Chiral – Gazing Light Eternity
Spiegatemi perché se uno è bravo in tutto dovrebbe appoggiarsi o delegare ad altri ciò che potrebbe e saprebbe benissimo fare da solo e non cogliere piuttosto l’occasione di portare a termine un intero progetto beneficiando della completa autonomia sull’impianto stilistico. Questa è la domanda che deve essersi posto anche Chiral per il suo terzo album di black metal e la risposta che si è dato è evidente: non dovrebbe! E infatti troviamo il suo nome dietro tutti gli strumenti, al microfono e persino in veste di produttore. Una one-man-band a tutto tondo insomma che per genere e approccio sembra suggerire una provenienza scandinava e invece non dobbiamo andare oltre le terre piacentine per trovare l’origine di questo artista. Di lui non si sa molto, nemmeno il vero nome, né ci sono foto che possano aiutarci ad identificarlo ma, come per tutti i personaggi di culto, una sana vena di mistero suggerisce la giusta dimensione al progetto e, paradossalmente, proprio la mancanza di informazioni aiuta ad inquadrare il personaggio.
Il suo black metal è lancinante, tirato e non rinuncia mai a quel tocco di atmosfera che lo rende anche vario e piuttosto movimentato. Un fattore indispensabile vista la lunghezza delle tracce che in un paio di occasioni sfiorano addirittura il quarto d’ora! Le ampie divagazioni ambient aggiungono poi quell’elemento insospettabile, sorprendente, dalla cadenza ossessiva e quasi ipnotica che colloca questo disco in un’elite ristrettissima di proposte soltanto vagamente assimilabili. Siamo dunque difronte ad un lavoro impegnativo e di difficile assimilazione che richiederà tutta la vostra attenzione per essere capito e apprezzato. Fortunatamente Chiral riesce nell’ardua impresa di dare alle sue composizioni struttura e articolazione a sufficienza per scongiurare il rischio di cadere nella monotonia con tutto guadagno almeno della comprensibilità, visto che di immediatezza non si può davvero parlare. Ma so che siete tutti curiosi di sapere come il nostro eroe se la cava in questa sua missione in solitaria e quindi veniamo al capitolo sulla tecnica. Com’è ovvio non gli è possibile mantenere lo stesso livello qualitativo in ogni ruolo quindi ad una sezione ritmica un po’ prevedibile si affianca l’assai più ispirato lavoro di chitarre e tastiere. Eccellente invece l’interpretazione al microfono che piace perché si dimostra, se non versatile, comunque molto espressiva, tanto da obbligare a chiedersi dove potrebbe arrivare il progetto Chiral se potesse contare su musicisti di professione a comporre una formazione più classica.
Non che il grande protagonista di questo CD sfiguri in qualche frangente particolare, anzi è addirittura miracoloso quanto sia elevato il livello generale delle sue performance con tutti gli strumenti. Dove l’album mostra invece qualche pecca è nella produzione. Perché se i volumi e i suoni danno correttamente chiarezza e leggibilità anche nei passaggi più concitati, è pur vero che alcuni suoni, soprattutto di batteria, appaiono un po’ scadenti abbassando la qualità percepita di tutto l’album. Ed è un peccato perché invece in Gazing Light Eternity c’è molta ispirazione e dunque non ci resta che augurare a questo artista di trovare al più presto una casa discografica in grado di elevare la sua prossima opera ai livelli che certamente merita.
Autore: Chiral |
Titolo Album: Gazing Light Eternity |
Anno: 2016 |
Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Ambient, Black Metal |
Voto: 7 |
Tipo: CD |
Sito web: http://chiralitaly.wordpress.com |
Membri band: Chiral |
Tracklist:
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