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05th Ott2020

Arya – For Ever

by Marcello Zinno
Ci sono formazioni che studiano fin nel dettaglio la propria proposta musica, pur con uno stile leggero e melodico dedicano tantissima attenzione ad ogni singolo arrangiamento con l’obiettivo di arrivare all’ascoltatore, anche se quest’ultimo ne percepirà solo l’approccio leggero e orecchiabile. Ci sono altre formazioni che si muovono su coordinate completamente opposte, non pensano minimamente ad arrivare all’ascoltatore ma ad esprimere qualcosa che hanno dentro, emozioni. Tra questi ci sono gli Arya, band italiana che non per questo non si focalizza tantissimo sul profilo compositivo; anzi a dir il vero la loro ricetta è tutt’altro che semplice, sperimentale per certi versi ma eterogenea. Di certo ascoltando l’opener di For Ever (loro quinto lavoro in studio) si approda a qualcosa di molto ostico, ma in realtà continuando ad ascoltare i 62 minuti di lavoro si tocca con mano una certa linearità di intenzioni. Metal sperimentale certo, che spesso spiazza per le note musicali dissonanti (a volte un po’ troppo) e stranamente accoppiate, ma è proprio lì l’intenzione della formazione, quella necessità espressiva di cui parlavano prima che va oltre il voler combaciare semplici note su di un pentagramma; a molti potrebbe arrivare come assoluto protagonista il binomio delle due voci, una femminile (clean) e l’altra maschile (growl) ma non è lì che poggia a nostro parere il centro della musica dei Nostri: il metal che travalica e che non vuole appartenere ad una corrente precisa (in alcuni frangenti ci hanno ricordato gli Ephel Duath), spaziando da approcci estremi a profondi legami oscuri con il gothic metal, senza disdegnare momenti più cantati e pacati, finalizzati a creare distacco con i passaggi più violenti del combo.

Sotto una matrice spesso progressive meal si muovono quindi una serie di filoni differenti come il sapore quasi lounge in Survivor Syndrome, i pattern djent di Thymian, momenti psichedelici come in Roma con sfuriate dalle tinte black metal o una To My Friends And Me che ci ricorda alcune spigolature targate Mastodon. Ma c’è un altro aspetto centrale nella loro musica che ne condiziona il rendimento finale: l’idea di voler essere completamente DIY. Questo fa sì che tutti gli album siano usciti sotto forma di autoproduzioni, il che loda il lavoro dei membri degli Arya ma ne limita il rendimento finale: in termini produttivi infatti molto si potrebbe migliorare a questo lavoro (in primis le chitarre ma anche il missaggio), ma è ovvio che per fare questo c’è bisogno di professionisti e di risorse. Noi ci auguriamo che gli Arya aggiungano questo ulteriore tassello per arrivare ad un masterpiece che riesca a dire la sua anche a livello internazionale.

Autore: Arya Titolo Album: For Ever
Anno: 2020 Casa Discografica: Autoproduzione
Genere musicale: Prog Metal, Sperimentale Voto: 6,5
Tipo: CD Sito web: www.facebook.com/werearya
Membri band:
Virginia Bertozzi – voce
Luca Pasini – chitarra, basso, voce, tastiere, programmazione, suoni ambientali
Simone Succi – chitarra, voce, effetti
Tracklist:
1. Easter Day 2018
2. Flares
3. Survivor Syndrome
4. Lost War Song
5. Golem
6. Like Insects, Meat
7. Drama
8. Roma
9. Landslide
10. To My Friends And Me
Category : Recensioni
Tags : Progressive
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