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07th Gen2013

Killswitch Engage – Killswitch Engage

by Gianluca De Giovanni

Considerati i padri fondatori del metalcore, gli statunitensi Killswitch Engage si son formati dallo scioglimento delle band Overcast e Aftershock nel 1998. La prima presenza sotto i riflettori avvenne nell’anno 2000 dove suonarono in apertura al concerto del gruppo svedese In Flames. Dalla performance vennero notati dalla casa discografica Ferret che li mise sotto contratto, per questa etichetta pubblicarono l’omonimo album Killswitch Engage. Il prodotto non riscosse molto successo, probabilmente dovuto ad una proposta di un genere che subito non “venne capito”, o per la qualità audio non eccelsa. Nel 2005 venne infatti rimasterizzata una nuova versione contente quattro tracce demo del 1999. La tracklist si apre con Temple From The Within, la struttura del pezzo in sé è caratterizzata dall’alternarsi di scream, da parti in “melodico-graffiato” e da parti parlate. Questa peculiarità viene riproposta in tutte le tracce dell’album, rischiando di sfociare quasi nella monotonia e nella ripetizione. Ad un primo impatto, infatti, sembrerà quasi di ascoltare una traccia unica, questo attributo verrà abbandonato negli album successivi. Il cambiamento di stile nei seguenti lavori può essere in parte dovuto al passaggio dall’allora batterista Adam Dutkiewicz a chitarrista.

Tralasciando le lodi dovute alla proposta di un genere, allora piuttosto sconosciuto e innovativo, come primo lavoro in ambito professionale non può essere classificato come uno dei migliori album nel genere metalcore.

Autore: Killswitch Engage Titolo Album: Killswitch Engage
Anno: 2000 Casa Discografica: Ferret Records
Genere musicale: Metalcore Voto: 5
Tipo: CD Sito web: http://www.killswitchengage.com
Membri band:

Jesse Leach – voce

Joe Stroetzel – chitarra

Mike D’Antonio– basso

Adam Dutkiewicz – batteria, percussioni

Tracklist:

  1. Temple From The Within
  2. Vide Infra
  3. Irreversal
  4. Rusted Embrace
  5. Prelude
  6. Soilborn
  7. Numb Sickened Eyes
  8. In The Unblind
  9. One Last Sunset
Category : Recensioni
Tags : Metalcore
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03rd Dic2012

Trivium – In Waves

by Gianluca De Giovanni

Sotto i riflettori del panorama Heavy Metal sin dal 1999, i Trivium furono soggetti sin dall’inizio a pesanti critiche legate al sound thrash, considerato molto simile a quello dei Metallica e vennero  etichettati come la loro brutta copia. La band ha dovuto, perciò, attraversare situazioni scomode nella loro carriera, come l’abbandono del progetto da parte del batterista Travis Smith, sostituito da Nick Augusto. Il nuovo componente dalla band si integra ben presto con il resto del gruppo, portando una ventata d’aria fresca e innovazione. Con una notevole esperienza sulle spalle e con un curriculum non indifferente, i Trivium rientrano in studio e pubblicano per la nota etichetta RoadrunnerRecords il loro nuovo prodotto, In Waves. L’album si diversifica molto dai predecessori (Shogun, The Crusade, Ascendancy ed Ember To inferno), viene messa da parte la vena thrash tipica del loro sound,per lasciare spazio a sonorità tendenti al metalcore. Questo cambiamento è stato criticato da molti fan, fedeli allo stampo dei precedenti lavori, ma anche apprezzato da altri per la sperimentazione di uno stile proprio e innovativo. Il disco si apre con un intro strumentale (Capsizing The Sea) accompagnato da un pianoforte e da un rullante che scandisce il ritmo, riprendendo le melodie della title track, In Waves, che dà all’ascoltatore un assaggio sull’andamento dell’album. L ’omonimo pezzo è infatti composto da uno scheletro strumentale basilare ma definito e curato. La tecnica vocale di Matt Heafy (primo chitarrista), noto al pubblico per la capacità di rappresentare sia lo stile scream che melodico, si amalgama perfettamente con la voce del bassista Paolo Gregoletto (melodico) e con quella del chitarrista Corey Beaulieu (scream e growl).

Oltre all’alternarsi delle diverse modalità di canto, emergono le doti dei chitarristi, con i loro assoli: unici e caratterizzati da velocità e rilevante difficoltà tecnica, altrettanto accompagnati dai riff di batteria e basso degni di nota. Questa formula viene riproposta in diverse tracce dell’album (Black, Watch The World Burn e Built to Fall). Sono anche presenti brani in cui predomina lo scream e il growl a discapito della voce pulita, come nel caso di Skyline’s Severance. In conclusione, In Waves, si dimostra all’altezza degli album precedenti e assolutamente degno di portare il marchio di fabbrica “Trivium”.

Autore: Trivum Titolo Album: In Waves
Anno: 2011 Casa Discografica: Roadrunner Records
Genere musicale: Metalcore Voto: 8
Tipo: CD Sito web: http://www.trivium.org
Membri band:

Matt Heafy – voce, chitarra

Corey Beaulieu – chitarra, voce

Paolo Gregoletto – basso, voce

Nick Augusto – batteria, percussioni

Tracklist:

  1. Capsizing the Sea
  2. In Waves
  3. Inception of the End
  4. Dusk Dismantled
  5. Watch the World Burn
  6. Black
  7. A Skyline’s Severance
  8. Built To Fall
  9. Caustic Are the Ties That Bind
  10. Forsake Not the Dream
  11. Chaos Reigns
  12. Of All These Yesterdays
  13. Leaving This World Behind
Category : Recensioni
Tags : Metalcore
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