Born From Pain – Dance With The Devil
Un riff avvolgente ci prende per mano per poi trascinarci nel vortice mortale dei Born From Pain. Per chi non conoscesse la band, si tratta di una formazione thrash-core. Il nuovo album, intitolato Dance With The Devil, ci consegna una band in forma, cattiva, rabbiosa e diretta, proprio come l’abbiamo conosciuta. Anche per questo full lenght, nonostante l’hardcore sia la componente che spicca maggiormente i rimandi sono altri: thrash metal, heavy, stoner…Quello che più mi ha colpito positivamente è la produzione e mastering, il tutto suona in modo genuino, naturale ma altrettanto potente, cosa che fa risultare l’intero lavoro attuale ai canoni standard di oggi, senza per forza finire nella saturazione, risucchiati nell’industriale concetto delle produzioni artificiose e forzate. A farci accomodare è la voce narrante di un signore che ci racconta tutto quello che succederà di lì a breve: As Above So Below è l’introduzione, alla luce un riff compresso e di chiara matrice thrash, siamo dentro, abbandonati e spaventati dalla musica violenta dei Born From Pain. Cause And Effect è di fatto la traccia numero 1, che risulta essere anche una delle canzoni migliori dell’intero album, specie per l’aggressività che i Nostri dimostrano fin dalle prime battute. Il muro sonoro è impressionante, solo per qualche attimo riusciamo a prendere respiro, attimi dove l’abissale voce emerge al nostro orecchio.
I riff viaggiano in un’unica direzione, compatti, serrati, ma al tempo stesso interessanti; è sempre più difficile non farsi trasportare dalla musica del combo olandese/tedesco, l’headbanging è furioso, indotti a poghi prepotenti, ma c’è spazio anche per momenti meno aggressivi, come nel caso della “disinvolta” titletrack, dove imperversa un solos di provenienza heavy-classic o come nel chorus di Truth Of The Streets, laddove si manifesta invece l’intenzione di mettersi alla ricerca della melodia. Roots, Dance With The Devil, Cause And Effect, Truth Of The Streets e Lone Wolf sono le mie preferite, anche se in tutta sincerità promuovo globalmente questo nuovo album dei Born From Pain: è un disco che scorre veloce, senza annoiare l’ascoltatore, lasciandoti dentro scariche di adrenalina e di forza viscerale. Tutto è al posto giusto, la voce di Rob Franssen vomita rabbia e sdegno, mentre Max Van Wilkelhof si adopera in un lavoro preciso sulle casse che va ad intersecarsi a perfezione nel compito di Tommie Gawellek, fornendo un segmento ritmico dal peso intollerabile, dei riff convincenti, sciorinati dalla coppia Dominik Stammen e Servee Olieslagers per la quale abbiamo già speso celebranti parole.
Il disco si chiude, siamo soddisfatti, felici nel sapere che esistono ancora band “no compromise”, ribelli del ghetto antisociale. I Nostri ci lasciano, con un omaggio speciale ad una band diventata leggenda. Dove osano le aquile…in alto il nostro saluto!
Autore: Born From Pain | Titolo Album: Dance With The Devil |
Anno: 2014 | Casa Discografica: BDHW Rec |
Genere musicale: Thrash-core | Voto: 7,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.bornfrompain.com |
Membri band:
Rob Franssen – voce Dominik Stammen – chitarra Tommie Gawellek – basso Servee Olieslagers – chitarra Max van Winkelhof – batteria |
Tracklist:
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