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15th Mag2014

Stella Burns – Stella Burns Loves You

by Carlo Verzegnassi

Stella BurnsCalca il suolo che brucia sotto i suoi passi, anima il corpo di Gianluca Maria Storace; Stella Burns, giovane alieno, ha inciso questo primo disco solista di 15 tracce tra il west, Morricone, Bowie e romantiche ballate folk. In Stella Burns, appare per la prima volta al teatro La Loge nel cuore di Parigi, successivamente viene avvistato in tour in Italia assieme alla cantante e attrice Sukie Smith (aka Madam). Gianluca Maria Storace, grafico, videomaker, autore, cantante, si dedica a noi in quest’album, Stella Burns Loves You, fatto di sinceri blues e ballate dal profondo tocco personale. Polistrumentista autodidatta suona un impressionante numero di strumenti in funzione della scrittura e del canto, già frontman degli Hollowblue, band pop noir con cui ha pubblicato 3 dischi, ha vinto un premio ad Hollywood per il miglior video tridimensionale, raggiunto collaborazioni con Anthony Reynolds, la cantante ed attrice Sukie Smith, Lara Martelli, Luca Faggella, Dan Fante, senza dimenticare un’intera pagina di elogi sul sito del suo idolo personale: David Bowie. Cavalcando microfoni ed effetti anni ’60/’70, Gianluca Maria Sorace, affiancato da molti altri musicisti, bussa ai nostri timpani con Black Clouds In The Summer Sky, apertura dell’album e primo inusuale e lieve accenno blues. Stella Burns Loves You fa entrare in scena Stella su un trascinato e swingato blues, una dolorosa immagine di sé, controbilanciata dal profondo, complesso e tenero legame con la propria musa, espresso nella successiva ballad sotto lo pseudonimo di Tiny Miss F.

You Can’t Be Safe From The Effects Of Love, Ordinary Man, Who Burned The Town? sono parte del vero cuore ruvido e blues di Stella, di cui la terza traccia rientra tra le più ritmate e spavalde. Swans, Russians Eyes, The Big Tide, A Little Piece of Blue, si inviluppano su loro stesse, in giravolte che mantengono una cadenza lenta, a volte cupa, ma che vede alcuni spiragli di speranza, sottile intreccio melodico mai troppo invadente ed una voce sempre in prima linea sulla scena, che esprime la sua anima con delicatezza e prudenza. L’undicesima traccia, Morricone, può essere considerata come la scintilla scatenante del progetto artistico, chiaro omaggio ed ispirazione del disco, che nasce per amore della frontiera, del blues e del western, dell’apocalisse e della fantascienza. Brano partorito assieme agli Hollowblue, Morricone prende quasi subito una vita propria, stimolando la creazione da parte di Stella della label Twelve Records, per la vita e la promozione di Stella Burns Loves You in tutta Europa.

The Night Of The Tears, Over The Sea, sono alcune delle ballate più lente e sofferte, il testamento finale e la chiusura di questo racconto di cicatrici, amore e perdono che con cura ci avvicina al Piano Finale; sul delicato suono delle Tubular Bells, rallentiamo come un carillon in una secca chiusura. Clack!

Autore: Stella Burns Titolo Album: Stella Burns Loves You
Anno: 2014 Casa Discografica: Twelve Records
Genere musicale: Outlaw Blues, Folk Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: http://www.stellaburnslovesyou.com
Membri band:

Gianluca Maria Sorace “Stella Burns” – voce, chitarra, banjo, mandolino, violoncello, pianoforte, armonica, campane tubolari, programmazione drum machine, percussioniDavide Malito Lenti – batteria

Giancarlo Russo – basso

Emma Morton – voce nella traccia 10

Mario Franceschi – piano nella traccia 12

Franco Volpi – basso, chitarra

Giampiero Sanzari – basso tracce: 7, 10

Ellie Young – violoncello

Filippo Ceccarini – tromba

Reverendo Roberto Migliussi – chitarra nella traccia 7

Tracklist:

  1. Black Clouds In The Summer Sky
  2. Stella Burns Loves You
  3. Tiny Miss F
  4. You Can’t Be Safe From The Effects Of Love
  5. Ordinary Man
  6. Who Burned The Town?
  7. Swans
  8. Russians Eyes
  9. The Big Tide
  10. A Little Piece of Blue
  11. Morricone
  12. The Night Of The Tears
  13. Over The Sea
  14. Another Call Is What I’m Waiting For
  15. Piano Finale
Category : Recensioni
Tags : Folk
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