Inner Missing – Dead Language
Il duo russo Inner Missing arriva al suo nono album, Dead Language (dove la “lingua morte” è intesa come la poesia), anche stavolta percorrendo un sentiero oscuro, fatto di musica dark, metal ma anche molto influenzato dalla scena gotica. I ritmi calibrati fanno sì che la musica entri con calma nella mente dell’ascoltatore ma il vero punto di forza dello stile del duo è nella produzione di altissimo livello: i suoni sono limpidi, missati benissimo, un risultato che alcune band molto più note e di generi similari possono solo immaginare. Questa cura sonora permette davvero di entrare dalla porta di ingresso nella musica degli Inner Missing, ascoltando infatti The Quest si entra anche nel magico mondo metal con sfrondate epiche e ciò riesce davvero a coinvolgerci emotivamente. Apprezziamo molto questa robustezza, questi muscoli che la band non teme di sfoggiare: non solo quindi melodie ma anche riff potenti che sazieranno chi ama il metal pomposo e ben arrangiato. Empty Rooms è un brano che parte con sferzate decise e poi assume un’identità romantica, ma la parte più metal arriva nella seconda metà della traccia e anche nella successiva Long Odds.Al contrario Mute risulta un brano troppo lento, crepuscolare; durante il suo ascolto si attende il decollo ma il brano non prende mai lo slancio vero. Nello stile della band, che ricordiamolo è russa, si percepisce un certo sapore germanico, soprattutto nelle parti cantate e nelle ambientazioni. Questo non aggiunge né toglie valore, ma è una caratteristica che notiamo. Un album dal suono invidiabile e dalla musica realizzata per chi ama il metal oscuro.
Autore: Inner Missing | Titolo Album: Dead Language |
Anno: 2022 | Casa Discografica: Inverse Records |
Genere musicale: Gothic | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/InnerMissing |
Membri band: Sigmund – voce, chitarra Melaer – tastiere, basso | Tracklist: 1. Dead Language 2. The Quest 3. Empty Rooms 4. Long Odds 5. Mute 6. At Sea |