Giovanni Succi – Con Ghiaccio
Avevo paura di doverci vomitare su rabbia e furore. Avevo paura di sentire l’ennesima incoerenza da finto rivoluzionario. Avevo davvero paura di dovermi pronunciare sull’ennesima prova “indie” controculturale che poi alla fine come sempre puzza di latte e spala chili di nebbia amatoriale su idee trite e ritrite vendibili come nuove invenzioni solo perché per anni sono passate inermi portate a spalla dalla sovrana indifferenza. Avevo paura…e invece alla fine vorrei prendere questo disco e farlo ascoltare a gente indie come Giovanni Truppi e a tutta la schiera di professori del mondo controculturale italiano. E qui direi che ci addentriamo a pieno in una delle chiavi di lettura di quest’opera prima di inediti di Giovanni Succi e in particolare sarebbe da citare la fumosa Bukowski. A furia di nutrirci di ignoranza e finte mode culturali, finiremo per “arrivare in pedalò” sulla rive del futuro. Ma veniamo a noi. Quando andai ad Ala Bianca per fargli ascoltare il mio demo ricevetti in risposta un commento simile: “un bel disco Paolo ma in fondo niente di nuovo”. Ora Giovanni Succi, con Ala Bianca, pubblica questo Con Ghiaccio. Premo play e capisco all’istante cosa volesse dire quel commento.
Che si prenda del sano kraut rock, si inondi di fumo notturno di bassofondo e di locale di provincia, che ci si ubriachi appena e che si faccia ammenda degli scritti della beat generation tradotta senza cut-up fino agli anni ’80…che si prenda una voce teatrale come quella di Giovanni Succi e la si tenga ferma quasi sempre in un mood intimo e a lume di candela, immersa in un vecchio Bourbon d’annata, sigaretta e qualche spillo ficcato nel fianco che da proprio al cazzo. Leggetevi Factotum di Bukowski e non Musica Per Organi Caldi. Leggete Miller e Ginsberg, leggetevi Blake e forse sarete pronti per capire le sfumature di questo disco che regala solo e soltanto visioni. E non è affatto poco. Si tenga presente anche una metrica assai fascinosa nel dire/cantare le cose come il pop di Silvestri delle volte sfoggia ma lasciate da parte l’Italia dei commerci tutti uguali: piuttosto date retta alle lamiere di Tom Waits. Con Ghiaccio è un disco di un equilibrio magico e sorprendente oltre che di un fascino letterario che richiede, anzi pretende, l’attenzione del silenzio attorno. Un impasto melodico che si ripete quasi in ogni dove del disco, dove Satana sfoggia un ricamo alla western maniera, dove Elegantissimo si impreziosisce di un background di pad alla Mokadelic, dove la società di Tutto Subito sembra estratta da un dipinto di Tom Waits (appunto)…dove l’ombra di Cohen gioca a carte con ognuno di noi che può rivedersi ovunque in questo disco.
E via dicendo si dipanano 11 inediti che l’indie maniera si sogna. Ecco come prendere l’originalità di un mood, il temperamento e il carattere forte, testi che non fanno sconti alla fantasia e alla scaltrezza di nessuno e poi l’ingrediente che più di tutti mi stupisce: la capacità che ha avuto di racchiudere in questi 11 brani nello scheletro pressoché figli della stessa matrice, mondi assai lontani e distanti, ricchi di tratti unici e inconfondibili, decisamente vincenti nella maggior parte dei casi. Ecco cosa significa dosare il mestiere, modellare, cucire, raffinare i dettagli. Ecco cosa significa far bene le cose e non sputare a vanvera concetti populisti di moda in suoni straziati e mal prodotti tanto per dire che si è rivoluzionari. Eppure questo lavoro ha distorsioni, momenti di puro istinto e casualità acustiche, questo disco è sporco di ruggine e di passione. E nonostante ciò suona come dovrebbe suonare un disco e non come una demo fatta in garage che “tanto noi siamo artisti indie”!
Con Ghiaccio è anche una biografia cantata nell’omonimo singolo su cui punto il dito come esempio cardine di quanto ho provato ad esprimere: in una distesa omogenea di scenari tendenti alla psichedelia, di una melodia che reitera la stessa soluzione, Giovanni Succi è stato capace di generare un ritornello e un sound che resta alla memoria senza doversi vendere al commercio delle forme, alle mode degli schemi e alle parole banali degli imbecilli finti intellettuali. Punto e a capo.
Autore: Giovanni Succi |
Titolo Album: Con Ghiaccio |
Anno: 2017 |
Casa Discografica: Ala Bianca Group, La Tempesta |
Genere musicale: Cantautore, Kraut |
Voto: 8,5 |
Tipo: CD |
Sito web: https://soundcloud.com/giovannisucci |
Membri band: Giovanni Succi – voce, chitarra, basso, piano, tamburo Ivan Rossi – drum machine, synth, cori, loop Tristan Martinelli – basso, piano, percussioni, cori Enrico Chicco Di MArzo – batteria, cori Federico Lagomarsino Bandiani – batteria Cosimo Franz Francavilla – sax |
Tracklist:
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