Robbè – Vecchie Cicatrici

Se da una parte Vecchie Cicatrici mi piace per quest’aria classica di strade e di viaggio dolcemente sospese in aria fresca, dall’altra riesco a seguirlo poco, provo fatica e distrazione di fronte l’enorme corpo di contenuti che richiedono tempo, maledettissimo tempo per assorbire tutto come si deve, con la giusta dedizione e il dovuto rispetto. Dunque penso che Vecchie Cicatrici non sia un disco per il mercato di oggi dove la critica – spesso “banale” e perentoria come la mia – si basa su tempi di fruizione stretti e violentemente superficiali. Non è un disco superficiale, non può esserlo e lo dimostra in ogni sua parte. L’esordio di Robbè però paga un debito di forma che non posso tacere: troppe soluzioni già sentite, troppe melodie già scritte, troppi cliché già vissuti. Certamente, si darà, non è scritto da nessuna parte che sia un dovere quello di generare sempre cose nuove – e sono d’accordo in pieno soprattutto visto che ormai tanto è stato fatto e anche quel che crediamo originale si poggia su basi ampiamente viste e vissute. Ma quel che cerco di originale è la personalità che mi viene a mancare: ho come l’impressione che il tutto sia poco lavorato in tal senso, che un gusto didattico di un genere sia stato messo al servizio di quell’estro che ha saputo scrivere testi e musica senza troppo ricercare, non tanto nell’estetica quanto nella sua spiritualità e nella sua individualità, un posto unico e riconoscibile. Come a dire che se prendo queste canzoni, le metto in bocca a Cisco e le faccio suonare anche meglio da Cottica e compagni, non trovo quella differenza che mi porta a dire: questa è una canzone di Robbè.
Ripeto: ho bisogno di un tempo maggiore, di un tempo lungo e disteso per entrare dentro un’opera che sembra porsi con troppi vizi e troppi muri a coccolare pregiudizi, alcuni dei quali troppo radicati, per colpa nostra s’intenda, da essere scavalcati con un semplice colpo di spugna. In tutto questo resta il suono di un disco sincero, pulito, senza quei dannati fronzoli ridondanti della finta canzone d’autore digitale che abbiamo oggi. Solo per questo, Vecchie Cicatrici merita un plauso di onestà e credibilità.
Autore: Robbè | Titolo Album: Vecchie Cicatrici |
Anno: 2020 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Folk | Voto: 6 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/robbe.94/ |
Membri band: Robbè – voce, chitarra Simone Lamusta – fisarmonica Elena Mirandola – violino Fausto De Bellis – chitarra, basso Francesco Praino – batteria | Tracklist: 1. Gli Animi, I Sensi E La Pelle 2. Lontano 3. Vecchie Cicatrici 4. Ilenia 5. Artigiano Della Musica 6. Ancora Una Sera 7. Canzone Per Me 8. Venerdì Santo 9. Vorrei Vivere Al Mare 10. Bucolica 11. Criatur 12. La Fine Del Mondo |