Desert Wizards – Ravens
Un salto indietro nel tempo. Prendendo in mano questo album e guardando la copertina ed il libretto vengono alla mente immagini degli anni ’60, di hippie alla perenne ricerca di visioni, LSD, e sciamanesimo, pronti a raggiungere il paradiso psichedelico tanto agognato. I Desert Wizards sono una band ravennate che giunge alla seconda release con questo Ravens. Il look e l’estetica del combo, però, non devono trarci in inganno. Sono presenti sonorità e canzoni palesemente debitrici a quel periodo acido della California anni ’60 e ’70 ma anche l’hard rock ha la sua parte non indifferente. Anzi, alla fine è la parte più preponderante. Le atmosfere sabbathiane e gotiche sono presenti già dall’opener Freedom Ride che potrebbe far pensare di essere stati fuorviati dall’artwork e dal look con cui la band si presenta. Ed invece Back To Blue ci trasporta dritto in quelle atmosfere acide e sognanti di cui sopra. Ed è proprio qui che i nostri connazionali trovano il pregio maggiore che poi emergerà proseguendo durante tutto l’ascolto: un sapiente mix e riadattamento, una sorta di matrimonio, tra due periodi del rock che hanno segnato un’epoca ed una storia non facilmente ripetibili. L’equilibrio che si viene a creare è molto straniante e degno di nota, partorendo un mélange interessantissimo e pieno di spunti originali e creativamente notevoli.
Le ultime due canzoni di Ravens evocano nell’ascoltatore, a nostro parere, scenari di manieri gotici in pieno stile Hammer Productions (per chi avesse visto i film di questa casa di produzione, famosissima per avere lanciato un giovane Christopher Lee nel ruolo di Dracula). Vampires Queen e Bad Dreams ci fanno venire in mente le desolate lande transilvane dove, quando il sole tramonta, il pericolo si nasconde dietro ogni anfratto. Vampires Queen, a nostro modesto avviso, è sicuramente il pezzo più evocativo e notevole presente nel disco dei Desert Wizards, con quella voce cavernosa a cui fa da contrappunto un pianoforte mellifluo che si fonde con gli altri strumenti in maniera da creare un’atmosfera galleggiante e da sogno. O meglio, di un sogno dal quale ci svegliamo di soprassalto nel letto madidi di sudore.
Chiude un omaggio ai Pink Floyd, Childhood’s End, canzone scritta da David Gilmour e tratta dall’album tributo One Of My Turns-A Tribute To Pink Floyd.
Autore: Desert Wizards | Titolo Album: Ravens |
Anno: 2013 | Casa Discografica: Black Widow Records |
Genere musicale: Psychedelic Rock | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: http://desertwizards.bandcamp.com/ |
Membri band:Mambo – voce, chitarre, basso
Gito – voce, chitarre, synth Anna – voce, organo, piano Dallas – batteria
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Tracklist:
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