• Facebook
  • Twitter
  • RSS

RockGarage

      

Seguici anche su

        Il Rock e l'Heavy Metal come non li hai mai letti

  • Chi siamo
  • News
  • Recensioni
  • Articoli
  • Live Report
  • Foto Report
  • Interviste
  • Regolamento
  • Contatti
  • COLLABORA
20th Gen2022

Cryptobiosis – Chainsaw Crucifixion

by Marcello Zinno
Arrivano dalla Germania e partoriscono questo terzo full-length che si aggrappa alla scena death metal, quella più luciferina, e cercano di omaggiarla, scandagliarla e riproporla. Chainsaw Crucifixion è un album di death metal deciso, con delle sezioni ritmiche incessanti (la titletrack ne è grande esempio), doppia cassa instancabile e riffing di scuola Malevolent Creation. Però più ascoltiamo questo album e più ci sono venuti in mente i God Dethroned, band con cui si condivide un certo approccio death infernale, anche se va detto che ci sono schiere e schiere di band death che seguono questi solchi. Tracce compatte, mai troppo lunghe, stile noto ma proposto con convinzione, i ragazzi sono autentici e si sente, non inseriscono filler e in ogni partitura danno il massimo, cercando di essere sempre più estremi e tecnici, altra caratteristica insita nel nome Cryptobiosis. L’elemento che richiederebbe maggiore attenzione è la produzione, soprattutto per quanto concerne la batteria e la sei corde, perché in generi musicali come questo il rischio dell’ “impasto sonoro” è dietro l’angolo se non si curano tutti gli aspetti dei singoli strumenti. Potrebbero regalare emozioni per gli amanti oltranzisti del genere.

Autore: CryptobiosisTitolo Album: Chainsaw Crucifixion
Anno: 2021Casa Discografica: Art Gates Records
Genere musicale: Death Metal, Thrash MetalVoto: 6,5
Tipo: CDSito web: https://www.cryptobiosis-metal.com
Membri band:
Bror Sjöblom – voce
Nick Wood – chitarra
Peter Wood – basso
Bodo Borchert – batteria
Tracklist:
1.With Strange Aeons
2. Chainsaw Crucifixion
3. Man-Eating Tree
4. Madness
5. NecrObese
6. Slowly Mutilated
7. Consumed By Inhuman Powers
8. Screams From The Void
9. Celestial Noise
10. CoVoid 19
11. Even Death May Die
12. Silent Disintegration
Category : Recensioni
Tags : Death metal, Nuove uscite
0 Comm
19th Gen2022

Due Acoustic – Stop!

by Cristian Danzo
I Due Acoustic sono formati da Morena Contini alla voce e Sandro Di Nino alla chitarra. Musicisti capaci e davvero preparati. La prima nelle sue corde e nelle tonalità base ricorda in maniera spaventosa Giuni Russo. Il secondo vola sulle corde di chitarra acustiche ed elettriche, dove mostra soprattutto una capacità invidiabile nel fingerpicking. Stop! segna il loro esordio discografico, che viaggia in un equilibrio tra tradizione cantautoriale italiana, atmosfere jazz ed anche un funky scatenato che la fa da padrone in Donna Allo Specchio. Fino a qui, tutto chiaro. Il grosso problema è che, alla fine dell’ascolto, si rimane un po’ perplessi dal fatto che l’album non abbia una coesione. L’impressione è che ci si sia trovati davanti ad un catalogo dove vengono messe in mostra le capacità tecniche eccelse dei due interpreti. Semplicemente. Perché tra loro i pezzi risultano molto scollegati e non solo perché di genere diverso. Sembra più un Best Of invece che un disco d’esordio.

Con la vocalità di Morena e la tecnica di Sandro si potrebbero raggiungere dei risultati davvero molto più alti, guardando anche all’ottima produzione di Stop!. Il pezzo che a noi è sembrato più profondo, personale e con una impronta variegata e distintiva è Ninna Nanna. E secondo noi proprio da qui i due artisti dovrebbero partire per dar vita ad una seconda release che sia più coesa e dia l’impressione di essere un album in tutto e per tutto.

Autore: Due AcousticTitolo Album: Stop!
Anno: 2021Casa Discografica: Music Force
Genere musicale: Cantautorale  Voto: 6
Tipo: CDSito web: https://www.facebook.com/dueacousticlive
Membri Band:
Morena Contini – voce
Sandro Di Nino – chitarra  
Tracklist:
1. Tu L’albero Io Il Tuo Fiore
2. Stop
3. Dimmi
4. Honey
5. Ninna Nanna
6. Donna Allo Specchio
7. Ciao Che Fai
8. Lost
Category : Recensioni
Tags : Nuove uscite
0 Comm
19th Gen2022

Omnism – Forced Perspective

by Marcello Zinno
Arrivano dagli States e sono musicisti attivi da diverso tempo ma solo da due anni sotto il moniker Omnism. Debut album nel segno del death metal, un album conciso e martellante, che richiama i grandi nomi statunitensi del death metal, con uno stile che cerca di fondere la scuola death d’oltreoceano con un’impostazione hardcore altrettanto a stelle e strisce. Seppur a livello sonoro Forced Perspective non rappresenti un elemento di valore risentendo dei difetti dei canonici debutti, si apprezza la volontà della band di giocare con la ritmica e con i pattern in modo da cambiare tempi e dare molto respiro alle singole tracce (The Fallout Remains è un pezzo che ha tante anime diverse). Da apprezzare il bridge solistico in Cleansing Power Of Fire, accenno ad una vena creativa che potrebbe cambiare le sorti della band se sviluppata adeguatamente, ma anche il riffing di Upon This Flesh I Feed.

Per il resto lo stile della band aggiunge davvero poco alla scena death e la band sicuramente dovrà trovare una personalità propria da esprimere per differenziarsi. L’artwork è prodotto in casa e anch’esso avrebbe meritato più attenzione.

Autore: OmnismTitolo Album: Forced Perspective
Anno: 2021Casa Discografica: Narcolepica Production
Genere musicale: Death MetalVoto: 6
Tipo: CDSito web: www.instagram.com/omnismband
Membri band:
Will Checchi – voce, chitarra
Jon Kucera – batteria
Joe Sacco – basso, voce
Danny Wahlberg – chitarra
Tracklist:
1. Undone
2. The Fallout Remains
3. Forced Perspective
4. Cleansing Power Of Fire
5. Among The Fifth
6. Upon This Flesh I Feed
7. Amnesia
8. The Accuser
Category : Recensioni
Tags : Death metal, Nuove uscite
0 Comm
18th Gen2022

Nifty Sea – Nifty Sea

by Marco Pisano
Esordio in grande stile per la band anconetana Nifty Sea che debutta con un album dal titolo omonimo, pubblicato ad ottobre 2021 dall’etichetta Red Cat Records e distribuito da Audioglobe/The Orchard. Un biglietto da visita davvero ottimo e convincente, nel quale i Nifty Sea sono riusciti a condensare ed alternare con grande maestria sonorità moderne e pop con sonorità rock e aggressive, mostrando inoltre grande bravura tecnica e spunti davvero pregevoli, sia dal punto di vista strumentale e vocale, sia dal punto di vista del songwriting e degli arrangiamenti. Un percorso sonoro che si snoda attraverso 10 brani, passando attraverso momenti hard rock, segnati da chitarre aggressive e ruggenti in stile anni 70, sempre in grado di esaltare e far divertire, fino ad arrivare a ballate d’amore decisamente più sentimentali e struggenti. Uno dei punti di forza dell’album è sicuramente la voce di Filippo Micucci, sempre espressiva e perfettamente in grado di destreggiarsi e alternarsi tra linee melodiche e timbri vocali puliti e timbri più aggressivi e sporchi.

Anche i riff di chitarra sono certamente da considerare tra i punti di forza di questo album, in grado di spaziare tra sonorità anni 70 e hard rock dure, taglienti e incisive, e i momenti più delicati e intimi dei brani ballad. Un album d’esordio quindi davvero ben fatto, maturo e che dimostra nitidamente tutto il talento della band marchigiana, degna candidata ad occupare un posto di rilievo nella scena rock underground del nostro Paese.

Autore: Nifty SeaTitolo Album: Nifty Sea
Anno: 2021Casa Discografica: Red Cat Records
Genere musicale: Alternative RockVoto: 7,5
Tipo: CDSito web: https://www.facebook.com/NiftySeaOfficial
Membri band:
Filippo Micucci – voce, chitarra
Tommaso Conti – basso, cori
Riccardo Frati– batteria
Tracklist:
1. Such Like A Refuse
2. Back From Greece
3. Crazy
4. Hype
5. Margot
6. I Wish I Could
7. The One
8. Change My Desire
9. What Should I Do
10. I Was Right
Category : Recensioni
Tags : Alternative Rock, Nuove uscite
0 Comm
17th Gen2022

Noalter – Come Dorothy Nel Vento

by Marcello Zinno
All’interno della scena dedicata ai duo project potrebbero comparire anche i Noalter: una coppia nella vita e nella musica che rappresentano (ecco la novità) chitarra/voce e basso; ad accompagnarli una inevitabile batteria suonata da un terzo elemento, Sam Punkrazio, definito “droide inanimato” (esisterà davvero?). Come Dorothy Nel Vento, loro primo full-lenght, è esattamente come quei film che dal trailer sembrano già dei premi Oscar annunciati ma poi dopo averli visti lasciano parzialmente delusi. La band tocca un tema secondo noi fondamentale: “che fine ha fatto la “generazione X”? Dove sono e cosa fanno adesso gli adolescenti degli anni ’90? Sono alle prese con il cambiamento climatico e la pandemia? Si sono trasformati nell’odierno Uomo Medio? Organizzano le cene di natale e le feste comandate che dicevano di odiare da ragazzi? Hanno trovato la loro strada, hanno ancora spazio per sognare o si sentono spaesati e trascinati come Dorothy, la protagonista del Mago di Oz?”. Domande cruciali e delicatissime che se in decenni fa non trovavano risposta, perché c’è sempre stato un buon ricambio generazionale, oggi si diventano non solo attuali ma importantissime per la scena punk, una scena non (ancora?!) morta ma che intorno a sé avrebbe un’enormità di motivazioni (dalle ingiustizie ai drammi sociali) per poter esplodere e mettere a soqquadro il mondo, ma che invece preferisce stare in silenzio. E allora se i “giovani” trovano altri modi per manifestare questo disagio (la trap?! Il rap?!), che fine hanno fatto quelli che un tempo lo facevano? Quindi le domande del duo secondo noi sono pertinentissime.

A questa “incazzatura” avrebbe potuto trovare risposta uno stile musicale molto punk, in grado di creare uno scossone e cercare di svegliare le coscienze, di chiedere davvero “ma dove sono finiti i punker?!”, invece spesso ci si imbatte in brani molto melodici (Anche A Te E Famiglia, Nel Groove) o tracce con buone basi ma su cui si sarebbe dovuto lavorare di più (Contea). Fa piacevole eccezione Spazio Tempo che ha un po’ di verve, le linee di basso di Polvere, l’incedere di Chupito Wendy (i testi invece tralasciabili) ma è troppo poco per una proposta che non decolla. Inoltre la produzione di Come Dorothy Nel Vento è abbastanza essenziale, la voce (oltre che migliorabile, basti ascoltare brani come Spazio Tempo) non è valorizzata in termini sonori, ma questo vale in generale sull’album, in quanto la loro musica avrebbe meritato molta più attenzione ai suoni. Buone quindi le intenzioni ma l’impressione è che i Noalter siano i primi a dover trovare la risposta alla domanda sulla “generazione X”.

Autore: NoalterTitolo Album: Come Dorothy Nel Vento
Anno: 2021Casa Discografica: Fil1933 Group
Genere musicale: Electro PunkVoto: 5
Tipo: CDSito web: www.facebook.com/noalterofficial
Membri band:
Nicholas Balteo – voce, chitarra
Alice Pondrelli – basso, voce
Sam Punkrazio – batteria
Tracklist:
1. Dorothy
2. Animale Sociale
3. Anche A Te E Famiglia
4. Nel Groove
5. Spazio Tempo
6. Nel Giardino Di Jo
7. Polvere
8. Contea
9. Uomo Medio
10. Chupito Wendy
11. Deserto
12. Neil
Category : Recensioni
Tags : Electro Rock, Nuove uscite
0 Comm
16th Gen2022

Pausa – Pausa

by Marcello Zinno
Il progetto Pausa realizza un concept album dedicato alle persone che soffrono di depressione ed è ben attento dal presentarla come malattia e non come stato d’essere o come semplice espressione di tristezza. I brani, la musica, i testi…tutto è legato a questa patologia, tanto che l’album è realizzato in congiunzione con Hikikomori Italia a cui viene devoluto il 10% degli introiti dello stesso (non solo come vendite digitali ma anche per le vendite di una collana e una felpa che contengono un NFC per l’ascolto dell’album, tecnologia di cui avevamo parlato in un nostro podcast passato). L’elettronica e l’elemento rap in alcuni brani è incombente (Il Suono Del Silenzio) ma mentre la radice rap è insita nel sound, quella elettronica non permea in maniera così costante intravedendo un animo quasi avanguardistico che potrebbe suggerire un’evoluzione intricata nel futuro di questo progetto. E proprio su queste coordinate che Pausa si gioca delle carte potenzialmente di spessore: se l’elettronica o in generale la componente musicale resterà al servizio di un’espressione canora rap che prende il sopravvento, allora l’artista uscirà fuori dalla nostra orbita e si ancorerà alla scena rap/trap, mentre se l’elemento sonoro e musicale prenderà una piega maggiormente sperimentale ed avanguardistica la vena espressiva potrebbe portare il progetto verso lande inesplorate e costruirsi un proprio mercato, anche lontano dai testi rappati.

Autore: PausaTitolo Album: Pausa
Anno: 2021Casa Discografica: Autoproduzione
Genere musicale: Electro Rock, RapVoto: s.v.
Tipo: CDSito web: http://pausaofficial.it
Membri band:
Pausa
Mofw
Tracklist:
1. Intro
2. Il Suono Del Silenzio
3. Limbo
4. Indietro
5. Momo
6. Psicosi
7. Outro
8. Voce (bonus track)
Category : Recensioni
Tags : Nuove uscite
0 Comm
13th Gen2022

Fausto Bisantis – The Nothingam

by Raffaele Astore
The Nothingman è il nuovo album solista del compositore e musicologo Fausto Bisantis. La piattaforma preferita da Bisantis è fatta di sperimentazione progressive, dove non mancano passaggi corali e stili che variano tra sinfonia, canzone e improvvisazione. Nel disco, quanto si coglie è destinato ad essere pienamente condiviso, considerato che l’uscita da una vita “controllata” dalla pandemia è alla base delle note che Bisantis propone al nostro ascolto. Fatto sta che proprio la pandemia ha giocato un ruolo importante nella composizione di questo disco che, alla fine, è quasi un viaggio introspettivo nell’animo dell’autore nel quale, ci si può rispecchiare senza troppi “ma”. Ascoltando il disco non si possono non notare riferimenti ad un classicismo potente oltre che a riferimenti musicali che hanno a che fare con la musica rock ricercata quale quella dei Gentle Giant o degli Area.

Il sound si muove qui su diverse scritture che vanno ad intaccare anche quelli che ad oggi possiamo considerare le classiche partiture di un Franco Battiato, maestro indiscusso di un intellettualismo musicale che è diventato ormai patrimonio di molti musicisti. E non è da meno il nuovo lavoro di Fausto Bisantis, che con The Nothingman si appropria di quegli ermetismi musicali tanto cari al maestro anche se, qui, il viaggio di Bisantis tocca anche altre lidi. The Nothingman è un disco “ermetico”, un disco che non ha nulla da invidiare ad altri “criptici” autori perché è un viaggio nella musica, nella sperimentazione e nel rock.

Autore: Fausto BisantisTitolo Album: The Nothingam
Anno: 2021Casa Discografica: Records DK
Genere musicale: Symphonic RockVoto: 7
Tipo: CDSito web:  https://it-it.facebook.com/fausto.bisantis
Membri band:
Fausto Bisantis – chitarra, voce, pianoforte, tastiere, synth, moog, batteria elettronica, theremin
Alessandro Ansani – batteria su Teaser In Your Eyes
Francesco Merante – chitarra su The Nothingman e Aleppo, mixing and mastering
Tracklist:
1. Andante Fugiens, pour Francesco Zappa
2. The Nothingman
3. Teaser In Your Eyes
4. Uccello Ribelle
5. Terranova
6. Indigo Boy
7. Aleppo
Category : Recensioni
Tags : Nuove uscite
0 Comm
12th Gen2022

Nidhoegg – Arise

by Marcello Zinno
La scena folk metal europea si sente da diversi anni orfana di grandi nomi. Nel nostro Paese i Folkstone (i massimi esponenti) si sono fermati, ma anche oltre i confini nazionali grosse formazioni non vivono di grande salute. Gli svizzeri Nidhoegg potrebbero scalare le vette di questo genere e le loro capacità sono in bella mostra nel nuovo album Arise. A differenza infatti delle varie formazioni non puntano tutto su strumenti medievali e ambientazioni di secoli fa; anzi mescolano differenti correnti, partendo da un metal a volte sinfonico, altre epico e aggiungendo barilate di metal senza disdegnare punte sulla scena estrema. Nello specifico una delle loro caratteristiche è quella di non puntare mai su ritmiche serrate e parti molto veloci (ad eccezione di qualche accelerazione incombente), solitamente i brani mantengono una cadenza naturale e intorno a questa si muovono tastiere, riff, growl e tutti gli ingredienti che esaltano sia l’animo più folk (e spesso molto epico) che l’impostazione più death. Un esempio è Rise And Fall, un brano che presenta tutto il panorama del sound della band, al contrario in Scorched Earth le trame si fanno più ramificate e sembra di assistere ad uno show di una death metal band di stampo moderno; possiamo dire la stessa cosa per Mighty Willow che si apre con un blast beat e procede in maniera decisa, accentuando la vena death, seppur presentando qualche reminiscenza alla Running Wild.

Un folk quindi particolare, che parte da un filone già scritto dai Die Apokalyptischen Reiter per raggiungere un metal più moderno e a tratti più eterogeneo, valorizzato da una produzione di altissimo livello. Sarà questo il nuovo percorso del folk metal europeo? Se sì, i Nidhoegg hanno già un biglietto vincente tra le mani.

Autore: NidhoeggTitolo Album: Arise
Anno: 2021Casa Discografica: Art Gates Records
Genere musicale: Folk MetalVoto: 7,5
Tipo: CDSito web: www.nidhoeggr.ch
Membri band:
Janos Thomann – voce
Nino Moser – chitarra, voce
Janick Rüttimann – chitarra
Thibault Schmidt – basso
Patrick Scheidegger – batteria
Lorenz Joss – tastiere, voce
Tracklist:
1. Departure
2. The Journey
3. Onwards
4. Twilight Zone
5. Scorched Earth
6. Rise And Fall
7. Mighty Willow
8. Desolation
9. God Of Lies
10. Winters Wight
11. Arise
Category : Recensioni
Tags : Folk, Nuove uscite
0 Comm
11th Gen2022

Khroma – Ex Nihilo

by Cristian Danzo
I finlandesi Khroma, con questo album intitolato Ex Nihilo, giungono al terzo capitolo della loro discografia (Collapse del 2014 e Stasis del 2016 la completano). Si presentano come electro metal ma in realtà non sono null’altro che una realtà facente parte del nu metal che, al contrario di tutti quelli che affermavano che questa corrente sarebbe sparita nel giro di pochi anni dal suo primo vagito, è ancora viva e vegeta (anche se i suoi fasti commerciali sono di molto scesi). Produzione con i fiocchi e capacità esecutiva ed esemplare dei musicisti dovrebbero bastare nel realizzare un’opera valida e solida, degna di prendersi una bella disamina e, successivamente (e conseguentemente), un bel voto. Invece no. A questi due aspetti sopra espressi, manca la chiave di tutto: la capacità di arrangiare le singole canzoni, di trovare soluzioni differenti (non slegate tra loro; attenzione perché c’è una sottile ma grandissima differenza) e di amalgamare il tutto in modo da fare drizzare le antenne agli ascoltatori. Senza volersi infilare in un dibattito lungo ed annoso, affermiamo sicuramente che è verissimo quando si dice che una band deve poter fare la musica che più le aggrada. Nessuno vuole togliere questo diritto a tutto il mondo. Ma se noi dobbiamo parlare di Ex Nihilo dobbiamo essere onesti nel dire che è un album tutto uguale, basato sulle stesse soluzioni compositive e sulle stesse strutture dal suo inizio alla sua fine.

Ed è un gran peccato perché la capacità e l’impatto che hanno questi ragazzi è davvero notevole. Ma si fa veramente fatica ad ultimare l’ascolto senza pensare ad altro per arrivare alla fine. Vi diciamo solo che ad un ascolto superficiale, distratto, di sottofondo od interrotto e ripreso si fa davvero difficile distinguere un pezzo dall’altro. Può piacere davvero ai fan del genere ma questa release è davvero troppo monotona per guadagnarsi un posto al sole nella giungla del mercato musicale globale.

Autore: KhromaTitolo Album: Ex Nihilo
Anno: 2021Casa Discografica: Inverse Records
Genere musicale: Nu Metal  Voto: 6
Tipo: CDSito web: https://www.facebook.com/khromaband
Membri Band:
Riku Rinta-Seppälä – voce, programming
Mikko Merillina – chitarra, tastiere
Janne Aulavuori – chitarra
Maarik Leppä – basso
Antti Honka – batteria  
Tracklist:
1. Slaves
2. Dead Arrive (Run Tell Them)
3. Tread Light
4. Tidal
5. Drop That Treble
6. Kill The Friction
7. Waste All Reason
8. The Overthrow
9. Trace Amounts
Category : Recensioni
Tags : Nu metal, Nuove uscite
0 Comm
10th Gen2022

Yasna – Twilight Of Idols

by Marcello Zinno
Gli italianissimi Yasna, dopo anni di attività, giungono all’esordio scritturato dalla Nova Era Records. Con loro ci muoviamo nel vasto panorama del prog metal, di quello caratterizzato da una predominante dose metal, partiture sghembe sì ma senza folli pentagrammi; quello che viene fuori è una forte carica adrenalinica, un buon profilo compositivo, una forte ispirazione a livello canoro e un buon connubio dei vari strumenti. In alcuni frangenti si percepiscono anche influenze un po’ fuori genere, come in Circular Reality si assaggia un po’ di NWOBHM in stile Iron Maiden e di vena epica, ma in generale si respirano comunque varie forme di prog e ci sentiamo di segnalare anche Howling Mind, un brano che non si limita al metal ma si apre ad una visione più ampia. Into The Battle è un pezzo davvero ben costruito: a fianco di pattern metal dritti come un pugno in faccia compare anche un intermezzo strumentale e subito dopo un assolo che sfoderano ottime carte, da band con almeno una decade di musica alla spalle. La titletrack, anche singolo dell’album, sfoggia da subito passaggi più prog e presenta una sei corde dalla buona personalità che si destreggia in riff e sforbiciate impreviste ed imprevedibili.

La pecca dell’album, che comunque riteniamo un prodotto più che interessante, sono i suoni. La produzione, se fosse stata molto più curata, avrebbe davvero presentato una band moderna, con ottime doti tecniche e in cui i singoli strumenti sarebbero stati valorizzati al massimo. Invece il sound è a volte un po’ impastato e soprattutto la sei corde avrebbe potuto assumere molta più potenza e pulizia sonora; l’impressione è quella di tornare ai primi album prog metal, quelli ancora influenzati da un sound vecchio pur essendo avanti a livello concettuale (Images & Words è solo un esempio, ma calzante). Ma siamo sicuri che la sfida sarà vinta con il seguito di questo, comunque molto interessante, Twilight Of Idols.

Autore: YasnaTitolo Album: Twilight Of Idols
Anno: 2021Casa Discografica: Nova Era Records
Genere musicale: Prog MetalVoto: 7,25
Tipo: CDSito web: https://www.facebook.com/YasnaBand/
Membri band:
Davide De Stefano – voce
Andrea Magrofuoco – chitarra
Alfredo Cavalieri – chitarra
Armando Fiorello – basso
Simone Bombaci – batteria
Tracklist:
1. 31.8
2. Humankind’s Prerogative
3. Into The Battle
4. Circular Reality
5. Twilight Of Idols
6. Void Inside
7. Howling Mind
8. Animal Shape
Category : Recensioni
Tags : Nuove uscite, Progressive
0 Comm
Pagine:«12345678»
« Pagina precedente — Pagina successiva »
  • Cerca in RockGarage

  • Rockgarage Card

  • Calendario Eventi
  • Le novità

    • Novaffair – Aut Aut
    • Depulsor – Walking Amongst The Undead
    • Giuseppe Calini – Polvere, Strada E Rock’n’roll
    • Bull Brigade – Il Fuoco Non Si È Spento
    • Mandragora Scream – Nothing But The Best
  • I Classici

    • Royal Hunt – Moving Target
    • Angra – Omni
    • Black Sabbath – 13
    • Saxon – Inspirations
    • Whitesnake – Forevermore
  • Login

    • Accedi
  • Argomenti

    Album del passato Alternative Metal Alternative Rock Avant-garde Black metal Cantautorale Crossover Death metal Doom Electro Rock Folk Garage Glam Gothic Grunge Hardcore Hard N' Heavy Hard Rock Heavy Metal Indie Rock Industrial KISS Libri Metalcore Motorpsycho Motörhead New Wave Nu metal Nuove uscite Podcast Post-metal Post-punk Post-rock Power metal Progressive Psichedelia Punk Punk Rock Radio Rock Rock'N'Roll Rock Blues Stoner Thrash metal Uriah Heep
Theme by Towfiq I.
Login

Lost your password?

Reset Password

Log in