Pandora’s Bliss – Oh Glorious Serenity
Nonostante siano in molti coloro i quali provano senza colpo ferire ad uccidere il rock ed a vivisezionarlo in tanti minuscoli pezzettini allo scopo di annullarne la pericolosità discografica, alcuni generi come il grunge che hanno fatto scuola e scritto per primi i dettami di uno stile che ha dominato le classifiche per decenni, resistono, loro malgrado, ancora impavidi a se stessi. È questo il primo fondamentale comandamento che si erige come un muro ascoltando Oh Glorious Serenity, l’ultimo lavoro del trio belga-tedesco Pandora’s Bliss. Appare palese sin dai primi approcci, come questo full-lenght trasudi di atmosfere made in Seattle, attingendo a piene mani dalla follia noise e dallo stereotipo furente dei Nirvana sponda Bleach (I’m Burnt, Sick Me, Hollywood Grave, Lick My Cunt), dalle atmosfere cupe e claustrofobiche degli Alice in Chains (Dear Humankind, Slove Stoned) e da una certa sfrontatezza eclettica dei primi Stone Temple Pilots (Take The Knife, Latin Beat). L’interpretazione vocale e strumentale della frontman Annie è al limite dell’incarnazione perfetta del genere, spiccando per talento in quanto a testi, personalità e grinta interpretativa. Un carisma che non passa inosservato, degno del confronto con una grande eroina del periodo d’oro del grunge come Courtney Love (Lady, Pretty Love, Candy, Hard To Explain, The Shower).
Coerente al crisma di questo genere musicale che rese Kurt Cobain e Layne Staley icone senza tempo del rock, i pezzi si presentano come composizioni molto semplici, nude e crude, con sparuti assoli minimali e privi di magie da postproduzione o di pantomime elettroniche di alcuna sorta. In Oh Glorious Serenity troverete solo chitarra elettrica in versione pulita o distorta, basso e batteria, il tutto a sostegno del talento di Annie nel pieno della sua melanconica, sfrontata e selvaggia istrionicità. Fondamentalmente questo è uno di quei prodotti discografici a cui non manca nulla: pezzi potenti, ballate e finanche un brano strumentale (Oriental Sunrise). Nonostante ciò, durante l’ascolto emergono dei passaggi e delle soluzioni vocali e strumentali che sanno di déjà vu forzato, a causa forse dell’eccessiva ricerca compositiva dello stereotipo grunge. Ad ogni modo, per i nostalgici dei 90’s, è assolutamente consigliato un approccio sonoro a questo lavoro, una di quelle produzioni che se fosse uscita nel vivo del periodo che ha fatto le fortune di Seattle, non sarebbe di certo passata inosservata.
Autore: Pandora’s Bliss | Titolo Album: Oh Glorious Serenity |
Anno: 2012 | Casa Discografica: Comet Records |
Genere musicale: Alternative Rock, Grunge | Voto: 7,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.pandorasguitar.com/ |
Membri band:
Annie Croysh – voce, chitarra Mia Croysh – basso Roman Grochol – batteria |
Tracklist:
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