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23rd Mag2016

Deftones – Live

by Giuseppe Celano

Deftones - LiveEscludendo il singolo My Own Summer (Shove It), nell’identica versione di Around The Fur, Live è il primo EP a essere rilasciato subito dopo il secondo lavoro della band. È il 13 ottobre 1997, i sei brani sono registrati nei Paesi Bassi, Amsterdam per l’esattezza. Si parte da Root, il cambio di sound e l’assenza di tutti gli effetti manipolati in studio da Delgado lasciano ammirare le reali capacità della band sviluppando il lato più noise e selvaggio del combo. Lo sforzo di Moreno è impagabile, cambi nervosi fra scream(o) e sussurri volano sulla ritmica schiacciasassi applicata a un sound più nero della pece. Ci si ritrova con il naso sanguinante e le orecchie trafitte dall’attacco diretto di Chino e soci. Non fatichiamo a immaginare il singer, piegato su se stesso mentre sbraita al microfono avvolto da quel gesto delle dita chiuse a pugno che soffocano alcune dinamiche (Nosebleed). Una dose letale e sistemica di sano veleno post metal, dal rifferama chirurgico e basso monolitico, si abbatte sui presenti facendo capire sin da subito che i Deftones sono qui per restare. Non scimmiottano nessuno, pochi fronzoli, colpi diretti e energia infinita (Lifter).

Lotion alza il tiro aumentando il carico di violenza urbana, il flusso vocale è al limite del debito d’ossigeno, gola scorticata e passaggi melodici come solo il buon Chino sa fare (Fireal – 7 Swords). Chiude Bored forte di un riff mitragliatore, in modalità automatica, capace di sparare raffiche di bicorde micidiali che un attimo prima della fine rendono omaggio a Kashmir e The River Song (God Machine) su cui si appoggia il canto sofferto del leader, qui in ottima forma vocale. La registrazione non è di certo delle più esaltanti, assomiglia più a un bootleg che a un vero live, nel 1998 i mezzi della band non erano proprio ottimali. Questo zoppicare qualitativo non inficia la riuscita dello show né l’esecuzione che rimane comunque impressionante.

Con una produzione ottimale questo primo assaggio della loro potenza live avrebbe potuto risuonare più pieno e scintillante aumentando probabilmente anche le vendita dello stesso ma è nella volgare dimostrazione di forza che risplende il suo grezzo fascino.

Autore: Deftones

Titolo Album: Live

Anno: 1998

Casa Discografica: Maverick, Warner Bros. Records

Genere musicale: Post-Metal

Voto: 7

Tipo: CD

Sito web: http://www.deftones.com

Membri band:

Chino Moreno – voce

Stephen Carter – chitarra

Chi Cheng – basso

Abe Cunnigham – batteria, percussioni

Tracklist:

  1. My Own Summer (Shove It)

  2. Root

  3. Nosebleed

  4. Lifter

  5. Lotion

  6. Fireal – 7 Swords

  7. Bored

Category : Recensioni
Tags : Deftones, Post-metal
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