Belly Bluster – Belly Bluster
La contaminazione tra più generi musicali è senza dubbio la grande sfida artistica a cui guarda con interesse una parte del panorama discografico internazionale. In Italia sono diverse le formazioni che da anni portano avanti progetti di questo genere, in cui si tenta principalmente di mescolare il sound elettrico e scalpitante del rock con le affascinanti atmosfere celtiche e tradizionali. Tra le band che ben si disimpegnano in questa ricerca identitaria, vi sono i Belly Bluster, un supercombo casertano formato da ben nove elementi che con l’omonimo EP autoprodotto Belly Bluster, riesce a fondere caparbiamente generi come rock, punk, celtica e musica popolare con tematiche affascinanti afferenti la rievocazione romanzesca delle imprese di pirati e di briganti. L’utilizzo dell’italiano, dell’inglese e del napoletano (dialetto recentemente riconosciuto dall’Unesco come vera e propria lingua), rendono ancora più efficace l’idea di base di un sound multietnico e multiculturale che riesca a mettere d’accordo anche il pubblico più eterogeneo e variegato.
Al di là dei rimandi intellettuali e sperimentali, Belly Bluster è un album che grazie al suo taglio estremamente punk-rock, riesce a sprigionare una bella energia, grazie soprattutto all’estrema linearità con cui la band ha saputo fondere testi e musica, facendo proprio della semplicità uno dei punti forti di questa breve raccolta. Brani come Ammiraglio, La Ciurma, Wisky e Merendero, sono vere e proprie cannonate di adrenalina, in cui il camaleontico spirito cameratesco figlio della rievocazione piratesca e brigantesca, abbraccia ritornelli che rimangono scolpiti sin da subito nella mente, trascinati da un sound persuasivo che non riuscirebbe a tener fermo un sasso. La title track Belly Bluster è invece una composizione meno veloce, simile ad un canto di battaglia in salsa folk rock. Moicani è la traccia strumentale del disco che mette in evidenza lo spirito elettrico del gruppo, mostrando un’attitudine quasi al confine con l’heavy. Posto d’onore per Brigante, uno dei migliori brani dell’album, in cui meglio si concentra lo spirito folkloristico e contaminato del progetto Belly Bluster, grazie soprattutto all’interpretazione della brigantessa Betty Hop capace di dosare rabbia e poeticità nel passionale testo che si intelaia al pezzo.
L’arrembante energia dei Belly Bluster ed il loro autoproclamato “combat folk” ci hanno convinto. Qualunque sia il futuro di questa ciurma cazzeggiante, noi di RockGarage saremo sempre pronti a brindare alle loro imprese tenendo ben alti i calici stracolmi di ottimo folk’n’roll.
Autore: Belly Bluster | Titolo Album: Belly Bluster |
Anno: 2012 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Folk; Rock, Punk | Voto: 7 |
Tipo: EP | Sito web: http://www.bellybluster.com |
Membri band:
Capitano Jay Dee (Gianluca Panucci) – voce Luogotenente Betty Hop (Elisabetta Aprileo) – voce Nostromo Eric Mc Beauty (Enrico Bellotta) – voce, chitarra Polveriere Iron Jacob Read (Raffaele Giacobbone) – chitarra Padre Pedro (Enrico Pascarella) – chitarra Uncle Master Adamas (Giuseppe Bellotta) – violino, tin whistle Timoniere Alexandra Jennifer (Alessandra Riello) – basso Guardiamarina Gum Gum (Davide Di Donato) – batteria Artigliere di Bordo Whisky Jacob (Giovanni Iacobucci) – tastiere |
Tracklist:
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