Amedeo Giuliani – Il Viaggio Di Chinook
Un disco morbido, generoso di liriche poetiche, pop fin dentro le ossa per quel che significa il pop alto d’autore, leggero alla buccia ma decisamente denso di significati nelle pieghe dei tanti dettagli. E potrei cominciare così ora che mi viene chiesto cosa ne penso di questo lavoro, classico, “antico” nella forma e nelle intenzioni, ancora acerbo per molti tratti come nel singolo Gabbia Di Vetro (e nello specifico nel video ufficiale): entrambi aspetti che poco rappresentano questo nuovo lavoro di Amedeo Giuliani, cantautore abruzzese che arriva alla sua nuova pubblicazione con la Music Force di Chieti. Si intitola Il Viaggio Di Chinook questo disco che è saldamente ancorato alla scuola classica di De Gregori e compagni (legame che tradisce soprattutto nei momenti più “rock” della scrittura) e ribadisco un concetto che mi ha incuriosito tantissimo: lasciando girare questo CD che si apre proprio con il singolo di cui sopra si ha il malsano pregiudizio di pensare che sia questo il verso e la direzione di un intero disco. Eh no miei cari. Il Viaggio Di Chinook ha tutt’altro da raccontare. Già da subito, sin dalla traccia successiva Il Casellante si smaschera una verità che fa gola ai puristi della canzone d’autore, traccia che a suo modo svela anche richiama battistiani che mai stonano nella scrittura. E dobbiamo anche citare la fantasia favolistica di Figlio Di Un’idea con questi colori “medievali” alla Branduardi…o Luca Cubana che davvero esce dalle aspettative andando a regalare tonalità latine, quel certo modo di pensare alla musica che un poco strizza l’occhio al Fossati di Ah Che Sarà e quindi a tutta quella scuola che dalla bossa poi contamina la canzone italiana.Forse davvero brani come Artista Di Strada o Codice A Barre – almeno per le abitudini di oggi – è troppo ma troppo aderente a quel De Gregori un po’ blues un po’ rock di Finestre Rotte (per citarne una delle tante che ripesca dal cilindro formule ampiamente utilizzate – anche dal sottoscritto, sia chiaro). Il Viaggio Di Chinook è molto più che la ballata di Gabbie Di Vetro che sinceramente avrei evitato di inserire in un disco di ben altra profondità dove le liriche non cercano soluzioni scontate, dove le immagini scorrono liquide ma con parole “difficili”, direbbe un adolescente di oggi. Dalla mia cerco sempre quel quid poetico che la potenza di De Gregori e compagni ormai ci ha instillato nelle vene ma ahimè ci sarà un motivo perché loro sì e noi altri no e se posso sempre permettermi un ultima postilla, la bellezza di questo disco di Amedeo Giuliani è assai scomoda agli ascolti superficiali di oggi: manca la melodia che funziona, manca la scrittura che si fischietta, manca il ritornello che prende. Ed ecco che Il Viaggio Di Chinook diventa un disco da palato fine, da misurare con gli ascolti, con il tempo, con quel ricercare la bellezza dentro i contenuti e non dentro la forma, robe che oggi ci sogniamo, pure utopie da fantascienza.
Insomma, Il Viaggio Di Chinook è un disco che punta agli intenditori anche se il nostro ha troppo abusato dei fantasmi famosi, troppo…così tanto che questo lavoro paga il prezzo di una personalità che non emerge e non si fa vedere.
Autore: Amedeo Giuliani | Titolo Album: Il Viaggio Di Chinook |
Anno: 2021 | Casa Discografica: Music Force |
Genere musicale: Cantautorale | Voto: 6 |
Tipo: CD | Sito web: www.facebook.com/amedeogiuliani75 |
Membri band: Amedeo Giuliani Cesare Zarbo | Tracklist: 1. Gabbia Di Vetro 2. Il Casellante 3. Figlio Di Un’idea 4. Neve 5. Luna Cubana 6. Artista Di Strada 7. Mela Acerba 8. Codice A Barre 9. Non Aver Paura 10. Vorrei Vedere I Mare |