Stain – Kindergarten
Gli italianissimi Stain (anche se ad ascoltare la loro musica forse quasi nessuno scommetterebbe sulle loro origini pugliesi) arrivano alla seconda fatica che, seppur più breve del loro esordio, rappresenta un cambio di passo importante. Infatti se Zeus mostrava il fianco ad un rock diretto, capace di arrivare subito all’ascoltatore strizzando l’occhio agli Stereophonics, questo Kindergarten si spinge verso orizzonti introspettivi, per certi versi sperimentali. Come se il rock un po’ indie dei loro esordi si fosse mescolato con un certo approccio electro wave, il tutto però non nella direzione dell’abbandono della musica suonata a favore di una idea digitale di musica, bensì mettendo tutte le idee a fattor comune per dare alla luce un art rock intricato ma affascinante. Difficile entrare a primo colpo in questi brani, in arpeggi o effetti che sembrano essere stati costruiti per essere masticati con calma e digeriti dopo tante ore. Nonostante questo il rock c’è, i ragazzi infatti non mollano sulla componente elettrica e sfoggiano una Thanks Mama che è tutto tranne che dolce.Una strada la loro inversa a quella che di solito percorrono le “normali” band emergenti. Difficile da comprendere la forma a cui gli Stain sono giunti oggi, altrettanto complesso immaginare dove li porterà ma a loro va il nostro plauso per il coraggio stilistico.
Autore: Stain | Titolo Album: Kindergarten |
Anno: 2021 | Casa Discografica: Puglia Sounds Record |
Genere musicale: Alternative Rock | Voto: 6,75 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/staintuned |
Membri band: Francesco Lagioia – voce Michele Tangorra – chitarra Dario Ladisa – basso n.i.c.h.o. – batteria | Tracklist: 1. Clay 2. Swinging ‘Till Boom 3. Merry Go Round 4. Nap 5. Thanks Mama 6. Erik Woodman |