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13th Nov2021

Angra – Omni Live

by Fabio Loffredo
Un album uscito praticamente in sordina, Omni Live degli Angra, non se ne è parlato molto, anzi per niente, non se ne parla nemmeno nel sito ufficiale della band, ma esiste, uscito in DVD e in Blue Ray, ma esista anche in doppio CD uscito in Giappone dalla Victor e nel resto del mondo pare per la Voice Music. Ma incertezze a parte Omni Live documenta un ottimo concerto tenuto a San Paolo in Brasile, gli Angra per l’occasione suonano per intero il loro ultimo Omni e Fabio Lione ha sempre l’ugola giusta per ogni occasione con performance vocali veramente lodevoli. Conferma il suo talento il giovane batterista Bruno Valverde e anche il nuovo chitarrista Marcelo Barbosa, anche se il ricordo va sempre a Kiko Loureiro, chitarrista insuperabile. Cono anche alcuni ospiti come la Familia Lima agli archi e come Sandy alla voce in un paio di brani. Come già detto Omni c’è tutto, da Light Of Transcendence a Omni – Silence Inside, e ci sono anche brani estratti da Secret Garden come Newborn Me e Uppers Level e altri del periodo Falaschi come le oramai classiche Rebirth e Nova Era. Purtroppo un solo brano del periodo Matos, la splendida Carolina IV dal loro capolavoro Holy Land.

Quale sarà il futuro degli Angra? Ancora non lo sappiamo, ma sicuramente Angra è un marchio inossidabile e Fabio Lione è una garanzia.

Autore: AngraTitolo Album: Omni Live
Anno: 2021Casa Discografica: Victor, Voice Music
Genere musicale: Power Metal, Progressive MetalVoto: 7,5
Tipo: CDSito web: http://www.angra.net
Membri band:
Fabio Lione – voce
Rafael Bittencourt – chitarra, cori
Felipe Andreoli – basso
Marcelo Barbosa – chitarra
Bruno Valverde: batteria

Special guest:
Sandy: voce
Familia Lima – archi
Tracklist:
Disc 1:
1. Newborn Me
2. Running Alone
3. Light On Trascendence
4. Travelers Of Time
5. Black Widow’s Web
6. Insania
7. The Bottom Of My Soul
8. War Honrs
9. Caveman

Disc 2:
1.Magic Mirror
2. Always Soul
3. Omni – Silence Inside
4. Upper Levels
5. Carolina IV
6. Rebirth
7. Angels And Demons
8. Heroes Of Sand
9. Spread Your Fire
10. Nova Era
Category : Recensioni
Tags : Angra
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06th Nov2021

Angra – Omni

by Fabio Loffredo
Fire Garden ha un discreto successo e Fabio Lione diventa il vero frontman degli Angra, ma Kiko Loureiro, figura di primo piano e grandissimo chitarrista, lascia la band per approdare ai Megadeth di Dave Mustaine. Gli Angra non si perdono affatto d’animo e viene reclutato Marcelo Barbosa, altro ottimo chitarrista ma non ai livelli di Loureiro. Esce così Omni, un album che riesce ad essere a un piccolo livello più in alto dell’album successivo. Secondo album degli Angra con Fabio Lione alla voce e primo senza Kiko Loureiro alla chitarra, ma il risultato non cambia, il sound è bene o male lo stesso degli Angra del dopo Matos. Omni è anche un passo in avanti rispetto al precedente Fire Garden e i brani si arricchiscono di idee. Light Of Trascendence ha un inizio neoclassico che poi diventa speed metal e ricorda i vecchi Angra e Fabio Lione sfodera tutte le sue qualità vocali; Travelers Of Time ha ritmiche brasiliane e nel mezzo arriva il thrash metal tecnico, cori maestosi, momenti sinfonici e un ottimo lavoro chitarristico da parte di Rafael Bittencourt e di Marcelo Barbosa. Ancora Black Widow’s Web che ha come ospite la voce femminile della cantante brasiliana Sandy e anche i growl di Alissa White-Glutz, cantante degli Arch Enemy e ottimo è stavolta il lavoro del basso di Felipe Andreoli.

A seguire c’è Insania, singolo che anticipava l’album, il brano è epico e maestoso, dalle tinte progressive e i guitar solo sono virtuosi ma anche melodici nel finale. The Bottom Of My Soul è una splendida ballata sinfonica e progressiva con intro acustico e folk e ancora una volta c’è uno strepitoso assolo di chitarra. In Warn Horns torna alla chitarra Kiko Loureiro, ma solo in veste di ospite e regala un perfetto assolo di chitarra per un brano quasi thrash ed in linea proprio con i Megadeth più melodici e i solo sono tecnici e virtuosi, si riconosce lo stile di Loureiro e Caveman è un brano stupendo che parte dalla cultura musicale carioca con percussioni e cori ma esplora anche il progressive metal più tecnico con cambi di tempo e tempi dispari, ma non manca la particolare vena melodica della band brasiliana. Si procede con Magic Mirror e Always More, il primo molto progressivo e tecnico e il secondo, senza un secondo di pausa, è una ballata lenta sinfonica e anche dal gusto pop. Chiude il CD un a piccola suite divisa in due movimenti e che prende il titolo dall’album Omni. Il primo movimento, Silence Inside, ha un inizio strumentale ed acustico, poi si sviluppa tornando ad un sound più metal e progressivo e arrivano poi momenti più melodici; il secondo movimento, Infinite Nothing, è una sinfonia strumentale, orchestrale con tastiere ed archi. Gli Angra si riconfermano una band molto importante nell’universo metal.

Autore: AngraTitolo Album: Omni
Anno: 2018Casa Discografica: earMusic
Genere musicale: Power Metal, Progressive MetalVoto: 8
Tipo: CDSito web: http://www.angra.net
Membri band:
Rafael Bittencourt – chitarra, tastiere e cori
Felipe Andreoli – basso
Fabio Lione – voce
Marcelo Barbosa – chitarra
Bruno Valverde – batteria

Special guest:
Kiko Loureiro – chitarra in War Horns
Alissa White-Gluz – voce in Black Widow’s Web
Sandy – voce in Black Widow’s Web
Francesco Ferrini – arrangiamenti d’orchestra
Alessio Lucatti – tastiere
Nei Medefros – tastiere
Renato The String Ensemble – orchestra
Ronaldo “Cordas” De Oliveira – direttore d’orchestra
Tracklist:
1. Light Of Trascendence
2. Travelers Of Time
3. Black Widow’s Web
4. Insania
5. The Bottom Of My Soul
6. War Horns
7. Caveman
8. Magic Mirrror
9. Always More
10. Omni – Silence Inside
11. Omni – Infinite Nothing
Category : Recensioni
Tags : Angra
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30th Ott2021

Angra – Secret Garden

by Fabio Loffredo
Dopo il tour per il ventennale di Angels Cry e l’ottima prova di Fabio Lione come cantante e frontman, gli Angra sono pronti con nuovi brani e Secret Garden raccoglie consensi ovunque sia di pubblico che di critica e Fabio Lione convince che è veramente il cantante adatto, ma non solo, perché c’è un altro cambio nella line-up, Ricardo Confessori lascia il posto dietro i tamburi al giovanissimo Bruno Valverde, drummer potente, energico e anche tecnico. Il risultato è che è un album eccellente e molto fluido. L’attacco potente diNewborn Me è come una forte ventata che spazza via tutto, i riff di chitarra sono vorticosi e alcuni passaggi strumentali sono tecnici e virtuosi e ci sono rallentamenti progressive, ritmiche carioca, una chitarra flamenco e su tutto la grande prova vocale di Fabio Lione, perfetta e già ben amalgamata con il sound degli Angra. Black Hearted Soul, strepitoso brano dall’incedere maestoso ed epico e con cori da canti gregoriani, il brano esplode poi veloce in uno speed power metal molto tecnico e avventuroso e  due guitar solos, quello più virtuoso e di stampo neoclassico di Kiko Loureiro e quello più classico e hard rock di Rafael Bittencourt. Final Light arriva subito dopo, una battaglia progressive metal con rimiche articolate e riff killer e Storm Emotions, song dalle atmosfere molto progressive con il tapping di Felipe Andreoli nella parte iniziale e il brano prosegue con tinte molto melodiche e con una parte vocale anche di Bittencourt che si prende un po’ di spazio senza però toglierlo a Lione.

Molto affascinante è una versione metallizzata di Synchronicity II, cover dei Police e anche Violet Sky ha atmosfere molto progressive e Secret Garden, la title track è una ballad symphonic metal con un ospite speciale, Simone Simons degli Epica alla voce. Sempre il basso di Andreoli introduce Upper Levels, brano che inizia con ritmiche brasiliane e procede poi con chitarre ruggenti e anche un po’ sporche nei riff e Crushing Room, progressive metal avvolgente dove Fabio Lione duetta con Doro Pesch, la Metal Queen per eccellenza. Perfect Symmetry con le sue influenze neoclassiche e speed, insieme a Silent Call, che è sul versante opposto, una cullante ballad acustica dalle atmosfere care ai Pink Floyd Rafael e le parto vocali sono affidate e Raffael Bittencourt, chiudono un album veramente ottimo, sicuramente una ripartenza in grande stile degli Angra.

Autore: AngraTitolo Album: Secret Garden
Anno: 2015Casa Discografica: earMusic
Genere musicale: Power Metal, Progressive MetalVoto: 8
Tipo: CDSito web: http://www.angra.net
Membri band:
Fabio Lione – voce
Rafael Bittencourt – chitarra, voce, cori
Kiko Loureiro – chitarra, tastiere
Felipe Andreoli – basso, tastiere
Bruno Valverde – batteria

Special Guests:
Eduardo Espasande – percussioni
Simone Simons – voce in Secret Garden
Doro Pesch – voce in Crushing Room
Tracklist:
1.Newborn Me
2. Black Hearted Soul
3. Final Light
4. Storm Of Emotions
5. Syncronicity II
6. Violet Sky
7. Secret Garden
8. Upper Levels
9. Crushing Room
10. Perfect Simmetry
11. Silent Call
Category : Recensioni
Tags : Angra
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23rd Ott2021

Angra – Angels Cry 20th Anniversary Tour

by Fabio Loffredo
Come già annunciato Edu Falaschi lascia la band ma gli Angra non si perdono d’animo e a prendere il posto del singer brasiliano arriva Fabio Lione, uno dei migliori cantanti italiani conosciuto per le sue doti vocali e per aver dato forza a band come Labyrinth, Vision Divine, Athena e Rhapsody Of Fire. Il risultato è dei più convincenti e il battesimo di Lione è proprio in sede live per il ventennale di Angels Cry e il tutto è documentato in Angels Cry 20th Anniversary Tour, doppio album live registrato al HSBC di San Paolo in Brasile il 25 agosto del 2013, dove gli Angra fanno capire che ci sono ancora e con tanta voglia di farsi sentire. Scorrono via così ottime versioni di classici come Angels Cry, Nothing To Say, Lisbon e Time, egregiamente cantate da Fabio Lione, che sa come affrontare con la sua ugola sia i brani del periodo Falaschi che quelli più difficili e impegnativi del periodo Matos. Splendida la versione di The Voice Commanding You, epica e maestosa e con la partecipazione e le delicate melodie barocche, romantiche ed acustiche di Late Redemption, riescono a toccare il cuore. Il primo disco si chiude con altre due ottime versioni di Reaching Horizons e di A Monster In Her Eyes, dove emerge il forte lato intimista della band.

Il secondo disco non è da meno, splendide versioni di Stand Away con Tarja Turunen alla voce, che arricchisce anche la cover di Kate Bush Wuthering Heights, splendida come sempre e con un altro ospite ancora, stavolta alla chitarra, l’ex Scorpions Uli Jon Roth e in entrambi i brani i brividi scorrono lungo tutto il corpo. Ancora ottimi brani come Carry On, Rebirth e Nova Era. Un live che dimostra che Fabio Lione è il cantante adatto al sound degli Angra, che ci regaleranno altri ottimi album.

Autore: AngraTitolo Album: Angels Cry 20th Anniversary Tour
Anno: 2013Casa Discografica: earMusic
Genere musicale: Power Metal, Progressive MetalVoto: 8,5
Tipo: CDSito web: http://www.angra.net
Membri band:
Fabio Lione – voce
Kiko Loureiro – chitarra, cori
Rafael Bittencourt – chitarra, cori
Felipe Andreoli – basso
Ricardo Confessori – batteria

Special guest:
Tarja Turunen – voce
Uli Jon Roth – chitarra
Amilcar Christòfaro – batteria
Familia Lima – archi
Tracklist:
Disc 1:
1.Angels Cry
2. Nothing To Say
3. Waiting Silence
4. Lisbon
5. Time
6. Millennium Sun
7. Winds Of Destination
8. Gentle Change
9. The Voice Commanding You
10. Late Redemption
11. Reaching Horizons
12. A Monster I Her Eyes

Disc 2:
1.No Pain for The Dead
2. Stand Away
3. Wuthering Heights
4. Evil Warning
5. Unfinished Allegro/Carry On
6. Rebirth
7. In Excelsis
8. Nova Era
Category : Recensioni
Tags : Angra
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16th Ott2021

Angra – Aqua

by Fabio Loffredo
Quattro anni di silenzio ma gli Angra sono pronti a tornare per un album che è il migliore dell’era Falaschi, anche se molti problemi e delusioni si accentuano all’interno della band. L’album si intitola Aqua ed è ispirato alla commedia La Tempesta di William Shakespeare. Il sound è ricco di soprese come al solito e c’è il ritorno d Ricardo Confessori alla batteria. Viderunt The Aqua è il solito intro sinfonico, maestoso e con canti gregoriani e parte lo speed power metal di Arising Thunder e c’è un superlativo lavoro delle due chitarre e Awake From Darkness ritorna a parlare in parte con le ritmiche brasiliane, ma sempre sotto sfuriate metal ma con un’approfondita attenzione sulle parti melodiche e un ritornello molto orecchiabile, piacevole e una parte sinfonica con pianoforte e violini e una vena malinconica e parte poi il funambolico guitar solo di Kiko Loureiro. Ancora Lease Of Life, splendida ballad sinfonica e folk, ricca di pathos, atmosfere romantiche e armonie avvolgenti. C’è a seguire The Rage Of The Water, power metal molto tecnico nelle ritmiche e nei riff di chitarra e la voce Edu Falaschi diventa più aggressiva e si sente il basso che si riappropria del suo ruolo negli Angra.

Segue Spirit Of The Air, brano magnetico e magico dove gli Angra incontrano la musica sinfonica ma anche Milton Nascimento, Gilberto Gil e Toquinho. Ci sono altri ottimi brani come Hollow, song maestosa e dai passaggi strumentali tecnici e virtuosi e un’altra prova eccellente di un Falaschi che cerca di più di avere una sua identità, come A Monster In Her Eyes e le sue delicate armonie acustiche e sinfoniche. Chiudono il CD Weakness Of Man, brano molto in linea con atmosfere più progressive e atmosfere sempre molto melodiche e con riferimenti alla musica brasiliane e Ashes, lenta e nostalgica song, che presagisce un forte cambiamento all’interno della band, Edu Falaschi lascerà la band, ma gli Angra andranno avanti.

Autore: Angra Titolo Album: Aqua
Anno: 2010 Casa Discografica: Voice Music
Genere musicale: Power Metal, Progressive Metal Voto: 8
Tipo: CD Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra
Rafael Bittencourt – chitarra
Felipe Andreoli – basso
Ricardo Confessori – batteria
Tracklist:
1. Viderunt Te Aqua
2. Arising Thunder
3. Awake From Darkness
4. Lease Of Life
5. The Rage OF The Waters
6. Spirit Of The Air
7. Hollow
8. A Monster In Her Eyes
9. Weakness Of A Man
10. Ashes
Category : Recensioni
Tags : Angra
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09th Ott2021

Angra – Aurora Consurgens

by Fabio Loffredo
Con il sesto album in studio, Aurora Consurgens, gli Angra confermano quanto fatto con Rebirth e Temple Of Shadows, ovvero i tempi sono cambiati dalle sonorità di Angels Cry e di Holy Land, ma conservano ugualmente il loro marchio di fabbrica e la loro voglia di dare un volto nuovo al power metal. The Course Of Nature inizia con momenti percussivi e subito dopo i riff di chitarra ci riportano al power metal trascinante e la band si spinge anche verso un thrash metal tecnico e guidato da chitarre infuocate e nervose; The Voice Commanding You torna ad esplorare lo speed metal e forse mai un sound così feroce sentito dagli Angra, ma piace e dà energia, un gran lavoro da parte di tutta la band, grandi chitarre, una sezione ritmica imponente ed impenetrabile ed il brano è spezzato per qualche secondo da soli canti gregoriani. Subito dopo la band torna a suonare con forza e decisione e la voce di Edu Falaschi sembra essere più a suo agio con queste sonorità. Splendida song è Ego Painted Grey, con una lunga introduzione con il basso che crea atmosfere quasi fusion che accompagnano la voce di Falaschi, il brano poi cresce e prende le strade del progressive metal. Breaking Ties continua a percorrere le stesse strade ma con una maggiore attenzione ad una melodia ricercata e anche complessa ed è proprio questa l’arma vincente di un dei brani migliori dell’album.

C’è poi Salvation: Suicide, altro brano veloce e trascinante e Window To Nowhere è un brano molto articolato tra momenti speed e power e anche progressive e melodici, con un ritornello orecchiabile che invita a cantare. Ci sono altri ottimi brani come So Near So Far, introdotta da una parte orchestrale e di provenienza mediorientale, ricco di fantasia, di umori, di culture e di una forte ricerca musicale: al power metal e al progressive metal si aggiunge la cultura del Medioriente e anche del Brasile con momenti acustici e percussioni. Anche Passing By ha il suo fascino, brano sempre ricercato e anche virtuoso e tecnico in molti passaggi strumentali e Scream Your Heart Out sembra essere il gemello del brano precedente, ma non perché è simile, ma ha la stessa ricerca musicale e la voglia di far capire che gli Angra oramai sono questi.

Abandoned Fate chiude il CD con momenti acustici intimisti, passionali e toccanti per solo voce e chitarra acustica e qualche armonia di tastiere e con armonici finali sulle corde della chitarra acustica. Iniziano a crescere problemi tra la band e il music business che porterà a novità non proprio positive sul futuro della band.

Autore: Angra Titolo Album: Aurora Consurgens
Anno: 2006 Casa Discografica: Spv
Genere musicale: Power Metal, Progressive Metal Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra, tastiere, arrangiamenti orchestrali, bouzuki
Rafael Bittencourt – chitarra, tastiere, cori
Felipe Andreoli – basso
Aquiles Priester – batteria, percussioni
Tracklist:
1. The Course Of Nature
2. The Voice Commanding You
3. Ego Painted Grey
4. Breaking Ties
5. Salvation: Suicide
6. Window To Nowhere
7. So Near So Far
8. Passing By
9. Sream Your Heart Out
10. Abandoned Fate
Category : Recensioni
Tags : Angra
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02nd Ott2021

Angra – Temple Of Shadows

by Fabio Loffredo
Dopo il Rebirth World Tour gli Angra entrano in studio per dare seguito a Rebirth e il risultato è Temple Of Shadows, un concept album che voleva dare un seguito a Holy Land, ma quest’ultimo musicalmente rimane insuperabile. Temple Of Shadows è comunque un buon album che narra la storia delle Crociate ed è ambientato nell’XI secolo. Un crociato di nome Shadow Hunter, si pente delle violenze della Guerra Santa voluta dal Papa e inizia così la sua lotta contro la Chiesa Cattolica. Deus Le Volt! è un brevissimo intro strumentale sinfonico che apre le porte a Spread Your Fire, speed power metal di scuola Helloween, da sempre influenza principale degli Angra e dove appare anche la voce soprano di Sabine Edelsbacher degli Edenbridge mentre Angels And Demons è più sul progressive metal articolato con forti influssi di neoclassic metal, sempre grazie ai due chitarristi, Rafael Bittencourt e Kiko Loureiro, ma in alcuni frangenti esplode lo speed metal con ritmiche ai limiti del thrash metal. Waiting Silence è invece una song più orientata al power metal classico e ancora Wishing Well, splendida ballad con momenti acustici, folkloristici, romantici, con cori avvolgenti e una performance vocale eccellente di Edu Falaschi.

Riesplode lo speed metal con The Temple Of Hate, un nuovo superlativo lavoro chitarristico e un ritornello orecchiabile dove si sente la voce di Kai Hansen (Helloween/Gamma Ray) e The Shadows Hunter, chitarra flamenco e nacchere; poi la chitarra diventa distorta e le arie spagnoleggianti rimangono rendendo il brano epico e travolgente, non mancano armonie vocali vicine ai Queen e una parte fusion dove il guitar solo ricorda Allan Holdsworth. Splendida song è anche No Pain For The Dead, tra parentesi acustiche e folklore brasiliano, musica sinfonica e ripartenze metal e la voce angelica di Sabine Edelsbacher. Un violoncello indemoniato appare per i primi secondi iniziali di Winds Of Destination ma il brano esplode in un power metal maestoso che stavolta ricorda i Blind Guardian e come ospite c’è proprio Hansi Kursch. Un po’ di samba per Sprouts Of Time, per non scordare i natali degli Angra e Morning Star, dove rimane la cultura brasiliana ma maggiormente sulle ritmiche e il brano ha nei riff ancora una volta tentazioni thrash e un finale orchestrale e sinfonico.

Chiudono il CD Late Redemption, con chitarra acustica e come ospite Milton Nascimento e ancora una volta la band dà spazio alla cultura brasiliana per un brano cullante e passionale, con l’ugola di Falaschi che duetta con il famoso cantante brasiliani appena citato e Gate XIII, strumentale sinfonico con solo parti orchestrali, una piccola sinfonia firmata Angra. Il nuovo corso degli Angra sembra aver preso la giusta strada che continuerà per altri ottimi album.

Autore: Angra Titolo Album: Temple Of Shadows
Anno: 2004 Casa Discografica: Atrheia Records
Genere musicale: Power Metal, Progressive Metal Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra, tastiere
Rafael Bittencourt – chitarra, tastiere, cori
Felipe Andreoli – basso, cori
Aquiles Priester – batteria, percussioni

Special Guest:
Dennis Ward – cori
Fabio Laguna – tastiere, orchestrazioni nel brano 11
Kai Hansen – voce nel brano 6
Sabine Edelsbacher – voce nel brano 8, cori nel brano 2
Hansi Kursch – voce nel brano 9
Milton Nascimento – voce nel brano 12
Tracklist:
1. Deus Le Volt!
2. Spread Your Fire
3. Angels And Demons
4. Waiting Silence
5. Wishing Well
6. The Temple Of Hate
7. The Shadow Hunter
8. No Pain For The Dead
9. Winds Of Destination
10. Sprouts Of Time
11. Morning Star
12. Late Redemption
13. Gate XIII
Category : Recensioni
Tags : Angra, Power metal
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25th Set2021

Angra – Rebirth World Tour – Live In Sao Paulo

by Fabio Loffredo
Dopo Rebirth, album che convince un po’ tutti, gli Angra partono in un tour mondiale e documentano il tutto in un doppio CD dal vivo, Rebirth World Tour – Live In Sao Paulo, che mette in risalto che la band con i nuovi elementi riesce a ricreare quel sound degli esordi, con la stessa carica e la stessa energia; i nuovi entrati sono subito a loro agio a calcare i palchi del mondo. Il concerto in questione è stato registrato il 15 dicembre del 2001 al Via Funchal di San Paolo in Brasile, un concerto sold out che ha coinvolto un pubblico molto caloroso. La nuova sezione ritmica con il basso di Felipe Andreoli e la batteria di Aquiles Priester sa essere veloce e fantasiosa e crea quel wall of sound adatto ai brani della band carioca e la voce di Edu Falaschi è molto a suo agio nei nuovi brani, riesce a dare colore anche ai brani del periodo Matos.

Ci sono quindi molti brani estratti da Rebirth, come la stessa title track, Nova Era, Acid Rain e Heroes Of Sand che hanno una forte energia anche dal vivo e la band dà un piccolo spazio anche ai primi due album e con Nothing To Say da Holy Land e Carry On da Angels Cry, due brani vocalmente molto difficili ma che Falaschi riesce a renderne onore. C’è anche l’assolo di batteria di Priester e, come chiusura di concerto, un’ottima versione di The Number Of The Beast degli Iron Maiden. Sono stati scremati quasi tutte le influenze del folklore brasiliano per un concerto di puro power metal ed heavy metal; questo tour e questo doppio CD live danno forza alla band a continuare a scrivere altri ottimi album.

Autore: Angra Titolo Album: Rebirth World Tour – Live In Sao Paulo
Anno: 2002 Casa Discografica: Atrheia Records
Genere musicale: Power Metal, Progressive Metal Voto: 8,5
Tipo: CD Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra, cori
Rafael Bittencourt – chitarra, cori
Felipe Andreoli – basso, cori
Aquiles Priester – batteria

Special guest:
Fabio Laguna – tastiere
Tracklist:
Disc 1:
1. In Excelsis
2. Nova Era
3. Millennium Sun
4. Acid Rain
5. Heroes Of Sand
6. Metal Icarus
7. Millennium Sun
8. Make Believe
9. Drum Solo

Disc 2:
1. Unholy Wars
2. Rebirth
3. Time
4. Running Alone
5. Crossing
6. Nothing To Say
7. Unfinished Allegro
8. Carry On
9. The Number Of The Beast
Category : Recensioni
Tags : Angra
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18th Set2021

Angra – Hunters And Prey

by Fabio Loffredo
Rebirth piace e convince, certo gli Angra sono diversi e Edu Falaschi cerca in tutto i modi di dare personalità alle parti cantate dei nuovi brani, limitarsi a continuare ciò che aveva iniziato Andre Matos non sarebbe stata la scelta giusta e i brani e gli arrangiamenti cercano di spianare la strada al nuovo cantante. La band gira il mondo con un tour che ebbe molto successo ma è ancora presto per dare un seguito a Rebirth ed esce così Hunters And Prey, definito un EP ma con ben 8 brani e una durata di 38 minuti, spesso molti CD considerati full-lenght escono così. Ci sono 4 brani inediti una cover dei Genesis, 2 brani acustici e un brano in portoghese. Live And Learn è puro power metal sinfonico veloce in pieno stile Angra, Bleeding Heart è al contrario una lenta e romantica ballad dalle melodie avvolgenti, Hunters And Prey è un’ottima song con la fusione tra progressive metal e il folklore brasiliano e Eyes Of Christ, che segue le stesse trame sonore del brano precedente.

Ci sono poi due brani riarrangiati in chiave acustica come Rebirth e Heroes Of Sand e una splendida versione di Mama, cover di uno dei brani più belli dei Genesis del dopo Gabriel/Hackett e con Phil Collins come leader assoluto. A chiudere l’EP spetta ad un’altra versione di Hunters And Prey, ma tradotta in portoghese con il titolo Caça E Caçador. Gli Angra andranno avanti seguendo il nuovo corso con album che non deluderanno affatto i loro fan più accaniti.

Autore: Angra Titolo Album: Hunters And Prey
Anno: 2002 Casa Discografica: Steamhammer Records
Genere musicale: Power Metal Voto: 7
Tipo: EP Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra, cori
Rafael Bittencourt – chitarra, cori
Felipe Andreoli – basso
Aquiles Priester – batteria, percussioni
Tracklist:
1.Live And Learn
2. Bleeding Heart
3. Hunters And Prey
4. Eyes Of Christ
5. Rebirth (Acoustic Edit Version)
6. Heroes Of Sand (Acoustic Version)
7. Mama (Genesis Cover)
8. Caça E Caçador (Hunters And Prey Portuguese Version)
Category : Recensioni
Tags : Angra
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11th Set2021

Angra – Rebirth

by Fabio Loffredo
Passano tre anni da Fireworks e con Rebirth e i nuovi tre membri della band, Edu Falaschi, Felipe Andreoli e Aquiles Priester, gli Angra cercano nuove strade ma senza troppo distaccarsi da quel sound che li ha resi una band unica ed inconfondibile. Edu Falaschi ha il difficilissimo e coraggioso compito di sostituire Andre Matos, specialmente da vivo, dover ricreare alcuni acuti è impresa assai ardua, ma il nuovo singer brasiliano ci prova e mette anche del suo. Rebirth è un buon album con in produzione Dennis Ward, che piace anche allo zoccolo più duro dei fan che non avrebbero nessun altro per poter competere con la magica ugola di Matos. In Excelcis è il solito breve strumentale sinfonico e maestoso che fa da apertura a Nova Era, titolo molto appropriato per quel periodo degli Angra: la voce di Edu Falaschi è diversa da quella di Matos, ma il nuovo singer ce la mette tutta per non deludere e disorientare i fan e il brano è quello speed metal melodico degli esordi, sono totalmente assenti i riferimenti al folklore brasiliano, il ritornello è molto Helloween e le chitarre di Bittencourt e di Loureiro creano riff potenti e guitar solo eccellenti e di stile neoclassico.

Millenniun Sun è una lenta ballad sinfonica con pianoforte ed archi nella parte iniziale ma esplode poi in un progressive metal dalle melodie taglienti e vellutate nello stesso momento; Acid Rain è maestosa ed epica e in crescendo torna al progressive metal di scuola Dream Theater anche se tornano le percussioni brasiliane e i cori maestosi che rendono più Angra il brano ed il sound. C’è poi Heroes Of Sand, dai colori più progressivi e con melodie magnetiche ed avvolgenti e Unholy Wars, piccola suite di otto minuti divisa in due movimenti dove c’è un perfetto incontro tra il sound di Angels Cry e quello di Holy Land, power/speed metal sinfonico e progressive metal e in più colori e fantasie percussive della cultura brasiliana. Splendide le melodie create da una chitarra acustica in Rebirth, dove la voce di Falaschi sa farsi apprezzare sempre di più specialmente nei momenti più acustici e sinfonici e anche stavolta il brano cresce ed evolve in un progressive metal molto melodico che riesce anche ad emozionare. Mancano una manciata di brani e Judgement Day sa districarsi tra impetuosi riff, ritmiche serrate, divagazioni strumentali molto tecniche e percussioni brasiliane, Running Alone è veloce e con affascinanti armonie vocali e Visions Prelude, lento e sinfonico, rifacimento dell’Opus 24 In C Minor di Chopin, splendido ed emozionante.

Una nuova era per gli Angra, diversa, ma nemmeno poi tanto, una rinascita che produrrà altri ottimi album.

Autore: Angra Titolo Album: Rebirth
Anno: 2001 Casa Discografica: Steamhammer
Genere musicale: Power Metal, Progressive Metal Voto: 8
Tipo: CD Sito web: http://www.angra.net
Membri band:
Edu Falaschi – voce
Kiko Loureiro – chitarra
Rafael Bittencourt – chitarra
Felipe Andreoli – basso
Aquiles Priester – batteria
Tracklist:
1.In Excelsis
2. Nova Era
3. Millennium Sun
4. Acid Rain
5. Heroes Of Sand
6. Unholy Wars
Part I – Imperial Crown
Part II – Forgiven Return
7. Rebirth
8. Judgement Day
9. Running Alone
10. Visions Prelude
Category : Recensioni
Tags : Angra
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