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25th Nov2020

A Good Man Goes To War – The Sounds Of A Large Crowd

by Raffaele Astore
In passato, su RockGarage.it, abbiamo recensito alcune delle discografie e dei gruppi più interessanti ed importanti del panorama post-rock internazionale, e ci siamo sfregati le mani per la qualità di quei lavori. Explosions In The Sky ma soprattutto Godspeed You! Black Emperor ci hanno fatto sognare sia in passato che nel presente, ma ora che nelle orecchie arriva la musica di questa band, gli A Good Man Goes To War, ottimi musicisti, è facile chiedersi…ma dov’erano? Una prima risposta ce la siamo subito data dopo accurate ricerche, ed infatti la cosa bella è che i Nostri sono prima di tutto italiani poi, in secondo luogo, meravigliosi creatori di musica. Si perché quello che questi ragazzi mi trasmettono mentre scriviamo è qualcosa che va al di là di tutto ciò che circonda questa stanza. Momenti di trasporto unico, di volo pindarico che prende il via con Improvising il brano di apertura di questa meraviglia che si chiama The Sounds Of A Large Crowd.In tutto l’album la costante che ritorna spesso è un dinamismo ferreo che tra tastiere e chitarra suonata quasi grunge, si muove verso una perfezione che rende piacevole l’ascolto. I rumori qui sono solo dei fantasmi, ogni brano ha la sua ritmica, la sua scala cromatica che colora l’idea dell’uomo che va in guerra. Qui tutta l’efficacia dei suoni è ricamata intorno alla batteria alla base della quale sono cucite tutte le note di piano, chitarre, basso e campionamenti. Le tracce, tutte, dalla prima all’ultima sono fantastiche e lasciano che sia la vostra mente a muoversi in un vortice di note, uniche.

E se Reflection si presta bene alla cinematografia, un brano come You Have To Leave Something Behindv è la giusta sceneggiatura di un ascolto che coinvolge e trascina come non accadeva da tempo con il post-rock. Ogni brano dell’album dà qualcosa a chi lo ascolta, ogni pezzo trasporta e trasmette sensazioni, soggettive certo, ma la musica che arriva con pezzi come ad esempio Lifeless Architecture non si può descrivere. Già troppo complesso descrivere ai nostri lettori la bellezza di questo The Sounds Of A Large Crowd che, siamo convinti, potrebbe piacere anche a chi non ha mai ascoltato un pò di post-rock o, addirittura, a chi lo odia. Noi siamo convinti che anche un solo ascolto potrebbe far cambiare idea ai più. Da Improvising a Reflection, da All The Best Memories a The Bravest Moment, da This Cold White Sky a You Have To Leave Something Behind fino all’ultimo brano, Lifeless Architecture, tutto diventa un unicum che può solo coinvolgere e coinvolgervi.

Autore: A Good Man Goes To War Titolo Album: The Sounds Of A Large Crowd
Anno: 2020 Casa Discografica: Autoproduzione
Genere musicale: Post-Rock, Strumentale, Ambient Voto: 7
Tipo: CD Sito: http://www.facebook.com/GoodManGoesToWar
Membri band:
Flavio Amelotti
Fabrizio Paglia
Tracklist:
1. Improvising
2. Reflections
3. All The Best Memories
4. The Bravest Moment
5. This Cold White Sky
6. You Have To Leave Something Behind
7. Lifeless Architecture
Category : Recensioni
Tags : Post-rock
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