The Pier – The Pier
Giovani e ruvidi. Non ci si aspetta altro da un power trio emergente che punta dritto alle sonorità rock. Il loro esordio prende il loro nome e li presenta dopo che i numerosi live già hanno fatto parlare di loro. Produzione volutamente grunge per una formazione che non punta per nulla a quella scena, piuttosto risulta estremamente coinvolta nel mix tra indie e math rock, il primo in alcune melodie veloci di chitarra, il secondo nei pattern ai confini talvolta con il prog (il finale di Everyday Gets Worse è testimone inconfutabile di questo), il tutto sempre orientandosi a guardare verso l’alto, come anche la copertina suggerisce. Espressività rock, che in alcuni frangenti sembra accarezzare il noise ma che, ed è questo l’aspetto che più ci affascina, quasi mai si perde in sfuriate electro-adolescenziali, piuttosto cura i dettagli e per una formazione a tre elementi ciò diviene un aspetto pericoloso e distintivo allo stesso tempo.
Un gruppo folle, potremo presentarli come i Primus del rock, infatti solo una band con la stessa dose di pazzia potrebbe concepire un brano come Exit Flowers, o anche come la conclusiva Pier stratificata fino all’inimaginabile, eppure hanno il coraggio di innescare delle bombe istantanee al tritolo nemmeno fossero i The Dillinger Escape Plan (sempre in versione rock). Una grande prova che dimostra uno spessore musicale che alcuni musicisti raggiungono al doppio dell’età di questi ragazzi.
Autore: The Pier |
Titolo Album: The Pier |
Anno: 2016 |
Casa Discografica: Faro Records |
Genere musicale: Math Rock |
Voto: 7,5 |
Tipo: CD |
Sito web: https://soundcloud.com/the_pier |
Membri band: Gabriele Terlizzi – basso, chitarra Danilo de Candia – chitarra, basso, voce Davide Pasculli – batteria |
Tracklist:
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