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11th Dic2016

Sick Of It All – The Last Act Of Defiance

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-the-last-act-of-defianceThe Last Act Of Defiance. E’ questo il titolo dell’ultimo disco dei Sick Of It All. Ultimo al momento, dato che parliamo di un album pubblicato nell’autunno del 2014. Come i suoi due predecessori, il disco esce attraverso la Century Media Records; poco più di mezz’ora di durata suddivisa in sedici tracce di pure hardcore. Niente di nuovo direte. Solita solfa azzarderete. Ma è proprio questo il leitmotiv della band newyorkese. Se l’hardcore gode, ancora oggi, di numerosi seguaci, lo dobbiamo anche ai fratelli Koller che, attraverso la loro trentennale carriera hanno avuto il merito di portare in alto questo vessillo. Ritrovarli così, trent’anni dopo, sempre vogliosi, cattivi, energici, non è da tutti. Loro sono così, non hanno (ancora) dato cenni di stanchezza, e lo dimostrano sia i dischi, che l’energia che ci mettono durante i loro concerti. Che dire di questo disco? E’ un’altra perla che va ad arricchire ulteriormente il loro bagaglio artistico. Un disco che fonde, con ottimi risultati, un sound più grezzo, più devoto al seme dell’hardcore (Part Of History ad esempio), a delle sonorità più attuali, e talvolta anche ammiccanti al metal ( Get Bronx). Il tutto anticipato dall’ottimo singolo, con videoclip annesso, Road Less Travelled.

Con questo (momentaneo) ultimo album sappiamo benissimo che non si chiude nessun cerchio, perché la linea partita dal Queen’s (New York) nell’ormai lontano 1986 non ha alcuna voglia di incontrare quella che è la sua coda. E noi ce li godiamo. Un esempio per tanti. E non solo per ciò che riguarda l’hardcore ed il punk. Sono poche le band che riescono a mettere d’accordo un po’ tutti. I Sick Of It All sono tra queste. Godeteveli, magari, al prossimo live, prendendo parte ad un “wall of death” durante Scratch The Surface.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: The Last Act Of Defiance

Anno: 2014

Casa Discografica: Century Media Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Sound The Alarm

  2. 2061

  3. Road Less Traveled

  4. Get Bronx

  5. Part Of History

  6. Losing War

  7. Never Back Down

  8. Facing The Abyss

  9. Act Your Rage

  10. Disconnect Your Flesh

  11. Beltway Getaway

  12. Sidelined

  13. Outgunned

  14. DNC

  15. Stand Down

  16. With All Disrespect

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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04th Dic2016

Sick Of It All – Based On A True Story

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-based-on-a-true-storyLa nostra analisi riguardo la discografia dei Sick Of It All è giunta quasi al termine. Il disco protagonista di oggi è Based On A True Story, album che i SOIA pubblicano nel 2010, ed il primo della loro carriera ad essere pubblicato da una major: la Century Media Records (attualmente facente parte del gruppo Sony). Se Death To Tyrants (recensito da noi a questa pagina) è stata una fedele dimostrazione di coerenza, su questo nuovo album, prima della pubblicazione, logicamente si respirava una sottile aria di scetticismo, dovuta infatti all’approdo in un roster discografico rinomato. E qui però si torna sul concetto di “coerenza”. Difatti i SOIA realizzano un altro disco che non tradisce. Fedeli quindi. Non tradisce ovviamente il loro sound, sempre energico, cattivo, ruvido. Un sound che a volte tende a guardare al passato (ad esempio Lifeline) e che talvolta cerca di adeguarsi al presente, con una produzione più al passo coi tempi. Il disco segue una sua omogeneità, una linea fissa senza grosse sterzate.

La durata di mezz’ora sta nuovamente a confermare quanto loro e lo stile che da circa venticinque anni conservano, non invecchia mai. Diventa così inutile analizzare tutte le quindici tracce che vanno a comporre il disco. Ma sforzandoci un attimo, o anche usando totalmente l’istinto, forse è Waiting For The Day il pezzo che meglio rappresenta i fratelli Koller in questo lavoro. Che altro aggiungere? Niente. Loro sono così. Non tradiscono. E mai lo faranno.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Based On A True Story

Anno: 2010

Casa Discografica: Century Media Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Death Or Jail

  2. The Divide

  3. Dominated

  4. A Month Of Sundays

  5. Braveheart

  6. Bent Outta Shape

  7. Lowest Common Denominator

  8. Good Cop

  9. Lifeline

  10. Watch It Burn

  11. Waiting For The Day

  12. Long as She’s Standing

  13. Nobody Rules

  14. Dirty Money

  15. Trouble Ahed

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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27th Nov2016

Sick Of It All – Life On The Ropes

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-life-on-the-ropesSiamo nel 2003 e la carriera dei Sick Of It All ha effettuato, già da un po’, il proprio giro di boa. Il 2003 è anche l’anno in cui la band newyorkese pubblica il loro settimo album. Il disco si intitola Life On The Ropes ed è il terzo consecutivo ad essere edito Fat Wreck Chords. Cosa ci si aspettava da questo nuovo parto discografico? Niente più che gli stessi SOIA: il loro potente hardcore, con la sua rabbia ed energia, accompagnato, come negli ultimi precedenti dischi, da qualche sfumatura in più, a conferma del fatto che l’etichetta californiana continui ad influenzare il sound dei Koller Bros. Quaranta minuti circa. Sedici brani. Ed eccoci di nuovo immersi nell’inferno sonoro della band newyorkese. Si sa che all’inferno ci si annoia meno rispetto al paradiso e i quattro non fanno altro che confermare questa tesi. L’hardcore, ovviamente, è sempre parte dominante sin dalla opener Relentless e, man mano il disco scorre, ci si immerge sempre più nella violenza del sound che i SOIA buttano fuori con la consueta irruenza. Dalla feroce Paper Tiger, dove abbiamo John Joseph dei Cro-Mags come special guest nelle parti vocali, ai breakdowns di Rewind, passando per i cori stile hardcore old school di For Now. Life On The Ropes è forse il miglior disco dei SOIA, assieme a Call To Arms, almeno per ciò che riguarda l’esperienza con la label di Fat Mike. Esperienza conclusasi appunto con questo album.

Il disco merita giuste lodi sia per un lieve ritorno al passato riguardo l’attitudine, ma anche per il fatto di essere stati in grado di abbinare ciò a quello che i Sick Of It All proponevano ad inizio millennio. Un altro passo in fatto di maturità fu compiuto. Da qui si aprì un nuovo capitolo; nuovo disco, e nuova etichetta. Toccherà aspettare tre anni. Noi però ve lo racconteremo molto prima.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Life On The Ropes

Anno: 2003

Casa Discografica: Fat Wreck Chords

Genere musicale: Hardcore

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Relentless

  2. All My Blessings

  3. The Land Increases

  4. Paper Tiger (Fakin’ the Punk)

  5. The Innocent

  6. Silence

  7. For Now

  8. View From The Surface

  9. Going All Out

  10. Rewind

  11. Shit Sandwich (Instra-Mental)

  12. Butting Heads

  13. Take Control

  14. Kept in Check

  15. On the Brink

  16. Trenches

Category : Recensioni
Tags : Album del passato, Hardcore, Sick Of It All
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20th Nov2016

Sick Of It All – Yours Truly

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-yours-trulyAnno 2000. Nuovo millennio e sesto disco per i Sick Of It All. Esattamente un anno dopo Call To Arms, i quattro newyorkesi tornano alla ribalta con un nuovo lavoro, anch’esso come il suo predecessore pubblicato tramite la Fat Wreck Chords. Se con Call To Arms i SOIA si avvicinarono timidamente verso sonorità punk rock, con Yours Truly subiscono, a tratti, la forte influenza nu-metal che contaminava la scena musicale di quel periodo. L’animo hardcore resta ben definito e viene accompagnato da accenni più melodici: America e Souvenir ne sono la prova inconfutabile, ma anche da groove più “rockeggianti” come nel caso di Hands Tied Eyes Closed. Ovviamente, per i fan della vecchia guardia, non manca l’hardcore punk più grezzo e diretto, come nel caso di Broke Dick. I quasi quaranta minuti di Yours Truly dunque ci mostrano dei SOIA ancora più curiosi riguardo ciò che la scena musicale proponeva ad inizio millennio, e di conseguenza con quella voglia di approcciare dei territori, fino a quel momento, a loro quasi sconosciuti. Non stiamo parlando assolutamente di svolte o improvvise sterzate, ma di una band consapevole delle proprie capacità e di non voler a tutti i costi porsi dei limiti.

Nel 2000 ci troviamo davanti quindi a dei SOIA sempre meno fondamentalisti, e più aperti. E come spesso accade, anche in questo caso iniziarono a crearsi delle fazioni all’interno del loro pubblico. Yours Truly fu, ed è tutt’ora, un buon disco e va apprezzato proprio per questo tentativo d’approccio, a tratti anche riuscito, e di sviluppo del loro sound. Avremo dunque dei nuovi Sick Of It All in questo altrettanto nuovo millennio? Lo sapremo presto.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Yours Truly

Anno: 2000

Casa Discografica: Fat Wreck Chords

Genere musicale: Hardcore

Voto: 6,5

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Blown Away

  2. Nails

  3. The Bland Within

  4. Hello Pricks

  5. District

  6. Disco Sucks Fuck Everything

  7. America

  8. Hands Tied Eyes Closed

  9. Turn My Back

  10. Broke Dick

  11. Souvenir

  12. Cruelty

  13. This Day And Age

  14. Ruin

  15. Cry For Help

  16. No Apologies

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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13th Nov2016

Sick Of It All – Call To Arms

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-call-to-armsRiprendiamo a parlare della discografia dei Sick Of It All e lo facciamo eseguendo un bel balzo all’indietro fino al febbraio del 1999, ovvero quando la band di New York pubblica Call To Arms, quinto capitolo discografico dei quattro, ma anche primo album pubblicato sotto l’egida della Fat Wreck Chords. In quel periodo la label di Fat Mike era forse nel suo periodo più florido e quindi fu ovvio il loro interesse verso la carriera in costante ascesa dei Sick Of it All. Di conseguenza anche Koller e soci non potevano che essere fieri di accasarsi presso la prestigiosa etichetta californiana. Da questo matrimonio nacque dunque Call To Arms: quindici brani condensati in poco più di mezz’ora di energia, potenza. Il binomio SOIA-Fat Wreck portò però anche ad una leggera deviazione riguardo il sound della band. Sia chiaro, le tinte hardcore rimasero ben visibili, ma lungo la tracklist riuscirono a trovare spazio anche momenti più vicini al punk rock, come nel caso della title-track Call To Arms, ed anche in Sanctuary, dove le ritmiche si fanno più veloci. Nessuna svolta melodica, nessuna sterzata di 90° riguardo il sound, solo un leggero ammiccamento verso lidi più punk rock. I SOIA però li preferiamo quando sparano il loro hardcore dritto, ruvido, graffiante. E fortunatamente anche in questo disco non mancano i break-down di Potential For All o (Just A) Party, l’hardcore puro di Morally Confused e per finire la compattezza mista durezza di Pass The Buck.

Call To Arms non raggiunge i livelli dei suoi predecessori. E’ un disco discreto, a tratti leggermente sperimentale, che ci mostra dei SOIA ancora più maturi ed allo stesso tempo un po’ più curiosi e meno integralisti. Onestamente questo album rappresenta un leggero passo indietro dal punto di vista qualitativo, sarà così anche per Yours Truly?

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Call To Arms

Anno: 1999

Casa Discografica: Fat Wreck Chords

Genere musicale: Hardcore

Voto: 6,5

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Let Go

  2. Call To Arms

  3. Potential For All

  4. Falter

  5. The Future Is Mine

  6. Guilty

  7. Falling Apart

  8. Sanctuary

  9. Morally Confused

  10. Hindsight

  11. Martin

  12. Pass The Buck

  13. Quiet Man

  14. Drastic

  15. (Just a) Patsy

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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06th Nov2016

Sick Of It All – Built To Last

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-built-to-lastProseguiamo raccontandovi la storia della discografia dei Sick Of It All e lo facciamo affacciando esattamente nel 1997, anno di uscita di Built To Last, quarto album della band newyorkese. Tre anni prima i Nostri pubblicarono Scratch The Surface, uno dei punti più alti della loro carriera, e primo disco edito da una major discografica. Anche questo di cui parleremo fu pubblicato tramite EastWest Records, e la domanda principale che, ai tempi, si ponevano i fan ed i critici era quella se i SOIA sarebbero restati coerenti oppure avrebbero ceduto agli input dell’etichetta. Fortunatamente fu la prima ipotesi a diventar realtà. I Koller Bros. e compagnia sfornarono un’altra perla di puro NY-hardcore. E lo fecero come tutti si auguravano, ovvero senza snaturare la loro identità. Il sound, i messaggi rimasero coerenti con il loro “credo”. L’energia emanata da questo disco fu un ulteriore tsunami seguente ai tre che il loro sound creò precedentemente. Da questo disco restano ancora oggi indelebili brani come Us Vs. Them, Good Lookin’ Out o Busted (quest’ultima cantata dal bassista Craig Setari). Come già avevamo scritto in occasione di Scratch The Surface, anche Built To Last ci mostra una costante crescita in fatto di maturità da parte dei quattro newyorkesi, anche in fatto di scrittura, e Don’t Follow ne è un esempio piuttosto chiaro.

Built To Last non raggiunge forse gli apici che invece i suoi predecessori raggiunsero, ma resta un bel disco, e forse tra i più sottovalutati, non solo dei SOIA ma di tutto il panorama hardcore della East Coast. Questo album segnò anche la fine del rapporto con la EastWest Records. L’anno seguente difatti i SOIA siglarono un accordo con la nota FatWreck Chords (etichetta di proprietà di Fat Mike, leader dei Nofx, e delle quale abbiamo ampiamente parlato in altre occasioni). Tale accordo portò, nel 1999, alla pubblicazione di Call To Arms, quinto disco dei Sick Of It All che vi racconteremo prossimamente.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Built To Last

Anno: 1997

Casa Discografica: EastWest Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. Good Lookin’ Out

  2. Built To Last

  3. Closer

  4. One Step Ahead

  5. Us vs. Them

  6. Laughingstock

  7. Don’t Follow

  8. Nice

  9. Busted

  10. Burn ‘em Down

  11. End The Era

  12. Chip Away

  13. Too Late

  14. Jungle

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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30th Ott2016

Sick Of It All – Scratch The Surface

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-scratch-the-surfaceQuante volte abbiamo parlato dell’importanza che ha avuto l’anno 1994 riguardo la scena punk hardcore? Tante. E non vogliamo tornarci su, almeno, non ora. Ma la cosa ci riguarda eccome, o meglio, riguarda la carriera dei Sick Of It All, carriera che vi stiamo raccontando album dopo album. Dunque anche il 1994 fu importante per i SOIA, non sono per l’approdo di Craig Setari al basso, al posto di Rich Cipriano, ma anche per l’uscita di Scratch The Surface, terzo disco del combo newyorkese, ma soprattutto il primo ad essere pubblicato attraverso una major discografica, la EastWest Records (oggi filiale della Warner Music Group). Quando ci si ritrova a sapere di questi accordi commerciali, presi contro chi hai sempre combattuto, il rischio è che il tuo sound, o meglio il tuo messaggio, venga del tutto snaturato e gli esempi sono tanti. Fortunatamente per i fratelli Koller non andò così, anzi. Scratch The Surface è un vero proprio inno contro le major, contro chi voleva a tutti i costi “costringere” i quattro a variare nettamente il loro sound ed a mettersi a testa china in favore “del potente”. Ne nascono così quattordici brani di potente hardcore, che rendono il disco lineare e dall’impatto devastante.

Insomma, firme ed accordi non hanno per nulla cambiato il messaggio e l’identità dei SOIA. Anzi, l’hanno ulteriormente rafforzato. E grazie a questo disco che, ancora oggi durante i loro show, ci si scatena sotto le note di Step Down o delll’omonima Scratch The Surface, diventati con i tempi dei veri e propri cavalli di battaglia della band statunitense. E non solo. I SOIA continuano anche nel loro percorso di maturazione, messo in risalgo soprattutto da brani leggermente più elaborati, come la conclusiva Cease Fire.

Se si cercavano conferme dopo l’ottimo Just Look Around eccole servite su un piatto. Scratch The Surface ruppe di nuovo gli argini e dimostrò un’altra imprescindibile qualità dei SOIA: la coerenza. Sarà così anche per i dischi pubblicati in seguito?

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Scratch The Surface

Anno: 1994

Casa Discografica: EastWest Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 8

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Craig Setari – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. No Cure

  2. Insurrection

  3. Consume

  4. Who Sets The Rules

  5. Goatless

  6. Step Down

  7. Maladjusted

  8. Scratch The Surface

  9. Free Spirit

  10. Force My Hand

  11. Desperate Fool

  12. Return To Reality

  13. Farm Team

  14. Cease Fire

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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23rd Ott2016

Sick Of It All – Just Look Around

by Piero Di Battista

sick-of-it-all-just-look-aroundLa volta scorsa abbiamo raccontato dell’inizio della carriera dei Sick Of It All, nella fattispecie del loro disco di debutto Blood, Sweat And No Tears (recensito a questa pagina). Era il 1989 ed i SOIA già con quell’album si proiettarono immediatamente nel circuito della folta quanto corposa scena hardcore newyorkese. Come si sa il difficile sta sempre nel confermarsi. Tre anni dopo infatti i fratelli Koller e soci pubblicarono Just Look Around, secondo album della band e, come il primo, edito Relativity Records. Gli ingredienti principali sono sempre gli stessi: hardcore duro e puro, rabbia, energia, note spalmate con violenza lungo mezz’ora di durata suddivisa in tredici brani. Aggiungiamo quel tocco di maturità in più, accompagnato da una miglior cura di ogni singolo pezzo, e ci si ritrova uno dei migliori dischi hardcore di quel periodo, e sicuramente facilmente candidabile per una ipotetica Top 10 di sempre, riguardo ovviamente il genere proposto. L’hardcore punk regna sovrano lungo la tracklist, a partire dalla opener We Want The Truth, ma non mancano leggeri ammiccamenti verso paradisi più attinenti. Quindi ben vengano gli tsunami thrash-core di Shut Me Out e Violent Generation, ma anche momenti dove il cantato di Lou Koller si affaccia verso la modalità più “rappata” come nei casi di Just Look Around e The Shield.

L’amalgama tra i singoli elementi della band, coniugata con una realizzazione più accurata e strutturata del disco fa anche in modo da renderli leggermente meno grezzi o acerbi. Ed è così che abbinando riff ruvidi e sezione ritmica da spavento, nascono ottimi brani, in particolare come The Pain Strikes, forse la punta qualitativa più alta dell’intero disco. Just Look Around rimane un disco ancora oggi eccellente e non dimostra affatto i più di vent’anni di età. Con il tempo parecchie band ne furono influenzate, ma questo era ampiamente prevedibile. Come fu il “post” di questo disco? Lo scopriremo presto, e non mancheranno alcune sorprese. Per i meno affini con i SOIA, date un’ascoltata a questo disco…ed un’altra ancora.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Just Look Around

Anno: 1992

Casa Discografica: Relativity Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 8

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Rich Cipriano – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. We Want the Truth

  2. Locomotive

  3. The Pain Strikes

  4. Shut Me Out

  5. What’s Goin’ On

  6. Never Measure Up

  7. Just Look Around

  8. Violent Generation

  9. The Shield

  10. Now It’s Gone

  11. We Stand Alone

  12. Will We Survive

  13. Indust.

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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16th Ott2016

Sick Of It All – Blood, Sweat And No Tears

by Piero Di Battista

Sick Of It All - Blood, Sweat And No TearsQuali sono i primi nomi che vi vengono in mente nel momento in cui vi si chiedono esempi di gruppi hardcore? Agnostic Front? Black Flag? 7 Seconds? Band imprescindibili ovviamente. Ma assieme a questi non possono mancare i Sick Of Ot All. I SOIA sono ancora oggi parte integrante della scena hardcore newyorkese e, senza alcuna ombre di dubbio, meritano anche loro un racconto attraverso la loro discografia. Si formano nell’ormai lontano 1986 a New York, precisamente nel Queens, dalle ceneri di due diversi gruppi, Straight Ahead e Rest In Pieces. Capeggiati dal carisma dei fratelli Koller e dal binomio, alla sezione ritmica, Cipriano-Majidi, un anno dopo la loro nascita pubblicano il primo EP, intitolato semplicemente Sick Of It All. Questo primo lavoro mise in evidenzia le caratteristiche e gli aspetti positivi del band, tant’è che nel 1989 arrivò il loro full-lenght di debutto. Tramite la Relativity Records, i SOIA pubblicarono Blood, Sweat And No Tears, un concentrato di puro hardcore, composto da ben diciannove brani. Troppi? No, considerato che la tracklist si estende lungo neanche mezz’ora di durata.

Ci troviamo dunque di fronte a ciò che il panorama hardcore della East Coast proponeva: una potenza dirompente, un sound accecante intriso di energia, rabbia, tanto veleno. Hardcore. Lungo la tracklist vi sono anche i brani presenti nell’omonimo EP di cui parlavamo poc’anzi ed anche un intermezzo strumentale (G.I. Joe Headstomp). Acerbi e grezzi? Anche questo fa parte di questo genere, o movimento, volendo includere tutte gli altri aspetti sociali che ne fanno parte. Ma nonostante questo i SOIA si dimostrarono sin da subito una band matura, con le idee ben definite e pronti a quell’esplosione destinata a lasciare un indelebile segno. Sono pochi i gruppi che riescono a tramutare il loro disco di debutto in uno dei capisaldi del genere. I SOIA ci sono riusciti. Ed il meglio doveva ancora arrivare. Quando? Lo scopriremo presto.

Autore: Sick Of It All

Titolo Album: Blood, Sweat And No Tears

Anno: 1989

Casa Discografica: Relativity Records

Genere musicale: Hardcore

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: www.sickofitall.com

Membri band:

Lou Koller – voce

Pete Koller – chitarra

Rich Cipriano – basso

Armand Majidi – batteria

Tracklist:

  1. The Blood & The Sweat

  2. Clobberin’ Time/Pay The Price

  3. Give Respect

  4. Breeders Of Hate

  5. Pushed Too Far

  6. Friends Like You

  7. B.S. Justice

  8. Rat Pack

  9. Pete’s Sake

  10. Stick Together

  11. G.I. Joe Headstomp

  12. Alone

  13. My Life

  14. World Full Of Hate

  15. My Revenge

  16. No Labels

  17. Disillusion

  18. The Deal

  19. Injustice System!

Category : Recensioni
Tags : Hardcore, Sick Of It All
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