasciare un animo rock/metal (The Map è il momento più potente) (quindi evitando lungaggini acustiche), Underneath The Sun è tutt’altro che un album monodirezionale, anzi è un lavoro pieno di sfumature e di elementi rock-non-rock che collocano la band su un gradino più alto rispetto alla media dei colleghi che cerca di differenziarsi (spesso senza successo). Un punto di debolezza è la produzione, se infatti nel complesso i brani si lasciano apprezzare per i loro contenuti, tutte queste idee avrebbero meritato una cura maggiore (il rullante nell’opener ma anche il sound muscoloso dei riff che sa di ovattato…) ma, come diciamo spesso, è meglio avere delle buone idee su cui perfezionare il suono che una produzione perfetta priva però di contenuti di valore. Un lavoro molto interessante, non per tutti ma per chi cerca qualcosa di particolare.

Autore: Oktopus Provance Titolo Album: Underneath The Sun
Anno: 2019 Casa Discografica: Autoproduzione
Genere musicale: Progressive, Post-Rock, Stoner Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: https://www.facebook.com/oktopusprovance/
Membri band:
Marco Cantele – voce
Michele di Mare – chitarra
Federico Chiarofonte – batteria
Cristian Terra – basso
Luca Pisano – synth
Tracklist:
1. Rocks Of The Plastic Ground
2. The Seahouse Keeper
3. Black Flowers 4. Eclipse
5. Active Generator
6. Ampersand
7. Sparks
8. Space Cowboy
9. The Map
10. Mambo Generator
Category : Recensioni
Tags : Post-rock
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