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18th Mag2021

Marco D’Andrea – Opera Rock

by Cristian Danzo
La maledetta pandemia che ci ha cambiato le vite dallo scorso anno ha (per fortuna) anche dato il via ad iniziative musicali positive e, fino a pochissimo tempo prima, inaspettate. Marco D’Andrea, chitarrista dei Planethard, registrò Mameli Rock (versione metal dell’inno italiano Fratelli D’Italia)insieme a molti colleghi ed amici per devolvere i proventi all’ospedale Policlinico di Milano proprio durante il primo lockdown. Ed è qui che risiede l’embrione del suo secondo disco solista (il primo, Everything I Have To Say è del 2012) Opera Rock. Un disco che andrebbe diffuso come un manifesto: educherebbe tutte quelle persone (e sono moltissime) che sono convinte che il metallaro sia un poveraccio dai capelli lunghi, il quale ha l’unica soddisfazione di alzare tutte le manopole del suo amplificatore per sparare decibel disarticolati in giro. Opera Rock dimostrerebbe ai qualunquisti l’esatto contrario per due motivi. Il primo, è che, oltre ad essere un musicista estremamente preparato dal lato tecnico (quindi tutto il contrario dello schitarratore casinista di cui la vulgata ha come preconcetto totalmente ignorante), si troverebbero di fronte un musicista delicato, che ben sa distribuire le dinamiche di arrangiamento e di pathos attraverso le cover che passano dalle sue mani. Il secondo, altrettanto se non più importante, è che l’esecuzione del repertorio di musica classica e lirica in chiave metal, toglierebbe finalmente dalla testa sempre dei “io ragiono a stereotipi perché sono intelligente” un assioma che si accompagna sempre al luogo comune sopra espresso: il metallaro non ha cultura musicale perché gli piace il casino.

Cari miei, Marco è qui a dimostrarvi apertamente che il background musicale di chi apprezza questo genere è molto più profondo, conosciuto ed ancorato a diversi generi di quanto voi possiate pensare. Aggiungiamo una nota personale: siete così sicuri che Giuseppe Verdi, se avesse avuto la possibilità di avere l’elettricità a disposizione, non avrebbe composto i suoi capolavori anche per questi strumenti, includendoli e magari arrangiandoli proprio come D’Andrea nella sua nuova release? Oramai avete capito tutti che si tratta di un album che è un viaggio attraverso i mostri sacri della classica (Verdi, Puccini, Beethoven) che vengono proposti attraverso le magistrali esecuzioni alla sei corde. Opera completamente musicale (a parte Mameli Rock) che non vede la presenza di cantato anche dove dovrebbe essere previsto (Nessun Dorma, Va Pensiero), in cui la protagonista è la sei corde in tutta la sua magnificenza e versatilità. Al centro di Opera Rock ci sono solamente il musicista ed il suo strumento, rappresentati in tutta la loro grandezza.

Non sappiamo se sia un caso, ma la chiosa affidata a Là Ci Darem La Mano fa pensare proprio che l’album chiuda con un messaggio di speranza per la fine della pandemia dove, finalmente, la gente potrà tornare ad avere tranquillamente un contatto fisico anche con uno sconosciuto, invece di fuggire atterrita appena qualcuno le si avvicina in strada o sui mezzi pubblici.

Autore: Marco D’Andrea Titolo Album: Opera Rock
Anno: 2021 Casa Discografica: Rnc Music
Genere musicale: Heavy Metal Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: https://www.marcodandrea.it
Membri Band:
Marco D’Andrea – chitarre, arrangiamenti

Special guest in Mameli Rock:
Andrea Braido
Giacomo Voli
Tommy Massara
Masha Mysmane
Marco Pastorino
Toky
Anna Portali
Gianluca Ferro
Ralph Salati
Giacomo Giga Gigantelli
Antonio Cordaro
Stefano Arrigoni
Axel Capurro
Alex Draven
Claudio Klod Brolis
Alessandra Sancio
Steve Michensia
Tracklist:
1. Nessun Dorma
2. Va Pensiero
3. O Mio Babbino Caro
4. Al Chiaro Di Luna
5. Libiamo
6. Mameli Rock
7. La Donna È Mobile
8. Là Ci Darem La Mano
Category : Recensioni
Tags : Heavy Metal
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