Max Zanotti – A Un Passo

E mescolando tutto questo e tanto altro ancora, mantecando il tutto con una buona dose di quello scenario da Dodge del ’69 ai bordi di una periferia americana, consumata di notte ovviamente, a portata di alcool e tra disadattati sociali (ma senza esagerare sia chiaro), cercando anche di figurarsi da una parte le ferrosità scure di Mark Lenagan e dall’altra qualche buon proposito roots di Ane Brun, allora capiremo anche dove trovarci una volta messo su questo bel vinile di Max Zanotti. Il suo secondo lavoro personale dal titolo A Un Passo che davvero puoi rischiare d’averne dipendenza, viste le bellissime tinte in pieno stile acustico come la titletrack che chiude l’ascolto o quella perla di grazia che è On The Other Side dove troviamo la voce di Kayla Parr come protagonista indiscussa per tutto il brano. E poi c’è aria di preghiera, c’è l’aspetto corale a guisa di gospel che richiama istanti tribali, spiritualità noir e tanto altro ancora…e se gli incisi di Love Me Blind mi elevano lo spirito pur restando incollati a trame industriali (rimando immediato alla Los Angeles metropolitana di Harley Davidson & Marlboro Man) allora è anche vero che i riverberi di Blinking Frames e di Devil In My Veins sono inequivocabilmente figli di un deserto, tra sacrifici di danze e rituali indiani.
Porta il fuoco questo disco, lo porta con sé ed è un 33 giri di grande spiritualità che forse, lo dico ancora e ancora ogni volta che ho davanti alle orecchie dischi come questo, vorrei sentire più americano di quel che mi arriva…sarà che pecco di presunzione o di rigidità intellettiva data da banalissimi pregiudizi, ma questo suono è sì sporco ma troppo fermo, antico sì ma fin troppo deciso e sicuro per essere un coccio vecchio o un pezzo di ferro del rigattiere che sta ai bordi della periferia. Per quanto la odio, vorrei sentirla per davvero quella sabbia stronza che ti si ficca dentro le scarpe o stride di ruggine dentro le articolazioni di una cerniera. Vorrei sentirla quella sabbia stronza e invece questo disco, come spesso mi capita nei dischi “desertici”, sembra fin troppo pulito, pronto per l’uso insomma. E forse sono solo mie paranoie, forse questo gusto tutto mio è qualcosa che a Max Zanotti non interessa affatto e non solo ci sta tutto ma anche un sonoro “sticazzi” non farebbe una lira di danno.
Lontano anni luce dai Casablanca che hanno la rabbia dentro il loro rock italiano. Lontano anni luce dalle smielate ricerche folk dei soliti “italiani finto americani” e altrettanto lontano dalle mai riuscite ricerche di quel blues d’epoca che alla fine, gira che lo rigiri, sempre al pop torna. A Un Passo è lavoro di grande spiritualità, tanto per dirlo ancora, e lo dimostra anche la forma canzone, semplice e lineare, mai scontata ma neanche per niente predicibile a priori. A un passo dal nostro naso c’è Sanremo. E finché avremo questa piaga sociale non capiremo mai qual sia lo spazio della bella musica italiana.
Autore: Max Zanotti | Titolo Album: A Un Passo |
Anno: 2020 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Blues, Rock Acustico | Voto: 7,5 |
Tipo: LP | Sito web: www.maxzanotti.com |
Membri band: Max Zanotti | Tracklist: 1. In Una Goccia Di Veleno 2. La Mia Sporca Abitudine 3. Love Me Blind 4. On The Other Side 5. Non Ho Visto Niente 6. Qualcuno Qui Si Ferirà 7. Blinking Frames 8. Ti Salvo L’anima 9. Devil In My Veins 10. A Un Passo |