Edguy – Monuments

Dopo Space Police – Defenders Of The Crown, Tobias Sammet si dedica quasi esclusivamente agli Avantasia e nel 2016 esce infatti Ghostights, ma vista la richiesta dei fan degli Edguy, Sammet e la Nuclear Blast decidono di mettere in commercio una raccolta per far tenere viva la fiamma di una band diventata oramai molto seguita ed amata. Monuments esce nel 2017 e viene reso disponibile in varie versioni, in doppio CD, doppio CD + DVD e super box con doppio CD, DVD e doppio CD live, sempre del concerto del 2004 in Brasile e anche in quadruplo vinile. Nell’album c’è il meglio della band ma i primi 5 brani sono inediti e nulla aggiungono a quanto detto dalla band sino a quel momento. Raven Black ha un sound più hard’n’heavy, così come lo ha Wrestle The Devil, ma con riff di chitarra più granitici e Open Sesame è più sull’heavy metal classico vicino al sound dei Saxon. Gli altri due inediti sono Landmarks, dove torna il power metal veloce e melodico con l’immancabile ritornello festoso ed orecchiabile e anche The Mountaineer non delude le aspettative.

Ci sono poi i brani più famosi ed alcuni presi dagli EP della band, brani anche dimenticati ma eccelle Judas At The Opera, splendida song che faceva parte dell’EP Superheroes che uscì nel 2005 e che vedeva come ospite Michael Kiske degli Helloween e con varie coralità alla Queen. Nella versione con il DVD c’è il concerto del 2004 in Brasile e lo stesso concerto nella versione super box in CD. Un’idea sicuramente frutto della professionalità della Nuclear Blast per non far scordare il nome degli Edguy, anche se i 5 bani inediti non sono quanto di meglio la band teutonica ha nella sua discografia. Nel 2019 esce un nuovo lavoro degli Avantasia, Moonglow e ad oggi non si sa ancora se ci sarà un futuro per gli Edguy.

Autore: Edguy	Titolo Album: Monuments
Anno: 2017	Casa Discografica: Nuclear Blast
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7,5
Tipo: CD/DVD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso, cori	Tracklist: Disc 1: 1.Raven Black 2. Wrestle The Devil 3. Open Sesame 4. Landmarks 5. The Mountaineer 6. 9-2-9 7. Defenders Of The Crown 8. Save Me 9. The Piper Never Dies 10. Lavatory Love Machine 11. King Of Fools 12. Superheroes 13. Love Tyger 14. Ministry Of Saints 15. Tears Of Mandrake Disc 2: 1. Mysteria 2. Vain Glory Opera (feat. Hansi Kursch) 3. Rock Of Kashel 4. Judas At The Opera (feat. Michael Kiske) 5. Holy Water 6. Spooks In The Attic 7. Babylon 8. The Eternale Wayfarer 9. Out Of Control (feat. Hansi Kursch) 10. Land Of The Miracle 11. Key To My Fate 12. Space Police 13. Reborn In The Waste (Previously Unreleased)

Edguy – Space Police – Defenders Of The Crown

Dopo Age Of The Joker, già recensito da noi a questa pagina, Tobias Sammet torna a far parlare gli Avantasia con The Mystery Of Town e solo nel 2014 ritorna a scrivere per gli Edguy e Space Police – Defenders Of The Crown risente di ripetitività e alcuni brani, seppure piacevoli, non sono all’altezza della musica degli Edguy. Sabre & Torch cerca di essere in bilico tra il power metal e qualche rimembranza settantiana e ottantiana, sono i Saxon le fonti da cui attingere e anche la voce di Sammet cerca di emulare quella di Bff Byford; Space Police è heavy più epico, dal ritornello melodico ed ‘eroico’ e Defenders Of The Crown, il cui titolo insieme a quello del brano precedente, formano il titolo completo dell’album e insieme a Love Tyger rimangono i brani più semplici e diretti dell’intero album. C’è poi The Realm Of Baba Yaga, cavalcata metal potente e trascinante e Rock Me Amadeus, tormentone degli anni ottanta di Falco, divertente e metallizzata a dovere. Do Me Like A Caveman è un brano che cercava una certa modernità, tastiere AOR su un sound metal ed il risultato è forse un po’ confusionario ma il ritornello è orecchiabile e ancora Shadow Eaters, power metal che apre al progressive metal e la parte prog è più accentuata in Alone In Myself, un sound che però poco si addice alla musica degli Edguy.

Chiude il CD la lunga The Eternal Wayfarer, quasi nove minuti dove la band torna a sonorità più epiche. Space Police – Defenders Of The Crown, segna la stanchezza compositiva del combo tedesco, rimane l’ultimo album di inediti e segna la convinzione che per Tobias Sammet la priorità sono gli Avantasia. Ci sarà spazio per un best of e altri cinque brani inediti.

Autore: Edguy	Titolo Album: Space Police – Defenders Of The Crown
Anno: 2014	Casa Discografica: Nuclear Blast
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 6,5
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, cori, tastiere Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso Special guest: Oliver Hartmann – cori Michael Rodenberg – tastiere	Tracklist: 1. Sabre & Torch 2. Space Police 3. Defenders Of The Crown 4. Love Tyger 5. The Realms Of Baba Yaga 6. Rock Me Amadeus (Falco cover) 7. Do Me Like A Caveman 8. Shadow Eaters 9. Alone In Myself 10. The Eternal Wayfarer

Edguy – Fucking With F*** – Live

È tempo di un altro live album e gli Edguy pubblicano Fucking With F**** – Live, un cofanetto con 1 DVD e 2 CD che racchiude le registrazioni del concerto di San Paolo, in Brasile per il Rocket Ride World Tour 2006-2008. Il lunghissimo tour permise alla band di raccogliere le idee per l’album successivo, che non tarderà ad arrivare e Tobias Sammet parallelamente continuava anche la storia degli Avantasia: nel 2010 viene pubblicato The Wicked Symphony e Angel To Babylon e nel 2011 The Flying Opera, il loro primo live, quindi gli Edguy possono aspettare per Tobias Sammet. Tornando a Fucking With F**** – Live, i fan hanno di che gioire in quanto la band è sempre in grande forma e con il DVD si può vedere quello che successe in quel concerto. Tobias Sammet è oramai un frontman di alti livelli ed il resto della band lo segue creando una fortissima e solida base per la sua voce e non solo perché le chitarre svolgono sempre un ruolo di primo piano. Scorrono via così brani come Sacrifice, Babylon, Superheroes, Vain Glory Opera e Tears Of Mandrake e, tra gli altri, sempre Avantasia del suo progetto.

Nel DVD oltre all’intero concerto c’è anche un documentario girato durante tutto il tour e quattro videoclip, precisamente Kings Of Fools, Lavatory Love Machine, Superheroes e Ministry Of Saints. Per Sammet rimarrà sempre l’incognita Edguy o Avantasia, ma il nuovo album degli Edguy arriverà tre anni più tardi da Tinnitus Sanctus.

Autore: Edguy	Titolo Album: Fucking With F*** – Live
Anno: 2009	Casa Discografica: Nuclear Blast
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7,5
Tipo: CD/DVD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso, cori	Tracklist: Disc 1: 1. Catch Of The Century 2. Sacrifice 3. Babylon 4. Lavatory Love Machine 5. Vain Glory Opera 6. Land Of Miracle 7. Fucking With Fire Disc 2: 1. Superheroes 2. Save Me 3. Tears Of A Mandrake 4. Mysteria 5. Avantasia 6. King Of Fools 7. Out Of Control DVD: 1. Catch Of The Century 2. Sacrifice 3. Babylon 4. Lavatory Love Machine 5. Vain Glory Opera 6. Land Of Miracle 7. Fucking With Fire 8. Superheroes 9. Save Me 10. Tears Of A Mandrake 11. Mysteria 12. Avantasia 13. King Of Fools 14. Out Of Control Documentary – videoclip: 1.Kings Of Fools 2. Lavatory Love Machine 3. Superheroes 4. Ministry Of Saints

Edguy – Rocket Ride

Era già nell’aria un cambiamento nel sound degli Edguy e in Rocket Ride la band teutonica si diverte un po’ a disorientare i fan aprendo a contaminazioni anche più commerciali, il tutto però fatto con sottile ironia, basta guardare anche il simpatico disegno di copertina per rendersene conto. Sacrifice è un lungo brano epico ma che riesce ad essere anche molto aggressivo alternando momenti anche atmosferici e la title track, Rocket Ride, ha un sound che rispolvera l’hard rock anni settanta e l’heavy metal anni ottanta; Wasted Time ha un riff di chitarra rubacchiato ai Deep Purple e tra riff energici e aggressivi spunta anche una chitarra acustica e il ritornello insegue il riff. A seguire c’è Matrix, dai toni più commerciali, quasi un accostamento ai Bon Jovi più metal e Return To The Tribe,un ritorno al power metal di scuola Helloween, tornano gli Edguy di qualche anno prima. The Asylum è un altro lungo brano che inizia acustico e si sviluppa poi con aperture anche progressive. Anche Save Me ha il suo fascino, una power ballad dal sound un po’ commerciale e Catch The Century torna ad essere più aggressiva anche se con ritmiche più cadenzate.

C’è spazio ancora per Out Of Vogue, sempre dagli arrangiamenti più commerciali, per Superheroes, dalle tinte anche un po’ AOR. Chiudono il CD Trinidad, song più ironica e con influenze che arrivano direttamente dal Messico e Fucking With Fire, che chiude con un hard rock in bilico tra Kiss e Scorpions. Il cambiamento continuerà anche nel futuro, ma gli Edguy hanno un loro marchio di fabbrica e potranno contare su una schiera di fedeli fan.

Autore: Edguy	Titolo Album: Rocket Ride
Anno: 2006	Casa Discografica: Nuclear Blast
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, tastiere, organo, cori Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso	Tracklist: 1. Sacrifice 2. Rocket Ride 3. Wasted Time 4. Matrix 5. Return To The Tribe 6. The Asylum 7. Save Me 8. Catch Of The Century 9. Out Of Vogue 10. Superheroes 11. Trinidad 12. Fucking With Fire

Edguy – Hellfire Club

Dopo Mandrake e relativo tour, gli Edguy si prendono una piccola pausa per riordinare le idee per i nuovi brani e dopo tre anni, con un nuovo contratto discografico con la Nuclear Blast, tornano con l’EP King Of Fools e qualche mese dopo con il nuovo full-lenght Hellfire Club. La produzione è affidata alle sapienti mani di Sascha Paeth, gli arrangiamenti sono notevoli e i brani sono più diretti, si inizia a sentire però una certa ripetizione nel sound, ma l’album ha un notevole successo e si può definire come un nuovo punto di partenza di una band che è oramai a livelli mondiali. Tobias Sammet in maniera un po’ circense introduce Mysteria e subito un riff molto classico ci conduce ad un brano altrettanto classico per il genere power metal, ritornello orecchiabile, ritmiche serrate e la voce di Sammet più matura che mai anche se inizia a perdere nei momenti più alti e The Piper Never Dies è un lungo brano, poco più di dieci minuti con fare più epico, ritmiche più cadenzate e refrain corale e avvolgente. Arriva anche We Don’t Need A Hero, dove le ritmiche diventano più speed, ma rimangono le forti melodie sia nei fraseggi di chitarra che in un refrain che riporta il tutto fortemente e forse anche forzatamente agli Helloween. A seguire c’è Down To The Devil che cambia di poco le carte in tavola se non lasciare un po’ da parte gli Helloween per avvicinarsi di più agli Stratovarius e Kings Of Fools, che ripercorre le stesse strade, brano che uscì anche come video.

Una chitarra acustica e tastiere che emulano archi è l’impronta iniziale di Forever, power ballad molto avvolgente e trascinante. Siamo a metà album: Under The Moon prosegue nuovamente con un power metal molto classico e Lavatory Love Machine, anche questo brano uscì in video, è più commerciale e con la voglia di farsi apprezzare da un pubblico più vasto, ma sempre di heavy metal parliamo. Tornano gli arpeggi acustici in Rise The Morning Glory, ma riff graffianti voltano subito pagina tornando al power metal e c’è un egregio lavoro da parte dei due chitarristi Jens Ludwig e Dirk Sauer, nei solos, nei riff e nei fraseggi. Lucifer In Love è un brevissimo intermezzo più che altro di effettistica che apre a Navigator e il sound rimane fermo lì, iniziando un po’ a ripetersi. Chiude il CD The Spirit Will Remain, song sinfonica, per voce e orchestrazioni e dove la performance vocale di Sammet torna ad essere di alti livelli. Nella mente di Tobias Sammet c’è la voglia di dare una svolta al sound degli Edguy e la band impiegherà altri due anni per dettare le basi e rende realtà l’album che verrà.

Autore: Edguy	Titolo Album: Hellfire Club
Anno: 2004	Casa Discografica: Nuclear Blast
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7,5
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, tastiere, organo Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso	Tracklist: 1. Mysteria 2. The Piper Never Dies 3. We Don’t Need A Hero 4. Down To The Devil 5. King Of Fools 6. Forever 7. Under The Moon 8. Lavatory Love Machine 9. Rise Of The Morning Glory 10. Lucifer In Love 11. Navigator 12. The Spirit Will Remain

Edguy – Burning Down The Opera

Mandrake riceve buoni consensi e Tobias Sammet però prima del tour mette in pratica ciò che aveva pensato subito dopo Theater Of Salvation, ovvero la nascita di Avantasia, un progetto che idealmente doveva essere unico ma diviso in due parti, la creazione di un’opera rock che avrebbe coinvolto vari musicisti e cantanti e nel 2001 esce The Metal Opera – Part I e l’anno successivo The Metal Opera – Part II. Sappiamo poi che Avantasia diventa una vera e propria band quando riprendono a pubblicare album nel 2008. Prima di mettere le basi per un nuovo album, la band e l’AFM Recods decidono che è arrivato il momento dell’album live e Burning Down The Opera è realtà. Il doppio CD racchiude un concerto registrato nel tour europeo del Mandrake World Tour ed è un riassunto dei primi cinque album della band tedesca. Dopo un intro d’effetto orchestrale come Welcome To The Opera, la band parte subito con grande potenza con Fallen Angels, il suono è pulito, preciso e molto vicino alla versione originale e la band continua ad infiammare la platea con la sempre affascinante Tears Of A Mandrake, il pubblico canta, Tobias Sammett è in buona forma, tranne per acuti forse troppo alti che solo Michael Kiske degli Helloween riesce a raggiungere e la velocissima Babylon fa esplodere il pubblico in un’ovazione.

La band si riposa con la ballad Land Of The Miracle, sempre avvolgente e fa tenere alta l’attenzione con il sound più epico di Painting On The Wall. Il primo disco si chiude con i quindici abbondanti minuti di The Pharaoh, ottima suite anche i versione live. Nel secondo CD subito Vain Glory Opera, inno degli Edguy, il power metal classico di How Many Miles, la parentesi acustica di Inside che insieme ad Avantasia sono due brani estratti dal primo album degli Avantasia e nel finale Out Of Control, estratto da Vain Glory Opera. La band è in grande forma e il pubblico risponde entusiasta e nella mente di Sammet ci sono già le linee che stanno per creare i brani del nuovo album.

Autore: Edguy	Titolo Album: Burning Down The Opera
Anno: 2003	Casa Discografica: AFM Records
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7,5
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso, cori	Tracklist: Disc 1: 1. Welcome To The Opera (Intro) 2. Fallen Angels 3. Tears Of Mandrake 4. Babylon 5. Land Of The Miracle 6. Painting On The Wall 7. Wings Of A Dream 8. The Headless Game 9. The Pharaoh Disc 2: 1. Vain Glory Opera 2. Solitary Bunny (Drum Solo) 3. Save Us Now 4. How Many Miles 5. Inside 6. Avantasia 7. Out Of Control

Edguy – Mandrake

Tutto è pronto per il nuovo album, dopo la riedizione di The Savage Poetry è la volta di Mandrake che vede un ritorno al power metal tradizionale e ancora una volta la band guidata da Tobias Sammet infiamma i cuori di molti metallers. Tears Of A Mandrake è un ottimo brano, power metal che richiama gli Stratovarius, bello il ritornello e la voce di Tobias Sammet che emula ancora una volta il miglior Michael Kiske, belle anche le ambientazioni epiche e Golden Dawn, più veloce e travolgente e più Helloween nello stile e nelle melodie. Anche Jerusalem ha un certo fascino, con parti più melodiche e aperture acustiche e qualche influenza celtica, segue All The Clowns, veloce e divertente, così come lo è il ritornello. Ci sono altri ottimi brani come Nailed To The Wheel, che inizia con arpeggi di chitarra acustica ed esplode poi in un power metal tagliente e trascinante con eccezionali acuti di Sammet e un infuocato guitar solo di Jens Ludwig sorretto dai riff potenti di Dirk Sauer e come The Pharaoh, più di dieci minuti e mezzo di sonorità epiche e avvolgenti.

Non finisce qui perché c’è anche la ballad sinfonica Wash Away The Poison e si ritorna in doppia cassa, al power metal veloce con Fallen Angels. Ancora tre brani, Painting On The Wall, con intro di organo a canne e ritmiche più cadenzate e basso pulsante, Save Us Now, veloce e dirompente e sempre con uno sguardo agli Helloween e alla loro Save Us e The Devil And The Savant, ottima song dalle tracce anche un po’ progressive. Gli Edguy hanno oramai uno zoccolo duro di fan e continuano la loro ascesa.

Autore: Edguy	Titolo Album: Mandrake
Anno: 2001	Casa Discografica: AFM Records
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 8
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, tastiere, organo, cori Jens Ludwig – chitarra, cori Dirk Sauer – chitarra, cori Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso Special guest: Frank Tischer – pianoforte Markus Schmitt – cori Ralf Zdiarstek – cori Rob Rock – cori	Tracklist: 1. Tears Of Mandrake 2. Golden Dawn 3. Jerusalem 4. All The Cowns 5. Nailed To The Wheel 6. The Pharaoh 7. Wash Away The Poison 8. Fallen Angels 9. Painting On The Wall 10. Save Us Now 11. The Devil And The Savant

Edguy – The Savage Poetry

L’AFM Records cerca di portare sempre più in alto gli Edguy e su richiesta dei molti fan la label e la band decidono di rispolverare il primo album Savage Poetry. Viene aggiunto l’articolo al titolo e diventa The Savage Poetry, i brani sono riregistrati e riarrangiati e l’edizione limited racchiude anche le versioni originali di tutti i brani. Hallowed cammina di più verso un heavy metal classico, Misguiding Your Life è più veloce e più vicino al power metal degli Helloween; arriva Key To My Fate, brano più cadenzato e dalle tinte epiche. A seguire c’è Sands Of Time con intro di pianoforte e tastiere che emulano archi e poi la voce stavolta melodica e pacata di Tobias Sammet, una ballad romantica e sinfonica e Sacred Hell, dove tornano prepotentemente gli Helloween nel sound. Eye Of The Tyrant è un lungo brano di dieci minuti, lento e sinfonico nella parte iniziale ma si sviluppa in crescendo in una cavalcata metal d’effetto e nel mezzo cori epici e maestosi e un guitar work molto efficace anche se spesso semplice, lineare e in parte già sentito; in Frozen Candle riesplode la rabbia e la potenza con riff di chitarra duri e graffianti.

Altri due brani, Roses To No One con melodie molto ricercate e arpeggi di chitarra acustica, una power ballad d’effetto e trascinante e Power And Majesty, dove torna l’heavy metal classico e ai limiti del power metal. Dopo questa parentesi gli Edguy hanno già quasi terminato quello che sarà il nuovo album di inediti.

Autore: Edguy	Titolo Album: The Savage Poetry
Anno: 1995 (ristampa nel 2000)	Casa Discografica: AFM Records
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 7
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, tastiere, cori Jens Ludwig – chitarra Dirk Sauer – chitarra Felix Bohnke – batteria Tobias “Eggi” Exxel – basso Special guest: Ralf Zdiarstek – cori Markus Schmitt – cori Frank Tisher – pianoforte in Sands Of Time	Tracklist: 1.Hallowed 2. Misguiding Your Life 3. Key To My Fate 4. Sands Of Time 5. Sacred Hell 6. Eyes Of The Tyrant 7. Frozen Candle 8. Roses To No One 9. Power And Majesty

Edguy – Vain Glory Opera

Kingdom Of Madness, pur essendo ancora un album non maturo, fa conoscere gli Edguy un po’ in tutto il mondo e consolidare il contratto con la AFM Records; pubblicano Vain Glory Opera, un album più maturo e con molte idee anche se ci sono ancora sfumature da smussare e da migliorare, ma i componenti della band sono ancora giovani, circa venti anni, ma hanno un notevole bagaglio culturale. Overture è l’intro, breve, maestoso ed epico che lascia subito spazio a Until Will Rise Again, senza nessun secondo di pausa ed esplode quel power metal di chiara scuola Helloween e la voce di Tobias Sammet cerca di avvicinarsi a quella di Michael Kiske, impresa molto difficile ma dal buon risultato. How Many Miles è un brano più cadenzato anche se quando arriva al ritornello riprende velocità e grinta e ancora Scarlet Rose, song lenta ed acustica. C’è poi Out Of Control, ottimo brano heavy, ma con aperture melodiche d’effetto e con due ospiti illustri, Hansi Kursh, cantante dei Blind Guardian e Timo Tolkki, a quei tempi ancora chitarrista degli Stratovarius e qui anche produttore.

Vain Glory Opera è la title track, ancora una volta epica e con ottimi interventi di tastiere (un po’ Europe) e il brano vola in una cavalcata heavy metal molto trascinante e Sammet ancora una volta duetta con Hansi Kursch. Molto d’effetto è anche Fairytale, dove torna il power speed metal. Con Walk On Fighting si riaprono parentesi acustiche ma subito dopo i riff di chitarra iniziano a graffiare e per tutto il brano si alternano a momenti più ariosi. Ancora tre brani, Tomorrow, ballad atmosferica e romantica, No More Foolin’, diretta, tra Judas Priest e Iron Maiden e con bei momenti chitarristici e Hymn, (cover degli Ultravox) brano eccellente che torna sul sinfonico ma nuovamente in doppia cassa, power metal doc. Con Vain Glory Opera gli Edguy volano alto e la loro fama da qui in poi sarà sempre in ascesa.

Autore: Edguy	Titolo Album: Vain Glory Opera
Anno: 1998	Casa Discografica: AFM Records
Genere musicale: Heavy Metal, Power Metal	Voto: 8
Tipo: CD	Sito web: http://www.edguy.net
Membri band: Tobias Sammet – voce, basso, tastiere Jens Ludwig – chitarra Dirk Sauer – chitarra Felix Bohnke – batteria Special Guest: Timo Tolkki – chitarra in Out Of Control Hansi Kursch – voce in Out Of Control e Vain Glory Opera Andy Allendorfer – cori Norman Meiritz – cori Ralf Zdiarstek – cori Frank Lindenthal – batteria	Tracklist: 1. Ouverture 2. Until We Rise Again 3. How Many Miles 4. Scarlet Rose 5. Out Of Control 6. Vain Glory Opera 7. Fairytale 8. Walk On Fighting 9. Tomorrow 10. No More Foolin’ 11. Hymn