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21st Giu2014

Top Album anno 1994 Part 1

by Amleto Gramegna

Anno 1994Ah come vi abbiamo abituato bene voialtri debosciati noi di RockGarage! E le classifiche degli anni ’70, evviva il vero rock, e tante verità che piano piano state iniziando a conoscere. Però ora vi facciamo piangere! Dopo aver visto le classifiche musicali di quarant’anni fa, vi facciamo (ri)scoprire (rullo di tamburi)…gli anni ’90! Andiamo dritti nel 1994, quindi appena venti anni fa. Cosa succedeva in quel periodo? Beh, tante cose che alcuni di voi ricordano: la seconda Repubblica, il mitico rigore sbagliato di Baggio ai mondiali di calcio americani, le morti di Don Peppino Diana, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, la morte di Cobain (con la conseguente fine del grunge), Mandela viene eletto presidente del Sudafrica, la Uno Bianca, l’ultimo concerto di Frank Sinatra. Insomma, un anno pregno di novità e di eventi. Nel lato più prettamente musicale, come detto, abbiamo la fine del grunge con il suicidio del suo principale esponente. Ma attenzione! Siamo in Italia, mai dimenticarlo. I Nirvana ebbero la loro massima popolarità – ovviamente – dopo la morte di Kurt (nonostante i famosi concerti di quell’anno), quindi vediamo che cosa si vendeva e cosa finiva in classifica. I 45 giri sono ormai fuori produzione, sostituiti dai più comodi mini-cd, il vinile non lo si produce più e quelli che si trovano sono venduti a pacchi per poche lire (bei tempi!). Quindi cd e musicassette sono gli unici supporti in circolazione. Ok, si comincia, partiamo dalla decima posizione dei singoli più venduti del 1994:

 

10) Il Cielo – Fiorello
Chi di voi ricorda il karaoke? Per i più giovani sappiate che era una trasmissione televisiva in cui il buon Rosario Fiorello girava per le piazze italiane a far cantare la folla festante. Il programma ebbe un successo incredibile, Fiorello lanciò la moda della coda di cavallo e delle giacche terrificanti con le spalline di Mazinga Z. Fortunatamente dopo quell’orgia di sovraesposizione mediatica lo showman siciliano ebbe l’ottima idea di ritirarsi dalle scene e dedicarsi alla radio, cosa che fa ancora oggi con enorme successo. In ogni caso, visto il successo, incise vari inutili album sia di cover che di inediti, dove metteva in mostra la sua voce (c’è a chi piace…). Questa era una cover di uno storico brano di Renato Zero.  L’utilità? Uguale al cognome del cantante romano.

09) All For Love – Bryan Adams, Rod Stewart & Sting
Eh beh, tre grandissimi nomi per un brano che fu colonna sonora di uno dei film più “sciapi” di sempre: I Tre Moschettieri. Il pezzo è un ottimo brano pop-rock elegante al punto giusto.

08) I’ll Remember – Madonna
La cantante italo-americana, sulla cui carriera Mtv ha costruito la propria fortuna, piazza questo centone. In realtà, come tutta la produzione anni ’90 di Madonna, anche questo brano non gira a dovere anche se – a dirla tutta – era la carriera di Miss Ciccone che in quel periodo andava a “random”: prima zoccola (vedi alla voce libro “Sex”) e poi miss sofisticata e poi ancora spirituale al punto giusto e poi ancora …che palle!

07) It’s Rainy Day – Ice Mc
Zan zan! E qui vi volevamo. Negli anni ’90 si portavano questi pezzi eurodance interpretati – sulla carta – da veri ‘mmerigani, in realtà produzioni completamente italiane, buone per le serate più truzze nelle discoteche più zarre del Belpaese. Bastava un synth cafone al punto giusto (e qui ci sta), un rapper che si rendeva ridicolo al punto giusto (e qui ci sta) ed una vocalist italiana che buttasse lì un ritornello memorizzabile (abbiamo anche questo). Per la cronaca l’illustre sconosciuta vocalist in questo brano era Alessia Aquilani, meglio nota come Alexia.

06) Sweet Dreams – La Bouche
Progettino eurodance voluto dal produttore tedesco Frank Farian, la vera mente dei Boney M. e dei Milli Vanilli. Solito discorso, le dancefloor di tutta Europa si incendiavano quando passava questo pezzo.

05) 7 seconds – Neneh Cherry & Youssou N’Dour
Pezzone world music come non se ne sentivano da tempo! Youssou N’Dour aveva un debole per i duetti (Shaking The Tree con Peter Gabriel) anche se da solista qui da noi non se l’è mai filato nessuno. Neneh Cherry (ovviamente finita del dimenticatoio) è la figlia del grande jazzista free Don Cherry e sorella della meteora Egle Eye Cherry (d’altra parte con quei nomi…ma che carriera vuoi fare?). Però il pezzo spaccava davvero.

04) Penso positivo – Jovanotti
Ovvero come trasformare una carriera a 360°. Da “cazzone” che girava con i cappellini “Boy” a icona intellettuale de sinistra ce ne vuole e il buon Lorenzo c’è riuscito alla grande. Il brano è una grande “paraculata” del cantante più volemose bene che ci sia (una per tutte “…Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, passando da Malcom X attraverso Gandhi e San Patrignano arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano.. non male eh? Le ha messe tutte!!!).

03) Streets of Philadelphia – Bruce Springsteen.
Onore a te, o Boss. Si vabbè, qua Bruce non sapeva ancora che fare nella vita. Se mantenere viva la E-Street Band o proseguire da solista. Tornerà sui suoi passi dopo l’introspettivo The Ghost Of Tom Joad (presentato al Festival di Sanremo come The Ghost of Tom Jones da Pippo Baudo!) ri-arruolando i vecchi compari. Il brano faceva da colonna sonora al film Philadelphia con Tom Hanks e Denzel Washington, drammone incentrato sull’Aids. Personalmente quella batteria elettronica non c’ha mai convinto, ma piaceva a tutti ‘sto pezzo.

02) Come Mai – 883
Et voilà, magicamente per i 35enni di oggi ritornano alla mente le feste del liceo. Altra grande paraculata del magico duo milanese, argomento ancora oggi di infinite discussioni al pari delle dimensioni del campo da calcio di Holly & Benji (ma il biondino degli 883..che fine ha fatto?)

01) The Rhythm of the night – Corona
And the winner is…ebbene sì, questo è il brano truzzo per eccellenza, tipico rappresentante della musica dance anni ’90 e parodiato da un’infinità di artisti di caratura internazionale (Leone di Lernia, Gigione). Inutile dire che Corona non è il fotografo protagonista di recenti vicende di cronaca giudiziaria, ma un progetto musicale che sovrapponeva all’immagine della modella Olga de Souza, la voce di Jenny B.

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08th Gen2014

Top Album 2013

by Moderatore

Top Album 2013Accantonato il 2013, anno di grandi novità e grandi perdite (una per tutte Lou Reed), abbiamo cercato, come nostra tradizione, di stilare le nostre classifiche delle migliori 10 uscite discografiche. Nel corso di questo 2013 abbiamo ascoltato tantissima musica, abbiamo pubblicato 793 recensioni (più di due al giorno, e non si tratta di una media…in realtà non è passato giorno del 2013 che non abbia visto 2 recensioni on line sulla nostra home page) di cui 481 trattavano proprio album pubblicati nel 2013. Quindi ci siamo fatti un’idea possiamo dire abbastanza completa di quanto ci ha offerto quest’anno di rock e heavy metal e qui vi proponiamo le nostre preferenze. Qualora disponibile potete cliccare sul nome della band o dell’album per leggere la nostra recensione. Buona lettura e buon rock a tutti!

 

Classifica di Marcello Zinno:

  1. Impülse – Let Freedom Rock!
  2. Hammered – The Beginning
  3. Hot Head Show – Perfect
  4. Godslave – In Hell
  5. Pro-Pain – The Final Revolution
  6. Endovein – Supreme Insatiable Need
  7. Arabs In Aspic – Pictures In A Dream
  8. Slidea – Il Verso Dell’Uomo
  9. Vietcong Pornsürfers – We Spread Diseases
  10. Nightglow – We Rise
Classifica di Alberto Lerario:

  1. Victorius – The Awakening
  2. Speed Stroke – Speed Stroke
  3. D8 Dimension – Octocrura
  4. Airbourne – Black Dog Barking
  5. Zeroreset – Closed in a box
  6. Reapter – M.I.N.D.
  7. Sloe Gin – A Matter Of Life
  8. The Rocker – Blood, Strength and Soul
  9. Midryasi – Black, Blue & Violet
  10. Douge – D
Classifica di Giuseppe Celano:

  1. Earthless – From The Ages
  2. Samsara Blues Experiment – Waiting For The Flood
  3. The Dillinger Plan Escape – One Of Us Is The Killer
  4. Shining – One One One
  5. Bill Callahan – Dream River
  6. Jonathan Wilson – Fanfare
  7. Massimo Volume –  Aspettando I Barbari
  8. Nick Cave And Bad Seeds – Push The Sky Away
  9. Tindersticks – Across Six Leap Years
  10. Naam – Vow
Classifica di Matteo Iosio:

  1. Black Sabbath – 13
  2. Whiterscape -The Inheritance
  3. Ayreon – Theory Of Everything
  4. Vultures Industries – The Tower
  5. Persefone – Spiritual Migration
  6. Carcass – Surgical Steel
  7. Watain – The Wild Hunt
  8. Motörhead – Aftershock
  9. Battlecross – War Of Will
  10. Killswitch Engage – Disarm The Descent
Classifica di Piero Di Battista:

  1. Audrey – Lost In Promises
  2. Celeb Car Crash – Ambush!
  3. Volbeat – Outlaw Gentlemen & Shady Ladies
  4. Bad Religion – True North
  5. L’Invasione Degli Omini Verdi – Il Banco Piange
  6. Invivo – Arise
  7. Killer Sound – Transition
  8. FFD – Antifa Riot
  9. The Astrophonix – Reaction
  10. The Flatliners – Dead Language
Classifica di Barbara Sergi:

  1. Placebo – Loud Like Love
  2. Volbeat – Outlaw Gentleman & Shady Ladies
  3. Ministri – Per un passato migliore
  4. Marydolls – La calma
  5. Billie Joe + Norah – Foreverly
  6. The Backseat Boogie – Original Spirit
  7. Tea On The Rocks – Night of the Owl
  8. Audrey – Lost in Promises
  9. Celeb Car Crash – Ambush!
  10. Depeche Mode – Delta Machine
Classifica di Albessio Capraro:

  1. Queens of the Stone Age – …Like Clockwork
  2. Bad Religion – True North
  3. Pearl Jam – Lightning Bolt
  4. Nine Inch Nails – Hesitation Marks
  5. Alter Bridge – Fortress
  6. Korn – The Paradigm Shift
  7. Motörhead – Aftershock
  8. Airbourne – Black Dog Barking
  9. Megadeth – Super Collider
  10. The Strokes – Comedown Machine
Classifica di Amleto Gramegna:

  1. David Bowie – The Next Day
  2. The Beatles – Live At Bbc Vol. 2
  3. Lava Lava Love – Au Printemps
  4. Rush – Clockwork Angels Tour
  5. L’Album Biango – Elio e Le Storie Tese
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09th Gen2013

Top Album 2012

by Moderatore

Come ogni inizio d’anno che si rispetti è d’obbligo fare i conti con il recente passato. Noi di RockGarage abbiamo ascoltato tantissima musica nel corso del 2012: abbiamo recensito ben 300 nuove uscite (senza contare gli album del passato) e, considerando anche gli album d’annata che abbiamo ascoltato ma non recensito, ci siamo fatti una reale idea di come sono stati gli ultimi 365 giorni per la musica internazionale. Abbiamo stilato le nostre personali Top Album che elencano le migliori uscite del 2012 e come potrete notare le classifiche sono molto diverse tra loro, segno che il 2012 è stato un anno non solo molto prolifico a livello discografico ma anche molto interessante.Qualora disponibile potete cliccare sul nome della band o dell’album per leggere la relativa recensione. Buona lettura!

 

Classifica di Marcello Zinno:

  1. Prong – Carved Into Stone
  2. Homer – The Politics Of Make Believe
  3. Shide – Between These Walls
  4. De Curtis – Belli Con Gusto
  5. The Mars Volta – Noctourniquet
  6. Redska – La Rivolta
  7. Draugr – De Ferro Italico
  8. Coram Lethe – Heterodox
  9. Margaret Lee – La Ballata Di Belzebù
  10. Cancer Bats – Dead Set On Living
Classifica di Amleto Gramegna:

  1. Electric Swan – Swirl in Gravity
  2. Wicked Minds – Visioni, Deliri e Illusioni
  3. Il Tempio Delle Clessidre – Il Tempio Delle Clessidre
  4. The Radiata 5Tet – Aurelia Aurita
  5. Maurizio Bonino – Bonino Maciste
  6. Giovanni Block – Un Posto Ideale
  7. Kreativ In Den Boden – Disco Suicide
  8. Elevator To The Grateful Sky – Elevator To The Grateful Sky
  9. Lucy Van Pelt – L’instabile
  10. The Little White Bunny – hOle
Classifica di Giuseppe Celano:

  1. Swans – The Seer
  2. Rival Sons – Head Down
  3. Hexvessel – No Holier Temple
  4. Neneh And The Cherry – The Cherry Thing
  5. Three Seasons – Understand The World
  6. Howlin’ Rain – The Russian Wilds
  7. Goat – World Music
  8. Converge – All We Love We Leave Behind
  9. Troubled Horse – Step Inside
  10. Graveyards – Lights Out
Classifica di Matteo Iosio:

  1. Led Zeppelin – Celebration Day
  2. The Rolling Stones – Grrr!
  3. Testament – Dark Roots Of The Earth
  4. Kiss – Monster
  5. Wintersun – Time I
  6. Grand Magus – The Hunt
  7. Stone Sour – House Of Gold & Bones Part. 1
  8. Lamb Of God – Resolution
  9. Soundgarden – King Animal
  10. The Gaslight Anthem – Handwritten
Classifica di Gianluca Scala:

  1. Gotthard – Firebirth
  2. Kiss – Monster
  3. Testament – The Dark Roots Of Earth
  4. Motorhead – The World Is Ours Vol. 2
  5. Golden Sextion – The Silicon Age
  6. Unisonic – Unisonic
  7. Overkill – The Electric Age
  8. Slash Feat. Myles Kennedy And The Conspirators – Apocalyptic Love
  9. H.E.A.T. – Address The Nation
  10. Mr. Bopp And The S.Matt Family – Still The Same….
Classifica di Piero di Battista:

  1. Propagandhi – Failed States
  2. Stone Sour – House Of Gold And Bones Pt.1
  3. Led Zeppelin – Celebration Day
  4. Joey Ramone – Ya Know
  5. Meshuggah – Koloss
  6. Serj Tankian – Harakiri
  7. Anti-Flag – The General Strike
  8. Converge – All We Love We Leave Behind
  9. Lamb Of God – Resolution
  10. The Cult – Choice Of Weapon
Classifica di Alberto Vitale:

  1. No More Fear – Made in Italy
  2. Ciementificio – Marcia Marcia
  3. Chaos Inception – The Abrogation
  4. Yerbadiablo – Jester in Brick Lane
  5. Hawkwind Light Orchestra – Stellar Variations
  6. Mombu – Zombi
  7. Antropofagus – The Architecture of Lust
  8. Horn Of The Rhino – Grengus
  9. We Are Waves – We Are Waves
  10. Mainline – Azalea
Classifica di Marco Esposito:

  1. Hot Water Music – Exister
  2. Nothington – Borrowed Time
  3. NOFX – Self Entitled
  4. The Menzingers – On The Impossible Past
  5. Anti Flag – The General Strike
  6. Mxpx – Plans Within Plans
  7. The Casualties – Resistance
  8. Latte+ – Asociale
  9. While She Sleep – This Is The Six
  10. Matt Skiba And The Sekrets – Babylon

 

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20th Ott2012

Top Album 1972

by Amleto Gramegna

Anche quest’anno noi di RockGarage proponiamo una retro classifica. Oltre i top album delle annate recenti ci sembra giusto fare un paragone con il passato. Dunque tiriamo fuori la Delorean dal garage, carichiamola di plutonio (o se volete di spazzatura), inseriamo nel computer di bordo l’anno 1972 e raggiungiamo le 88 miglia all’ora. Ci siete? Perfetto. Andate nel primo negozio di dischi che trovate e guardatevi un po’ in giro. Si parte con i primi sedici!

 

1. Il Padrino – Santo And Johnny
2. Popcorn – La Strana Società
3. Il Gabbiano Infelice – Il Guardiano Del Faro
4. Un Albero Di Trenta Piani – Adriano Celentano
5. Run To Me – Bee Gees
6. Gioco Di Bimba – Le Orme
7. Noi Due Nel Mondo E Nell’anima – Pooh
8. Io Vagabondo – I Nomadi
9. Piccolo Uomo – Mia Martini
10. Viaggio Di Un Poeta – Dik Dik
11. Quel Che Si Dice – Charles Aznavour
12. Per Chi – Gens
13. Giù La Testa – Ennio Morricone
14. I Gotcha – Joe Tex
15. Rocket Man – Elton John
16. Midnight Rider – Joe Cocker

 

Eccoci qua. Allora, ricordiamo che nel 1972 in classifica ci andavano i 45 giri, che costavano di meno rispetto ai 33 giri. Le radio pirata trasmettevano praticamente di tutto, non solo quello che deve andare in classifica (ogni riferimento ad una radio odierna è voluto), in più la televisione ci metteva il suo con la trasmissione Hit Parade, condotta da Lelio Luttazzi. Ricordiamo ancora che nelle case degli italiani i sistemi hi-fi erano un sogno avveniristico. I più fortunati potevano contare su un piatto Thorens e un amplificatore Maranz, la maggior parte su un monoblocco di marca Lesa o Europhon o su un bel mangiadischi chiodato marca Penny o Wilco (il colore che andava per la maggiore era arancione acido). Gli sfigati si arrangiavano con un impianto tuttocompreso acquistato dal Reader’s Digest che faceva tanto Europa dell’Est. By the way…in classifica i soliti big si scontrano con facce nuove.

Partiamo dall’ultimo posto dove troviamo il vecchio Joe Cocker (all’epoca non così vecchio) che, come al solito, ci propone una cover. Brano storico degli Allman Brothers, lui bravissimo ma che palle! Gradino in su con il maestro Elton John e la sua bellissima Rocket Man, ancora oggi utilizzatissima tra spot tv e film. I Gotcha è il brano più famoso di Joe Tex rivale, per dieci minuti, del padrino del Soul James Brown, pezzo a dir poco fantastico che ricordiamo nella soundtrack de Le Iene. Giù La Testa è uno dei più bei film di Sergio Leone e la colonna sonora, con il suo Sean Sean, risuonò per parecchio nelle case degli italiani. Bravissimo Ennio Morricone e ancora più brava Edda dell’Orso. I Gens. Dunque i ’70 potevano vantare questi gruppi (anzi, complessi) placidi, tranquilli che piacevano a mamme, nonne e zie. I Gens facevano parte di questo filone e Per chi ne è un buon paradigma. Salendo all’undicesimo abbiamo il grandissimo Aznavour. Chissà perchè oggi i vari gianfransuà vengono odiati dal popolo italiano, ma all’epoca vendevano pure da noi. Boh? Comunque lui è un grande. Al decimo I Dik Dik con Viaggio di Un Poeta, brano non molto famoso, ma che si rialliaccia al filone “mollo tutto” de Io Vagabondo. Andiamo oltre e salutiamo Mia Martini con Piccolo Uomo. La Piccola Mia, all’epoca protetta da Ivano Fossati, nei suoi dischi proponeva sia cover dei Queen in italiano sia brani di autori degni di nota. Il brano in questione è del grande Bruno Lauzi. Quindi zitti tutti, minuto di silenzio obbligatorio per ricordare i due artisti e andiamo avanti…brutti metallari che non siete altro!

Io Vagabondo l’abbiam cantata tutti. Confessatelo! Tra karaoke obbligatori e immancabili falò sulla spiaggia. Che poi, giustamente, te fai il falò e vuoi fare il ganzo con la tipa. Che le suoni? I Motörhead o i Nomadi? Scelta obbligata, amici miei…I Pooh propongono Noi Due Nel Mondo e Nell’Anima. Due annotazione al brano: è uno dei primissimi pezzi italiani che possono vantare un minimoog (il primo è Impressioni Di Settembre della P.F.M.), è uno degli ultimi brani cantato da Riccardo Fogli, artista parlicolarmente odiato da Paolo Bitta. Sesto posto per il gruppo veneto de Le Orme e la loro incredibile Gioco di Bimba, uno dei brani italiani più belli di sempre, tratto da uno dei dischi italiani più belli di sempre, Uomo di Pezza. I Bee Gees, ancora ben lontani da Tony Manero, con la modesta Run To Me, si spingono inspiegabilmente fino al quinto posto proprio dietro Celentano, che ha messo i panni del predicatore con la sua Un Albero di Trenta Piani.

Come diceva Luttazzi in Hit Parade, abbiamo la prima Damigella D’onore ossia il terzo posto de Il Guardiano del Faro. Diciamo subito che si trattava di un progetto musicale del tastierista Federico Monti Arduini. La storia è questa: alla fine degli anni ’60 il genio Robert Moog (che adesso siede alla destra di Dio) crea un sintetizzatore che porta il suo nome e cambierà per sempre la storia della musica. Visto il successo dello strumento iniziano a fioccare le raccolte di brani arrangiati per questo Synth. Arduini fu il primo a arrangiare un brano per il Moog, lo chiamò Il Gabbiano Infelice, e se andò in classifica per un pò di tempo. Il brano, in realtà, è il classico Amazing Grace, che gli inglesi sono soliti cantare a capodanno. Popcorn è un bel mistero: chi l’ha incisa per primo? Ufficialmente il compositore statunitense Gershon Kingsley ma l’hanno coverizzata praticamente tutti. Questa versione che abbiamo in classifica è tutta italiana, ma prima di loro la coverizzarono con estremo successo gli Hot Butter. L’ultima cover conosciuta di questo pezzo è dei Muse. In ogni caso, secondo posto in classifica.

La canzone regina qual’è? Il tema de Il Padrino ma non nella sua versione originale, del compositore Nino Rota, bensì eseguita da Santo & Johnny. “E chi ca**o sono?” Sentiamo dire da alcuni di voi più giovani. Ah, l’ignoranza…vabbè noi qua che ci stiamo a fare? Il duo era formato da due fratelli americani, o meglio italo-americani visto che di cognome facevano Farina, che arrangiavano i brani di successo per chitarra acustica e Lap Steel (o chitarra hawaiana). Il loro brano più famoso è Sleepwalk (dai, che lo conoscete…) e grazie a questa colonna sonora vinsero il disco d’oro. E questo è quanto. Ricaricate la Delorean di plutonio (o di spazzatura, secondo come siete partiti) e ritornate qui, nel 2012. Date un’occhiata alla classifica e vedete se la sitazione è cambiata…in meglio o in peggio questo spetta a voi dirlo.

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09th Feb2012

TOP ALBUM ANNO 1971 (Parte 2)

by Amleto Gramegna

Ok, ma cosa accadeva per i 33 giri? Beh le nostre fonti ci dicono poco, specie per ciò che riguarda dicembre 1971, ma quel poco, per ogni appassionato di rock, basta e avanza. Vediamo: 

  1. Led Zeppelin IV – Led Zeppelin
  2. Santana 3 – Santana
  3. Fireball – Deep Purple
  4. Meddle – Pink Floyd
  5. Imagine – John Lennon

Vi basta? Beh diciamo pure che sono i classici dischi da isola deserta. Basta pensare ai Led Zeppelin, che in IV (in realtà senza nome) piazzano di fila Black Dog, Rock‘n’Roll, The Battle Of Evermore e la mitica Stairway To Heaven con quell’assolo, eseguito da Jimmy Page su una Fender Telecaster, che entra nella testa, ci rimane, e quando non te lo ricordi più ti fa venire voglia di riascoltarlo. Santana 3 lo segue a ruota, qui è un album “Woodstock- era” con il diciassettene Neal Schon alla chitarra (successivamente nei Journey). Latin rock alla grande, suono acidissimo e tristezza immane nel vederlo elemosinare un posticino in classifica accompagnandosi ad artisti effimeri o ripetersi all’infinito nei suoi assoli. Seguono i Purple con Fireball, formazione Mark II con Ian Gillan e Roger Glover, banco di prova per il mitico Made In Japan.

Arrivano i Pink Floyd con Meddle e la loro One Of These Days , sigla storica del programma Dribbling, che copre un’intera facciata del vinile. Quel basso ostinato effettato con delay, precisamente un eco a nastro italiano Binson, sparava dalle casse dei piccoli sistemi lo-fi dell’epoca segnando una generazione. Piccola curiosita: i bassi registrati sono due, uno è suonato da David Gilmour, quello iniziale, una battuta dopo entra quello suonato da Roger Waters. Il primo, squillante, ha le corde nuove, il secondo, più basso di volume, ha corde vecchie. Perché? Semplice! Gilmour mandò un roadie dello studio a comprare delle corde ma questi si attardò con una ragazza. Waters si spazientì e disse di missare il suo strumento più basso. Sul disco in questione possiamo dire tante cose, ma forse una recensione è la cosa migliore. Arriverà, tranquilli! Ah piccola anteprima: ma in “Saint tropez” dicono “Rita Pavone”?? (eheheh lo scoprirete).

A ruota segue Imagine di Lennon. Ok, chi scrive è un fan dei Beatles al livello terminale. Quindi qui più che una recensione va scritto un saggio che al momento voglio evitare. La title track la conoscete tutti, gli altri brani sono incredibili, ci suonano i vecchi amici George Harrison e Ringo Starr, How Do You Sleep ha uno dei più feroci attacchi mai sferrati ad un vecchio amico/socio. Jealous Guy ha un attacco che ti fa piangere appena la senti, Oh Yoko! ha un titolo che ti fa piangere appena lo leggi (specie perché ti si materializza davanti la giapponese) e bla bla. Insomma, concludendo, parliamo di quaranta anni fa. La musica è cambiata, i formati musicali pure, i supporti pure ma chissà perché, a parere mio, continuo a preferire ciò che si ascoltava prima. Tranne Mozart, Sinfonia n°40 – Waldo de Los Rios. Poco ma sicuro!

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30th Gen2012

TOP ALBUM ANNO 1971 (Parte 1)

by Amleto Gramegna

Si parla sempre, a fine anno, su riviste, webzine ecc ecc. di stilare una classifica dei “Migliori Album” usciti nel corso dei mesi ma, normalmente, sono sempre o artisti “one shot” (mi viene in mente il buon Remy Shand, autore di un magnifico album nel 2002, che è praticamente sparito dalle scene) o artisti che fanno dell’immagine il loro background (Lady Gaga???). Sembra, dunque, doveroso dare anche un’occhiata a ciò che gli Italiani ascoltavano un pò di anni fa, precisamente quaranta, e analizziamo la hit parade del 22 dicembre 1971. D’obblido una premessa. Naturalmente, a quei tempi le classifiche erano due: una per i dischi a 45 giri, praticamente venduti a peso nei negozi, e I dischi a 33 giri che, essendo più costosi, venivano acquistati di meno. Partiamo dunque con la classifica dei dischi a 45 giri:

 

  1. La Canzone Del Sole – Lucio Battisti
  2. Pensiero – Pooh
  3. Uomo – Mina
  4. Chissà Se Va – Raffaella Carrà
  5. Tuca Tuca – Raffaella Carrà
  6. Domani è Un Altro Giorno – Ornella Vanoni
  7. Mamy Blue – Pop Tops
  8. Io e Te – Massimo Ranieri
  9. Amore Caro, Amore Bello – Bruno Lauzi
  10. Imagine – John Lennon
  11.  La Filanda – Milva
  12. Mozart, Sinfonia n°40 – Waldo de Los Rios
  13. Le Tre Verità – Lucio Battisti
  14. Non Ti Bastavo Più – Patty Pravo
  15. Far L’amore Con Te – Gianni Nazzaro
  16. Il Dio Serpente – Augusto Martelli
  17. Tanta Voglia di Lei –  Pooh
  18. Una Giornata al Mare – Nuova Equipe 84

È questo era ciò che gli Italiani ascoltavano nei loro mangiadischi, quei bestioni alimentati da minimo sei pile torcia che ne facevano aumentare il peso oltre l’immaginabile e che montavano non una puntina ma un chiodo. Analizziamola un pò va. Che dire? I “big” della canzone italiana ci sono tutti: Battisti è presente ben due volte, sia con La Canzone Del Sole, quattro accordi che son stati la base di tutta una generazione di chitarristi da spiaggia pari al misterioso Mare Nero, e con Le Tre Verità. Su questa fermiamoci un attimo. praticamente questa canzone non la conosce nessuno, ma merita ben più di un ascolto. Anzitutto è ispirata dal film Rashomon e narra della fine di un rapporto matrimoniale presentato da tre punti di vista: l’amante, la moglie, il marito. Inizia con fantastico arpeggio di chitarra a dodici corde (a naso credo sia una Eko Ranger XII, di cui il sottoscritto ha un prezioso reperto d’epoca) molto acido e, ancora oggi attualissimo. Da sottolineare la bravura del grande Lucio nell’interpretare, utilizzando tre diversi registri vocali, i tre personaggi. Anche i Pooh son presenti con ben due capisaldi del loro repertorio, nella loro prima formazione “ufficiale” (sulle formazioni dei Pooh ci si può scrivere una tesi di laurea quindi considerate questa come prima line-up) con Riccardo Fogli al basso e Valerio Negrini alla batteria.

Ma la televisione faceva vendere, non esistendo mtv e similari? Eccerto che si! Lo conferma la Carrà che piazza due 45 giri derivanti dalla trasmissione Canzonissima: il mitico Tuca Tuca e la sigla finale Chissà Se Va, che verrà interpretata successivamente da Claudio Baglioni nel disco Anime in Gioco. Andiamo avanti con la meteora Pop Tops. Gruppo spagnolo autori di pochi brani di successo tra il ’71 e il ’72. Nulla di significativo con la loro Mamy Blue anche se fu un buon successo in Italia. Tra le curiosità abbiam un bel 45 giri di Mozart trasformato in un inno al kitsch grazie a Waldo de Los Rios. Chi era costui? Un compositore Argentino che decise di trasformarsi in un killer del pentagramma arrangiando opere classiche in opere pop e dance. Che dire, in quel periodo queste cose orribili si facevano (sì, avete ragione, ancora si fanno. Chi ha nominato Andrea Bocelli?). In posizione abbiamo anche Milva con il suo più grande successo commerciale di sempre La Filanda, cover di un brano di Amalia Rodriguez, che le valse la Gondola d’Oro per le vendite ottenute e meno male che pochi anni dopo incappò in Bertold Brecht. Si vabbè ma Lennon? E Lennon sta in classifica, che altro volete? Decima posizione per lui, superato pure dalle meteore Pop Tops. E pure con Imagine, ossia la più bella canzone del millennio.

Qualcosa di strano dite? No, neanche troppo. In Italia i Beatles vendevano, ma singolarmente non tanto. Volete una prova? Andate da un qualsiasi quarantenne/cinquantenne e chiedetegli: “conosci qualche canzone di Paul McCartney?”. Il 70% vi canterà Yesterday, il 20% Michelle il 5% Imagine (ignorando che sia di Lennon, ma se glielo farete notare vi dirà “vabbè tanto suonavano insieme”), il resto citerà a caso una qualsiasi canzone dei Beatles (tranne uno che dirà Maybe I’m Amazed ma ha letto questo articolo, quindi non conta, è un mendaceo e potete pure picchiarlo). Rimaniamo sui nostri binari. Per il resto nessun titolo di rilievo: Massimo Ranieri, Patty Pravo, Lauzi soliti nomi da classifica italiana, compresa la meteora Gianni Nazzaro, autore di un mazzo di successi nei ’70 e, a tutt’oggi, praticamente sparito. Ultimi due 45 da notare sono la Nuova Equipe 84 e Augusto Martelli. La prima era una formazione “rimaneggiata” della Vecchia Equipe 84 e qui si parla di una triste storia in quanto il complesso (all’epoca si chiamavano così) viene boicottato dalla Rai a causa di un arresto per droga del loro batterista Alfio Cantarella, avvenuto nel 1970. Quindi niente più apparizioni televisive né radiofoniche per loro. A questo punto Maurizio Vandelli e il compianto Victor Sogliani decidono di creare ad hoc una nuova interpretazione della band arruolando alle tastiere Dario Baldan Bembo (valente session man e, successivamente, solista) e Franz di Cioccio alla batteria (all’epoca batterista dei Quelli, ossia la P.F.M “in nuce”, con Teo Teocoli alla voce). La formazione ebbe un successo effimero, classificandosi terza a San Remo accompagnando Lucio Dalla in 4/3/1943. Ma da lì a poco Di Cioccio abbandonerà il gruppo.

Su Augusto Martelli possiam dire tanto, ma limitiamoci a commentare il suo Il Dio Serpente. Si tratta della title track del film omonimo diretto da Piero Vivarelli, noto autore di musicarelli. Sul film si può dire pochissimo. È un film erotico/avventuroso (oggi si direbbe “di genere”) con una Nadia Cassini in stato di grazia. Non è un film che passerà alla storia ma il tema Djamballà ebbe parecchio successo.

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13th Gen2012

Top Album 2011

by Moderatore

In barba alla crisi internazionale di cui parlano televisione, radio, internet e qualsiasi organismo vivente sulla faccia della terra, noi di RockGarage affermiamo a gran voce che il 2011 è stato davvero un anno molto interessante dal punto di vista musicale. Tutto il reparto Heavy ha visto copiose uscite, alcune molto interessanti (Saxon, Whitesnake, Megadeth…) altre più discutibili (Stratovarius, Dream Theater…) mentre per quanto riguarda il Rock dobbiamo segnalare una fittissima scena italiana assolutamente in crescita rispetto al passato che ha partorito grandi nomi. Senza anticiparvi nulla vi lasciamo qui le nostre classifiche personali in modo da poter riscoprire qualche uscita passata inosservata e, perchè no, dirci la vostra!  Ovvio che le nostre classifiche risentono comunque di una valutazione soggettiva, per questo non abbiamo voluto proporre una Top List generica ma abbiamo preferito delle classifiche singole. Cliccate sui nomi per leggere, laddove disponibili, le relative nostre recensioni.

Classifica di Marcello Zinno:

  1. Saxon – Call To Arms (Heavy metal)
  2. 1000 Degrees – Has Already Past (Math-rock)
  3. Amplifier – The Octopus (Rock sperimentale)
  4. The Sinatra’s – The Sinatra’s (Heavy metal)
  5. Spread – C’è Tutto Il Tempo Per Dormire Sotto Terra (Crossover)
  6. Whiskey Ritual – In Goat We Trust (Black metal)
  7. Whitesnake – Forevermore (Hard’n’heavy)
  8. Andrea Ra – Nessun Riferimento (Crossover)
  9. Frank Carducci – Oddity (Progressive rock)
  10. Lazy Monster – Blood Will Tell (Hard’n’heavy)
  11. Il Torquemada – Himalaya (Alternative)
  12. Pineda – Pineda (Progressive rock)
  13. Kalevala – Musicanti Di Brema (Folk rock)
  14. Strange Corner – Tutto In Un Momento (Hardcore)
  15. Haulin’ Ass – Sono Menzogna (Hardcore)
Classifica di Gianluca Scala:

  1. Amorphis – The Beginning Of Times (Death metal)
  2. Black Country Communion – II (Hard rock)
  3. Anthrax – Worship Music (Thrash metal)
  4. Edguy – Age Of The Joker (Power metal)
  5. Warrant – Rockaholic (Hard rock)
  6. Mr Big – What If… (Hard rock)
  7. Girlschool – Hit And Run (Reviseted) (Heavy metal)
  8. Megadeth – Thirt3en (Thrash metal)
  9. Michael Monroe – Sensory Overdrive (Glam/Hard rock)
  10. Whitesnake – Forevermore (Hard rock)
  11. Rhyme – Fi(r)st (Rock)
  12. Chicken Foot – III (Hard’n’heavy)
  13. Lou Reed & Metallica – Lulu (Heavy Rock)
  14. Lazy Monster – Bloody Will Tell (Hard Rock)
  15. Hell In The Club – Let the Games Begin (Rock’n’roll)
Classifica di Matteo Iosio:

  1. Machine Head – Unto The Locust (Thrash metal)
  2. Anthrax- Worship Music (Thrash metal)
  3. Mastodon – The Hunter (Progressive metal)
  4. Foo Fighters – Wasting Lights (Alternative)
  5. Megadeth – Thirteen (Thrash metal)
  6. Amorphis – The Beginning Of Time (Progressive/Death metal)
  7. Opeth – Heritage (Progressive metal)
  8. Dream Theater – A Dramatic Turn Of Events (Progressive metal)
  9. The Black Keys – El Camino (Alternative)
  10. Blut Aus Nord – 777 sect(s) (Avant-garde/Black metal)
  11. Evanescence – Evanescence (Alternative/Gothic metal)
  12. Red Hot Chili Peppers – I’m with you (Alternative rock)
Classifica di Tiziana Tavella:

  1. Radiohead  – The King Of Limbs (Rock sperimentale)
  2. Foo Fighters – Wasting Light (Post-grunge)
  3. P.J. Harvey – Let England Shake (Pop folk)
  4. Tori Amos – Night Of Hunters  (Pop/Rock da camera)
  5. Tom Waits – Bad As Me (blues rock/cantautorato)
  6. Lou Reed and Metallica – Lulu (Heavy rock)
  7. Whitesnake – Forevermore (Hard rock)
  8. R.E.M. – Collapse Into Now (Alternative rock)
  9. Incubus – If Not Now, When? (Alternative rock)
  10. Mr Big – What if… (Hard rock)
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