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01st Ott2014

Mike LePond – Mike LePond’s Silent Assassins

by Marcello Zinno

Mike LePond - Mike LePond's Silent AssassinsArriva anche per Mike LePond il momento per il suo personale progetto solista. Mike, noto per essere il bassista dei Symphony X, non è di certo uno che sta a guardare inerme il treno che passa: oltre infatti alla sua band principale, che avendo un peso internazionale gli assorbirà comunque molto tempo, è attivo anche in altre formazioni come i Dead On Arrival e i Rattlebone e adesso l’avventura che prende il suo nome. Ma qui non si tratta del classico sfogo del bassista di turno perché in realtà Mike compone per intero questo album, non solo per le parti di basso ma anche quelle di chitarra e c’è da dire che da un certo punto di vista suona davvero completo. Non a caso sono davvero poche le parti in cui il basso spicca sugli altri strumenti, come la parte finale dell’opener o l’assolo in Masada, ma si lascia parlare la musica nel suo complesso. Dimenticate il background impresso con la “band madre”, in Mike LePond’s Silent Assassins il prog è completamente assente e invece il marchio di fabbrica è dato da un heavy metal veloce e compatto. Un buon biglietto da visita per avvicinarsi a questa oretta di musica è data dal brano Red Death, che se da un lato ripesca i cliché degli anni 80, dall’altro piazza un riffing deciso a metà traccia che stende l’ascoltatore.

Ovviamente Mike non è il solo nome di peso dietro la formazione di questo progetto, infatti va segnalata, oltre la presenza del “collega” nei Symphony X Michael Romeo, quella di Mike “Metal” Chlasciak, già chitarrista per Rob Halford nella sua esperienza solista e nei Testament. Al di là dei solismi però si deve riconoscere una grande varietà compositiva e di questo è maestra The Quest che spazia da arpeggi epici, a tirate pienamente influenzate dal thrash in quasi 8 minuti di musica. Questo album possiede un grande respiro, infatti a pezzi dalla marcia quasi speed (Silent Assassins che ci ricorda gli Anvil) si alternano momenti più impostati (The Outsider, forse l’unico esempio di somiglianza con il sound della “sinfonia dieci”): questo offre grande valore all’uscita e ne permette un ascolto completo senza avvertire momenti di stanca. Masada è una vera e propria lezione: insegna come scrivere una ballad secondo i canoni che da decenni già conosciamo ma riuscendo nel coinvolgere emotivamente l’ascoltatore.

Inserire questo primo album solista di LePond sotto il cappello dell’heavy metal è senza dubbio riduttivo considerando il vasto panorama musicale offerto dalle 9 tracce; certo le chitarre e la relativa produzione lasciano pochi dubbi ma LePond prende letteralmente a sberle i musicisti che dopo anni al servizio di un moniker ne scimmiottano i suoni producendo album solisti che possono piacere solo a chi segue loro da anni. Per questo vogliamo premiarlo e soprattutto seguirlo visto che crediamo che sia non solo un bassista ma un musicista a tutto tondo.

Autore: Mike LePond Titolo Album: Mike LePond’s Silent Assassins
Anno: 2014 Casa Discografica: UDR Music/Warner
Genere musicale: Heavy Metal Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: https://www.facebook.com/mike.lepond
Membri band:

Mike LePond – basso, chitarra

Mike Chlasciak – chitarra

Michael Romeo – chitarra

Alan Tecchio – voce

Tracklist:

  1. Apocalypse Rider

  2. Red Death

  3. The Quest

  4. The Outsider

  5. Masada

  6. Silent Assassins

  7. Ragnarok

  8. The Progeny

  9. Oath of Honor

Category : Recensioni
Tags : Heavy Metal
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